Questo pezzo mi ha incuriosito molto dall'introduzione, per questo ho deciso di aprirlo; il pezzo in sè è molto sintetico, ridotto all'essenziale, al minimo indispensabile. Immagino sia parte del tuo stile, che non mi sento in dovere di giudicare.
I concetti di cui parli sono molto belli e profondi, e sopratutto sono veri: credo che qualunque utente vero di efp, che scrive per passione, perché così si realizza, perché ne ha bisogno [come me d'altronde], leggendo questo pezzo si sia automaticamente immedesimato nel protagonista, in questo scrittore che traccia sul foglio bianco la parola "fine", la fine della sua esistenza. Tutto molto poetico, e molto ben scritto. Sai scegliere le parole giuste, e questo è importante, perché pochi termini giusti bastano molto di più di tanti gironi inutili.
Non fraintendere questa recensione per favore, non prenderla a male, non è mia intenzione :( ti spiego, è solo un'opinione personale: il pezzo è molto bello, te l'ho detto, e lo testimoniano le recensioni precedenti alla mia: hai molta stoffa e un bello stile, solo che, [a parer mio], il pezzo è troppo sintetico ...
Tu punti a esprimere i concetti con poche parole, una capacità che io non possiedo ... e a causa di questo non vengo emotivamente coinvolta ... [oddio, perdonami, non so come spiegarmi]. Secondo me, pensieri così profondi, potevi anche esprimerli in un pezzo più lungo, spiegare meglio queste sensazioni che comunque sono complesse, di difficile comprensione, magari per catturare di più il lettore, per farlo entrare proprio dentro la mente del protagonista, per fargli vivere questo sconforto, questa fine, questa assenza, per catturarlo.
Ecco, leggendo il brano questo mi è mancato: il coinvolgimento. Non ne sono stata catturata.
Ti prego, non prenderla a male :( con questa recensione non voglio criticarti, ma solo offrirti qualche spunto di riflessione: è vero che quello che conta è la sostanza, il succo, però non bisogna anche trascurare il resto; in molti testi ci sono frasi su frasi che girano tutte intorno ad uno stesso concetto, tutte parole diverse che esprimono la stessa cosa: non bisogna esagerare, però magari allungare un po' il brodo aiuta a saziare, a riempire di più. Prova a pensarci. E non lo dico con cattiveria, te l'ho detto, è un dubbio che anche io ho spesso ... perché penso che si capisca dalla mia recensione qual'è il mio stile ... sono molto prolissa, e a volte mi viene il dubbio che i miei testi si appesantiscano con tutte le parole che uso, tuttavia è l'unico modo con cui credo di rendere i concetti che voglio esprimere alla portata di tutti.
Magari questa mancanza di parole è azzeccata, perché magari la fine è una cosa che ti svuota così tanto che non può essere descritta con troppe parole … questo non so dirtelo. Poi nella letteratura c'è tutta una branca di romanzi, brani, poesie, che puntano ad esprimere emozioni con l'essenziale, senza troppi fronzoli: magari per lasciare le sensazioni senza parole, così da lasciarle più pure, più libere; così da permettere che arrivino al lettore nella maniera che lui vuole, senza parole che limitino la comprensione, permettendogli di spaziare attraverso concetti accennati. E questa è una forma molto potente di arte.
All'inzio non sapevo se mettere questa recensione neutra o positiva .. inizialmente avevo optato per la prima, ma poi mi sono resa conto che l'espressione di concetti con poche parole è una cosa impegnativa e non è facile, per questo poi ho messo la seconda valutazione. Infondo sono due stili di scrittura diversi, tutti e due belli in maniera diversa :) purtroppo però io sono un po' stupidotta, e non ne rimango coinvolta ^^" :(
Scusa se ti ho lasciato questo papillone di parole, non vorrei risultassero amare, perché ti ripeto, questa è l'ultima delle mie intenzioni.
Volevo solo dirti come la penso ^_^
Ora mi tolgo dalle scatole, ti ho già fatto perdere troppo tempo ^^"
Saluti cari :)
- Nettlewild - (Recensione modificata il 05/08/2013 - 02:20 pm) (Recensione modificata il 05/08/2013 - 02:33 pm) |