*sghignazza per essere riuscita ad intrufolarsi malgrado il suo nick non fosse sulla lista degli invitati*
La verità è che "Io può", pertanto mi arrogo, come al solito, il diritto di esprimere il mio pur sempre autorevole parere, malgrado la mia conoscenza di trame e personaggi sia non esattamente impeccabile (ma non pari a zero, dal momento che le lezioni dell'autrice hanno riempito buona parte delle mie lacune). In realtà per apprezzare scritti di questo tipo non è, a mio avviso, strettamente necessario essere periti della serie in questione. Anche chi non abbia mai visto una puntata di GG, come la sottoscritta, può tranquillamente godersi la tua straordinaria capacità di creare immagini vivide e scene definite attraverso una semplice frase. È una dote per la quale ti ammiro e ti invidio moltissimo; per me, persona ed autrice estremamente prolissa, sarebbe impossibile conseguire risultati tanto brillanti ed una tale espressività attraverso una quantità così esigua di parole. Come se l'icasticità che sei riuscita a conferire a situazioni e sentimenti non bastasse a rendere una piccola perla questo lavoro, ci si mette anche il perfetto IC raggiunto - so abbastanza dell'allegra combriccola dell'Harper's Island per poter fornire un giudizio di questo tipo con cognizione di causa - e allora non si può far altro che prendere atto, per la millesima volta, della confidenza che hai con i personaggi di questa sezione e della bravura che hai dimostrato nel raccontarli.
Per quanto sia difficile e in un certo senso ingeneroso evidenziare una sola delle parti quando l’insieme è tanto di valore nel suo complesso, trovo che la bellezza della crack con protagonista Serena (“Legge e ride, ride, ride, ride. All’infinito e senza fermarsi mai. Pur di non piangere”) sia ineguagliabile. È diretta, cruda e penosa da morire, tragica oserei dire.
Complimenti di vero cuore *applaude* Leggerti è un piacere irrinunciabile, pertanto attenditi sempre incursioni di questo tipo – è una minaccia, sì *risata malefica* |