Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/02/14, ore 23:07

Ann, questa Ann mi è mancata tanto, nonostante abbia avuto una valida sostituta –ben più che valida direi eh- in queste settimane di pausa qui su efp.
L’inizio è stato praticamente un’iniezione di dolcezza. Da questa parte ci sono loro, sul pavimento gelido di una navetta, che si concedono appena qualche attimo di pace, qualche sorriso… dall’altra c’è la voglia quasi opprimente di immaginare un seguito a quello che stanno costruendo. Eppure quell’impazienza si blocca sul nascere, si ferma davanti all’ostacolo del buonsenso. Hanno paura di fantasticare, hanno paura di considerare opzioni, seppure non sono promesse. Ed è una cosa che mi spezza il cuore, vederli così in continuazione… felici, ma mai del tutto, mai se considerato l’interrogativo di un futuro. E poi è inutile che ti sottovaluti così, alcune azioni semplici, gesti che possono sembrare banali tu li tratti in tutt’altra maniera. Ann è tua, i tratti del suo carattere ho imparato a conoscerli e ho scoperto mano a mano quali sono le ragioni che la fanno muovere e le danno uno scopo, i valori in cui crede. L’impressione che io ho avuto fin dalla prima volta che ho letto una Shrios tua, è che il tuo Thane non è semplicemente un personaggio che curi e fai muovere… te lo assicuro, io vedo proprio lui, è lui al cento per cento in ogni azione e parola.
Lui che la prende in giro ma che resta impassibile per vedere la reazione di Ann… per poi ridere l’attimo dopo. Non lo so, è reale, è come lo immagino e come sono certa che sia. Poi c’è la parte in cui lei capisce che è il momento di accantonare quell’idillo e rimettere i piedi per terra, tornare ad essere un comandante. Appena varca la soglia torna la paura, i ricordi di quello che le ha chiesto di fare l’Alleanza.
Questo è un punto che mi ha riportato subito alla storia che hai scritto per concludere un po’ la loro storia –giusto perché non la cito abbastanza…- perché qui c’è l’esempio perfetto di lei che si lascia andare, magari Thane le darà risposte che lei ha già preso in considerazione, anzi, quasi sicuramente… però lei non ha bisogno di qualcuno che le regali risposte, ha solo bisogno di sentirsele dire dalla persona a cui ha finito per legarsi senza riuscire ad evitarlo.
Mi è sempre piaciuto moltissimo vedere la crescita di un personaggio che lentamente finisce per cambiare ideali, voltandosi indietro ad un certo punto del cammino solo per sorridere delle scelte dettate dall’inesperienza. Qui Ann non riesce a barricarsi dietro il suo solito scudo da soldato perché è consapevole di quanti sbagli potrà commettere e lui è al suo fianco, pronto a sostenerla in tutto. Però lei è pronta a sostenere lui a questo punto, e come avevi espresso tu nella chiusura di quell’analogia stupenda su Perseo e Andromeda.
Credo poi che sia superfluo accennare l’ondata di malinconia che mi ha inghiottita non appena Thane si concede un momento d’immaginazione, lo vedo e vedo lei che fa di tutto per non incoraggiare troppo quelle fantasie, ma il suo cuore non fa a meno di obbligarla a fare il contrario.

Il cambio della destinazione di Shepard e compagni di squadra rispetto all’altra storia è stato apprezzatissimo. Se ai tempi eri riuscita a farmi immedesimare completamente in Shepard che, dal nulla è costretta a fare i conti con il rapimento di tutto l’equipaggio ed è bloccata senza poter fare niente tranne che aspettare, qui sono stata trasportata ancora di più dal nuovo scenario. Qui nessuno si accorge che qualcosa non va, che la Normandy non ha la premura di contattarli quando l’installazione dovrebbe essere stata conclusa.
Ann è presa dalla battaglia tanto quanto lo sono stata io, sorridendo a tratti, finendo per accorgermi di stare valutando io stessa quali sarebbero potuti uscire per primi o per ultimi dalla simulazione. E poi arriva la batosta fortissima del messaggio di EDI, Shepard che si sente smarrita per un attimo e s’impone di cercare la lucidità ad ogni costo mettendo da parte tutto ciò che non fosse coraggio e determinazione.
Come ti ho già detto, sono impaziente di leggere il prossimo capitolo, ma so anche che più ci avvicineremo alla conclusione inizierò a sentire una malinconia sempre più forte. E’ bello guardarsi indietro e vedere la strada che si è fatta, anche se si prova un po’di tristezza.
Al prossimo capitolo, e complimentissimi per riuscire a catturare in questo modo l’attenzione e per regalarci ogni volta qualche minuto di letture bellissime.
Dipinti ad olio un bel po’ verdi <3

