Ogni tanto torno in fandom che avevo dimenticato e quindi eccomi qua!
Ah, ma insomma, se tu dai testate alla tastiera e poi ti viene l'ispirazione divina invece di una commozione cerebrale, secondo me hai fatto un lavoro bellissimo! Mi piace molto il contrasto tra Agron, che vede solo il buio, la morte e la fine, e la sua ancora di salvezza (perché Nasir è la sua ancora di salvezza, accidenti, sembra piccolo e indifeso (ma dove? Ma quando?) ma forse è il più forte di tutti, là dentro). Chiunque si sentirebbe nel piu totale sconforto, nella loro situazione, e invece guardando il proprio sole e si può ricominciare a sperare.
Mi piace molto l'idea della luce come speranza: in fondo le anime dell'Inferno si crucciano di non poter più vedere la luce della Terra, noi non ci accorgiamo in ogni momento della meraviglia della luce - non ne faccio una colpa, sarebbe impossibile esserne sempre consapevoli, ma inconsapevolmente siamo attirati verso la luce.
Bene, dopo questa lezione a metà tra fisica e letteratura italiana (??), voglio dirti che quando Agron immagina il prato e i fiori e i bambini e tutto il resto, ecco, mi è piaciuto il modo in cui l'hai presentato: si capisce che Agron lo sta pensando perché il paesaggio viene rappresentato una pennellata dopo l'altra. Poi io non so fare frasi che non siano sconnesse, ma pazienza. XD
Bene, ora che ho fatto un'altra lezione di letteratura e una di disegno (??), ti dico: complimenti! Ottimo lavoro! C:
Poi tanto sappiamo tutti che quei due finiranno ad allevare caprette da qualche parte, ehm--
Good job!
Alla prossima,
claws_Jo (Recensione modificata il 03/06/2015 - 09:00 pm) |