Ciao Anna, come vanno le cose? I lavori che avevi in cantiere procedono bene? Oggi ho un po' di tempo a disposizione, ho aggiornato la mia ultima fic e ora mi sto dedicando ai miei amici di efp, quindi non potevo non passare anche da te. :)
Quel che più mi è piaciuto in questa tua poesia è stato il tratteggiare, molto delicato, i rapporti tra uomo e natura come a lasciar intendere che non si tratti di due entità diverse e contrapposte, bensì di due figli di un medesimo padre, destinati a condividere la propria casa e le cui sorti sono congiunte in maniera indissolubile: se l'una muore, l'altro non può sperare di sopravviverle.
E lui chi è? Potrebbe essere un cacciatore, che ha trascorso la notte all'umido nel tentativo di sorprendere un cinghiale o un'anatra. Potrebbe essere un soldato appostato, un rivoltoso solitario in uno dei tanti conflitti irrisolti che funestano la nostra epoca.
Cacciatore di uomini o di animali? Poco importa, perché alla fine ciò che conta è che il contemplare la natura in tutta la sua semplice perfezione lo distoglie dai suoi propositi mortiferi, facendogli cogliere l'inutilità del gesto al quale aveva sacrificato una notte - fortunatamente - infruttuosa.
Complimenti per quest'altro bel lavoro.
A presto e buon week-end. :) |
