Ed eccomi anche qui.

Ukoku, personaggio che adoro, che nel suo annichilire ogni cosa, anche la vita stessa (e perché no, anche la sua, visto che cerca qualcuno che lo possa fare, che lo possa divorare, e il divorare implica l'atto di far sparire dalla faccia della Terra), rappresenta non solo l'oscurità, ma il nulla.
Mi è davvero piaciuta molto questa fic, che va a scavare nell'animo di un personaggio che credo sia, in verità, molto tormentato. Il suo rapporto con Komyo di certo deve averlo segnato, deve avergli dato una spinta in più per i suoi turpi propositi, infatti la Luna troneggia sempre su di lui, quasi come un monito.
Davvero ben scritta, gli aggettivi scegli perfetti per descrivere il suo stato d'animo.

Complimenti.

Alla prossima.
Un baciotto.
Selene.

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Non ti smentisci mai ;___; Bellissima!
Considerando che abbiamo pure la medesima visione di Ukoku poi, puoi ben capire che mi è piaciuta davvero. La concezione del tutto come niente, a mio parere è qualcosa di estremamente naturale per lui, il fatto di poter ottenere/fare qualunque cosa gli fa perdere l'idea del valore di ciò che lo circonda, tanto da non rappresentare più nulla, e così si dedica alla continua ricerca di ciò che può soddisfarlo, indipendentemente dal fatto che possa creare dolore.
E alla fine in questa nuvola di amarezza solo ciò che è ormai l'impersonificazione di un ricordo, può recargli conforto. Quella frase finale poi, la perfezione! (si ormai si può dedurre tranquillamente che sono malata di finali ad effetto).
Sarà la tua giornata no, ma l'ispirazione è ispirazione, hai fatto bene a scrivere XD E poi non puoi vietare a questa inferme la sua buona dose di medicina ù_ù sarebbe cattivo!
Alla prossima :3 (spero anche che sia presto XD)
(Recensione modificata il 03/07/2013 - 06:40 pm)

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Ciao!
Noto con piacere che ultimamente sta spopolando l'introspezione madida di Ukoku e ne sono totalmente rapita. Posso solo dire che l'hai reso bene e hai concluso la fanfiction in un modo superbo, secondo me, con la frase "Sulla scia della notte c’è amarezza eppure la luna ancora mi consola e fintamente mi accarezza."
Tutto ciò che ho letto è così torbido e avvolgente, non credo che avresti potuto renderlo meglio di così. Ottimo lavoro, non c'è che dire: si percepisce perfettamente il tumulto interiore e il placido abbracciod ella notte cui si personifica. Complimenti!
Alla prossima, cara.
Xoxo

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A parte che immaginare Goku nel suo periodo di prigionia mi fa stringere sempre il cuore >< come si può condannare un personaggio così puro a qualcosa di così crudele.
Mi è piaciuto che tu abbia scritto queste riflessioni in prima persona, il desiderio di Goku di libertà e del sole, il sole che per lui ha avuto un'importanza vitale, senza di esso non avrebbe mai desiderato uscire dalla sua prigione, perché non avrebbe mai saputo che c'era qualcosa fuori. Il paragone Sanzo/sole può apparire un cliché, ma in realtà è la base su cui si appoggia Saiyuki, che piaccia o meno. Sanzo rappresenta la luce, è un po' come se Sanzo rappresentasse una diversa via del Buddha, se vogliamo andare nel filosofico.
Davvero ben scritta, molto profonda, molto IC.

Complimenti davvero, non vedo l'ora di leggerne altre.

Alla prossima.
Selene.

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Dolcissima... Ogni volta che penso a questo periodo di Goku mi viene una tristezza assurda...
Mi è piaciuta molto la scelta del momento che hai voluto catturare, dal precedente riepilogo di quell'unica certezza in quello status di disorientamento, all'istante in cui incontra Sanzo e che stravolge tutto, confermando ciò in cui credeva, trovando una risposta a quello che sentiva e non capiva.
E sopratutto mi è piaciuto il fatto che hai sottolineato quanto fosse fermo nelle sue speranze in quel sole che in qualche modo si sarebbe identificato e quanto forte fosse questa certezza tanto da riconoscerlo sin da subito.
Bravissima >w<

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*gongola-muore-malissimo*
Ciao cara!
Parto col presupposto che questa raccolta promette bene non solo dal titolo ricercato, ma anche dalla trama che, sorprendentemente, sembra racchiudere un concetto ampio nonostante si tratti di sprazzi differenti e contesti altrettanto distanti.
Mi è piaciuta moltissimo questa piccola introspezione, una flash davvero azzeccatissima che mi ha ricordato la vecchia “Sonne” che scrissi tempo addietro – sì, è un messaggio subliminale che mando a coloro che non l’hanno letta e che, come me, leggono le recensioni prima delle fan fiction LOL (errori).
Il sole è racchiuso in parole quasi epiche, adoro i concetti che hai espresso in queste poche righe, perché sei una delle poche persone in grado di trasmettere tanto con semplicità. Ultimamente ho letto qualcosa d’introspettivo, ma te l’hai battuto alla grande ~

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