Recensore Junior
19/02/14, ore 21:31

Bentornata! E un ritorno col botto, oserei dire.
Parto dalla soundtrack, che come è sempre è stata impeccabile., congegnale al capitolo e ai vari momenti che ha i descritto qui. La prima canzone della lista l'ho adorata. Era la prima volta che la ascoltavo. I miei complimenti davvero. Scegliere una soundtrack adatta è difficile, ancora più difficile è trovare quel legame tra testo e musica.
E tu ci sei riuscita benissimo.
E ora il contenuto. La tenerezza del primo paragrafo, quello tra Andromeda e Thane in quella navetta, dove Shepard mostra un lato che non mostra a nessun altro, quale che sia la romance, anche se riesce meglio vederla una scena simile con Thane o Garrus come LI. Momento meraviglioso, ricco di pathos, con quell'aggiunta di quella domande che chiunque si porrebbe in una situazione simile a quella di Shepard.
Svegliarsi due anni dopo essere clinicamente morta, trovare tutto il proprio mondo stravolto, i compagni sparsi per tutta la Galassia che credono ormai di averti persa per sempre, Istituzioni e persone in cui avevi posto la tua fiducia che ti voltano le spalle abbandonandoti al tuo destino e costringendoti a firmare un patto col Diavolo per portare a termine la tua missione.
L'avere di fianco volti amici è una cosa fondamentale, avere accanto qualcuno che ti ama davvero per ciò che sei e non per l'uniforme che indossi credo sia la cosa migliore che possa capitare. E nel tuo caso mi riferisco a Thane, che lo sto scoprendo sempre di più attraverso le tue righe.
E intanto, ci sono due cose che incombono: Omega4 e il processo dopo gli avvenimenti di Aratoth. Nonchè un qualcosa chiamato Razziatori.
Riguardo alla parte conclusiva, la simulazione a Pinnacle Station è stata una genialata. A quel dlc non ho giocato, ma vederlo qui, sotto questa luce, è stato divertentissimo, nonchè uno stacco necessario per riempire il tempo durante il famoso attacco dei Collettori alla Normandy. Il dialogo con il Salarian è stato un qualcosa di eccezionale e divertente, perchè mi ha ricordato una conversazione tra giocatori in multiplayer. La conclusione del capitolo mi ha fatto stringere il cuore, per il fatto che ho ancora molto vivido il ricordo di quel momento in cui si manovra Jeff in ME2, con quel finale straziante...e con il fatto che il buon Moreau sia uno dei miei personaggi preferiti, posso capire lo stato d'animo della tua Shepard in quel momento.
Un grosso abbraccio, e in bocca al lupo per tutto. A presto.
Nad.

