Recensioni per
Ghosts that we knew.
di piuma_rosaEbianca

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
18/07/13, ore 19:27

Queste sono parole impregnate di tanto di quell'amore, Cecilia cara, che si direbbe che tu fossi lì, nascosta dietro qualche spartito, ad osservare tutto con gli occhi attenti e devoti. 
Perché è sempre stata devozione, quella che ho scorto tanto tempo fa, quando mi facesti leggere questa storia appena nata. Devozione e tanto amore che cresceva sempre di più, nell'istante in cui c'eravamo resi conto di cosa stava accadendo: Falling Down riprendeva di nuovo vita, si rinnovava e rinasceva ancora. Sotto una cascata infinita di foglie arancioni.
Perché rinato e rinnovato era anche quell'uomo che da ragazzo si era aperto con un foglio di carta, scrivendoci tutto il disagio e il blu e la noia e il dolore che la sua città gli aveva sempre provocato, fino a quel momento. Fino a quando non trovò un pretesto per scappare. Fino a quell'istante in cui si sentì talmente lontano da quel posto, dal se stesso ragazzo, che cantarla era diventato qualcosa di ancora più doloroso. 
Fino a quando, poi, non fece i conti col suo passato e decise che sì, valeva la pena onorare quel "dolore", ora che era stato coperto totalmente da altro. 'Altro' che aveva la forma di un figlio appena nato; 'altro' che aveva la forma e la solidità di qualcosa che si avvicinava molto alla serenità. E allora quell'uomo lì si è rimesso al pianoforte ed ha tirato fuori una melodia -sempre la stessa, sì!- che aveva il ricordo di ciò che era stato, mescolato all'evidenza di ciò che è e probabilmente sarà. 
E io non ho potuto che esserne felice e commossa allo stesso tempo, quando si è rimesso a suonarla. 
La tua "Ghosts that we knew" è bellissima, perché tu sei bravissima. Ma questo già lo sai. 
Grazie per avermi pensata, grazie per avermi detto una delle cose più belle di sempre. A Roma ho vissuto uno dei giorni più belli della mia vita, fino a questo momento, perché ho visto quell'uomo lì sorridere, a pochissimi metri da me e mi sono sentita, come poche altre volte, al sicuro. E qui concludo, perché so che hai già capito tutto quello che vorrei dire. 
Un bacione grande, aspetto la seconda parte. ♥
Yours, CB.

Nuovo recensore
08/07/13, ore 23:00

Fantastico!!! mi è piaciuta da matti sopratutto perché hai descritto veramente bene Matt al pianoforte... una sera ho visto un loro concerto (purtroppo solo in tv -.-) e ti dico che mi sono incantata a vedere Matt al piano a suonare " Butterflies and Hurricanes" è fantastico vedere come muove velocemente le dita e come lo fa con naturalezza e con sicurezza! è veramente un grandissimo musicista!! Tornando alla tua storia trovo che tu scriva molto bene!! quindi continua così!!! a presto :)

Nuovo recensore
06/07/13, ore 03:23

Wow. Dico, wow.
Complimenti, piuma! Ci si rivede! Ebbene, sono contenta di averti letta.
Mi hai fatta emozionare tanto.
Il titolo... è stupendo.
E poi lo sai che adoro le one-shot!
Ok, scusa se non ho detto nulla.
Ah, sono tornata a scrivere! **
Che emozione rivedervi e rileggervi tutte! ok, basta, non so recensire.
Ci si vede,

absolution.