Recensioni per
Nokturna
di Schwarze Symphonie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/12/13, ore 22:56
Cap. 1:

Buonasera!
Finalmente sono riuscita nella mia recensione. 
Ho seguito il tuo suggerimento, cosicché ho potuto cogliere al meglio ogni sfumatura di questa magnifica storia.

Vorrei analizzarla il più oggettivamente possibile, accantonando un attimo la nostra conoscenza reciproca, che potrebbe essere fuorviante.
Per eventuali commenti “personali”, non esiterò a contattarti per messaggio, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. (Ho notato qualche accenno, qualche parola, che trovo molto legata alla tua persona).

Allora, questa storia -come già detto- è magnifica. 
Lo stile è perfetto: concreto, musicale, viscerale. Ricca di parole più “ricercate” che non sono mera estetica, ma sono state scelte perché svolgono meglio il proprio ruolo. 
Il testo è scorrevole, senza intoppi, ma assolutamente carico di significato. Sensazionale. 
Non può che scuotere il lettore fin nel profondo del suo animo. Come se lo scritto fosse vivo. 

Passiamo ora ai personaggi. 
Ciò che considero il punto forte di questa storia, è come i personaggi si sviluppino con lo svolgere del racconto.
Non è una zuppa subito servita, un elenco di informazioni inutili e faziose, ma i personaggi si scoprono nelle vicende, nelle azioni.
Come quando -realmente- si conosce una persona; la si scopre col tempo, sul campo di battaglia.
E non si scopre mai completamente.
Così accade qui.
Tutto è incatenato alla perfezione.

Hai scritto d’Amore. Non di un amore spicciolo, materiale, ma dell’Amore alto, elevato. 
Di un amore di anime, di pensiero, di opposti simili fra loro.
Turbato, certo, non fantastico e lineare, ma scosso. Coraggioso. 
Sicuramente la loro storia offre notevoli spunti di riflessione su ciò che "i moderni" considerano amore, ed è capace di lasciare al cuore un piacevole retrogusto amaro.
Una lettura che, nel complesso, non abbandona il pensiero di chi legge per giorni e giorni.

In conclusione, posso dirti di aver totalmente adorato questa tua storia, che considero -permettimelo- il tuo migliore pezzo.
Si nota lo sforzo nel tessere le parole per comporre questo brano, e i risultati sono più che notevoli.

Chiedo perdono per il ritardo nel recensire; spero tu possa comprendermi. 
Ci sentiamo presto, promesso. 

Hadi 
 

Recensore Veterano
19/08/13, ore 00:52
Cap. 1:

Salve. Ho finito di leggere giust’ora, perciò la recensione che ti lascio è di sensazioni fresche fresche…e la scriverò accantonando –per ora- le nostre divergenze.

Le “anime di cristallo”…nonostante il virtuosismo D’Annunziano potesse rischiare di soffocare quel loro fragile vibrare, ne hai colto dei tratti che davvero mi hanno incantata, di una leggerezza quasi metafisica, se vogliamo. Affascinante come dalla pesantezza di uno sfacelo tanto più drammatico per loro che lo hanno vissuto nel mondo, che letteralmente si è sgretolato in macerie, e ad un livello tanto intimo, siano emerse due entità così rette, che si aspettano la sofferenza senza temerla. A testa alta nella vittoria come nella sconfitta...Hai scritto che non sono riusciti a salvarsi, ma lo sai che io procedo su altri binari ed infatti non la vedo così tragicamente, nonostante questa sia una riflessione improntata sul muto, e perciò ancora più drammatico, strazio di una morte per appassimento. Non la vedo solo tragicamente perché alla fine Nikita e Ludwige si sono trovati (apprezzo molto il registro più alto che hai scelto, scavalcando la semplice idea di una infatuazione che non avrebbe reso affatto l’essenza del loro legame) e proprio rinunciando al mondo come creazione illusoria e caotica, si sono elevati.
Il fatto che tu non abbaia inserito dialoghi di sorta ovatta un equilibrio che è solamente dei personaggi, e che anche se catturato egregiamente dalla tua meravigliosa penna, non può essere compreso cerebralmente oltre una certa soglia, ma va lambito, contemplato muovendosi intorno alle sue sfaccettature.
E’ la prima volta che leggo qualche cosa di tuo, e forse proprio perché ormai ti ho un po’ “conosciuta” so che questo non è un mero sfoggio di belle parole, ma qualche cosa che attinge ad una ferita estremamente profonda che non può fare a meno di commuovermi.
Questa è la primissima impressione. Quando rileggendo mi verranno in mente altre cose te ne metterò a conoscenza, privatamente magari.
Complimenti davvero.
Un abbraccio.