Recensore Veterano
19/02/14, ore 08:04

Lei e il suo tempismo <3
Bentornata Ann, bentornata all'autrice e bentornato a Thane; è un piacere rileggervi, soprattutto quando fuori dalla finestra si affaccia timidamente il primo raggio solare, che rinfrancherà una giornata che sembra avere un senso pratico solamente nella riflessione.
Partiamo dall'inizio, sperando di non essere così arrugginita da non riuscire ad articolare nemmeno una frase di senso compiuto. 
Ci hai lasciati, nell'ultimo capitolo, con un altissimo tasso emotivo, una specie di catarsi che ha visto i protagonisti di nuovo da soli a decifrare non solo le sensazioni che sono costretti a provare, ma anche una situazone che non ha nessuna volontà di spiegarsi chiaramente di fronte alla contrapposizione che essi vogliono imporle. Non c'è scampo, solo "forse", dati da decisioni difficili da intraprendere e, in conclusione, da accogliere. Accettare loro stessi è il primo passo, accettare loro stessi in una situazione particolarmente tragica è soltanto uno dei mille problemi che li circondano. Mi sembra scontato dire che quelle quattro pareti sono state essenziali per fare un ulteriore passo avanti non solo nella loro relazione, ma anche nel contesto della storia vera e propria. Logicamente, Shepard non può esporre a nessun altro questo genere di "debolezza", che debolezza non è, alla fine, ma si tratta pur sempre di un'umanità che Shepard non può permettersi di dimostrare a qualcuno al di fuori di quel mezzo da sbarco. Boh, ho fangirlato troppo, forse ho visto un arcobaleno ç-ç 
La cosa che ho più apprezzato di questo capitolo è data sicuramente dall'atteggiamento di Ann, professionale e decisa, anche con la montagna di peso che è costretta ad accollarsi. Focalizzata sulla missione? A dir poco. Concentrata affinché tutto vada per il verso giusto? Direi che le mancano le strisce di vernice nera sulle guance e la fascetta rossa alla Rambo ed è pronta definitivamente xD
Ok, lo ammetto: ho fangirlato malissimo. Vai Garry!! Rendi onore alla Concussive Shot Squad <3 <3 Troppe coccole
La terminologia è stata qualcosa che mi ha fatto fangirlare peggio, perché boh, mi ha messo una voglia matta di giocare, ma anche una nostalgia pazzesca per le primissime partite che si facevano al multi... con il tempo agli sgoccioli, ormai quelle partite sono rare, o peggio, uniche ç-ç 
La scelta del punto di vista mi è garbata parecchio, in più la conversazione che Shepard ha avuto con Ochren è stata calzante a dir poco, perché la condivido. Ricordo il discorso che abbiamo fatto un paio di giorni fa, a proposito degli ideali, delle motivazioni, e non posso non quotare malissimo ogni riga. Certo che erano dei gatti randagi, con problemi e scazzi che andavano al di là di un obiettivo del genere! Dei gattacci spelacchiati a cui Shepard ha dato la possibilità di concentrarsi su qualcosa di impossibile, rendendoli però consapevoli di poterci riuscire, e questo è importante, perché le idee hanno sempre bisogno di qualcuno che le sostenga in prima persona, per poter essere seguite ed accolte. Se mi affiderei ad un leader come Shepard? Lo dimostra il fatto che lei si sia messa da parte per dare la possibilità ai suoi uomini di dimostrare che dopo anche poco tempo riescono ad approfittare di una coesione (ahem) fuori dal comune, sostenendosi a vicenda e fidandosi anche di persone che fino al giorno prima non sapevano nemmeno esistessero.
Oddio, mi erano troppo mancati, Ann mi era mancata pazzescamente! Sapere che questa storia sta finendo mi mette sia una tristezza immonda, sia una voglia pazzesca di rileggere tutto e trovare altri mille spunti. La storia non finirà mai, finché ci sarà un motivo per discuterne, per approfondire... 
Un ottimo capitolo e un ottimo rientro in scena
Perfetto in ogni riga, in ogni riflessione, sono davvero felice di averlo letto e di aver constatato che, nelle tue mani, le idee buttate lì diventano spettacolari e coerenti dalla pianta fino alle doppie punte dei capelli di Miranda u-u
Un abbraccio e grazie a te, ci voleva davvero leggere qualcosa di tuo per iniziare bene la giornata <3

Recensore Veterano
19/02/14, ore 07:20

Non sapevo fosse un'idea di Johnee, ma appena ho cominciato la seconda parte di questo capitolo ho pensato "questa è una genialata!". Questa idea della Pinnacle Station è stata grandiosa anche perché sei riuscita in questo modo a dare un senso a quell'espansione che mi ha sempre lasciata non poco perplessa.
E' perfetta in questo contesto, invece, così come perfetto è l'intero capitolo e ti assicuro che sono stata felice di poter iniziare in questo modo la mia giornata odierna.
La prima parte è di una dolcezza struggente ma, come sempre, è anche ricca di temi importanti che fanno pensare. In particolare il colloquio con quel dannato Razziatore. E' vero: ogni volta, le loro affermazioni tendono a sottolineare l'inutilità degli sforzi del comandante ed è inevitabile che la tua Ann abbia dei dubbi, specie dopo una prova così dura in cui i suoi nervi, il suo sangue freddo e la sua umanità sono state messe a dura prova.
E ci voleva esattamente un Thane per ridarle fiducia e coraggio, ricordandole il significato del soprannome che le spetta. Se non mi fossi innamorata di Thane nel gioco, la prima volta in cui l'ho incontrato, di certo questa tua storia mi avrebbe fatto innamorare di lui. Poi lo sai, ormai il mio cuore appartiene a Garrus, ma tu fai di quel drell una figura a cui è davvero difficile resistere. E non credo ti serva la rassicurazione che riesci ad ottenere questo risultato senza una sola sbavatura, senza mai uscire dalle caratteristiche proprie del personaggio (però te lo ripeto di nuovo, perché una rassicurazione superflua di certo non ti urterà :D).
L'idea di mettere alla prova il proprio equipaggio prima dello scontro finale è stata geniale, come ti ho detto subito. I complimenti vanno anche a Johnee, ovviamente, ma ti assicuro che hai fatto un lavoro eccellente con quella sua idea. Perché le motivazioni di Shepard e le sue considerazioni sono un piccolo capolavoro e ribadiscono una volta di più le capacità del comandante di essere il miglior leader possibile, probabilmente l'unico in grado di tenere unita una squadra così eterogenea e nel saperla sfruttare nel migliore dei modi.
Le considerazioni sugli organici, ciniche, sono un altro capolavoro. Sono convincenti e le controfirmo con entusiasmo, accompagnata da tristezza e rassegnazione.
"Datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo". Questa frase, attribuita ad Archimede, anche se forse non è stata mai davvero pronunciata, è il commento che vorrei lasciare alle tue parole, che mi hanno toccato nel profondo, in maniera complessa. Perché sì è vero, purtroppo. Anche noi organici possiamo essere facilmente diretti (se non addirittura manipolati) da chi sa quali sono i tasti giusti. Basta uno sforzo minimo per ottenere risultati giganteschi. Ammetto di continuare ad avvertire piccoli brividi di inquietudine a questo pensiero. Di certo continuerò a pensarci sopra.
Uno splendido capitolo, Ann. Uno dei più belli che tu abbia pubblicato finora.
Ribadisco l'entusiasmo sincero per questa tua storia e ti faccio i miei complimenti entusiasti per tutti i risultati che hai ottenuto nella cosiddetta "real life". Un abbraccio forte e affettuoso,
S.

Recensore Veterano
15/12/13, ore 13:48

Ogni tanto ritornano,
Cosa dire? Troppe cose, quindi andrò per ordine, cercando di restare coerente con ciò che hai minuziosamente creato, narrato e condiviso con noi.
Miranda. Il fatto che lei sia la protagonista incontrastata della prima parte del capitolo è un dettaglio di un'importanza esorbitante; vediamo un crescendo di sensazioni legate alla sua ultima presa di posizione. Penso che il momento che hai descritto sia fondamentale per decretare finalmente il punto di rottura tra la Miranda che tutti conoscono a quella che poi diventerà per via dell'interazione con Shepard. La frustrazione si può cogliere in ogni riga, si sente a pelle e non abbandona nemmeno nel paragrafo successivo, che risulta un ottimo seguito a questa partenza, come dire, disgregante?... sì, disgregante è uno strano aggettivo, magari non esiste, ma riassume alla perfezione ciò che mi hai trasmesso.
Quando ho detto che il contenuto emotivo della prima parte è tranquillamente trasmissibile alle azioni che seguono, dico il vero. Da parte di Thane c'è un'attesa snervante, pensieri che cercano di legarsi e scollegarsi con un ritmo frenetico, questo finché il portellone non si apre e le emozioni lasciano il posto alla parte fisica della ricezione sensoriale. Ho adorato il modo con cui hai impostato il ritmo narrativo, il capitolo non riesce assolutamente ad annoiare, o i personaggi a perdere la consueta (e valida) caratterizzazione.
Ma, aspetta... c'è Jacob, c'è un Jacob che viene inserito alla perfezione in un pezzo che, tra tutti, ho apprezzato forse in maniera lievemente superiore. Hai dedicato un capitolo intero alla squadra, incuriosendo e attirando verso delle dovute spiegazioni chi legge, anche se quel DLC magari l'ha già giocato. Me ne sono resa conto praticamente alla fine, perché, diamine, ci sono caduta anch'io in questo tranello narrativo xD maledetta! 
Boh, sconvolta come Miranda, ho dovuto rileggere la frase pronunciata da Ann almeno un paio di volte per reffarmi che... oddio, sul serio? No, vabbé, fermiamo i motori e boh, l'applauso, l'applauso sentito per questo colpo di scena imprevedibile quanto la neve a ferragosto.
*rovescia carretto delle angurie*
Qui però mi sento di spezzare una lancia in favore di Hackett, perché continuo a non capire le motivazioni di chi continua a bollarlo nei peggio modi. In gioco puoi tranquillamente rifiutarti di compiere quella missione, e anche se l'Ammiraglio preme affinché Shepard la porti a compimento, non è detto che il giocatore scelga di svolgerla. Il fatto che sia un DLC, facoltativo, gioca a favore sulla libertà di scelta del giocatore, nonché sulla qualità di trama che si decide di affrontare. Logicamente, si tratta di una pura e semplice opinione personale, legata a doppio filo sulla mia esperienza di gioco, ma anche slegata dalla trama in sé del pezzo che hai scritto. Non sei più un soldato dell'Alleanza, alla fine, puoi decidere tranquillamente di ascoltarlo ma di ignorare la cosa e focalizzarti sulla storia principale, anche se il tutto perderebbe un dettaglio ahem fondamentale per molti sviluppi del terzo capitolo.
Ho rivisto i video che avevo registrato sulla missione, anche se le risposte sono differenti, la situazione che descrivi è completamente diversa da come l'ho vissuta io tramite Lenore. L'accetto, perché è connessa in maniera egregia con la trama di AtO, ma non mi sento di condividerla, ammettendo altrettanto che risulta credibile solo e soltanto nel caso della tua vicenda. Entrando, appunto, nel merito della trama, il fatto che Shepard si trovi ad affrontare il pezzo intermedio della conversazione con Hackett assume un'importanza fondamentale. Assume addirittura una forma molto più che solida, perché non solo è coerente con il contesto che hai creato, ma anche con il tuo personaggio principale. Un ottimo lavoro, seriamente.
Passando al pezzo che boh, ho adorato malissimo...
...KASUMI ahuahah *cadeaisuoipiedisvienemuore*
Quel trio andrebbe registrato alla Siae e convertito in musica, davvero, sono fantastiche! Penso che quell'attimo, dove la tensione viene spezzata e trasportata all'esterno, riprenda quello che dicevo prima a proposito di Jacob. Oddio, questo è il capitolo della squadra, sono loro che viaggiano sul binario di chi osserva la vicenda, sono loro che ci tengono per mano e ci spiegano passo passo quello che sta succedendo. Hai lavorato in maniera egregia, puntando su quelli che non devono essere dei dettagli di sfondo, dei pedoni... ma che fanno da smalto al tutto, esaltando l'esperienza narrativa, piuttosto che arricchirla semplicemente con dei siparietti. Non sono dei siparietti, hanno una vera e propria funzione cardine nell'interpretazione generale della vicenda, dando spunti, creando diverse prospettive... 
Ahem... Tali? No, non chiamare nessuno pls, o potrebbe mettersi in mezzo con un ghigno ebete brandendo un cartello con scritto "POSSO?"
Davvero, un ottimo lavoro, degno delle più alte aspettative, se non superiore.
Un abbraccio

Recensore Junior
12/12/13, ore 20:38

Eccomi. Scusa se recensisco con così ritardo il capitolo. Volevo rileggerlo per bene prima di farlo. Non perchè non mi è piaciuto, anzi, è stato splendido come al solito. E mi dispiace tantissimo che stia per finire, perchè mi ha anche aiutata a conoscere meglio Thane, che avrei voluto approfondire in gioco, ma non ne ho mai trovato l'occasione.
Vado al punto, il motivo per cui ho riletto pi volte il capitolo. L'Avvento. O meglio, il dialogo tra Andromeda e Hackett. Trovo più realistico un incontro in sala comunicazioni/briefing, piuttosto che in infermeria, anche se ho sempre pensato che Hackett avesse mascherato il vero motivo del suo arrivo a bordo della Normandy con una visita di cortesia a Shepard, ma è soltanto una mia idea. Ripeto personalmente mi è piaciuta la localizzazione dell'incontro altrove. Molto più realistica.
Credo che, nel caso della reazione della tua Shepard, sia del tutto IC, e sacrosanta. Non so come si comporterà la mia quando arriverò a quel punto, ma l'amarezza di scoprire che sei stato utilizzato per coprire le rogne delle alte sfere, e che alla fine verrai dato in pasto come capro espiatorio, c'è e c'è chi reagisce senza battere ciglio al momento e chi invece non ci sta a essere calmo e tranquillo davanti a una situazione simile.
Il momento successivo, all'incontro con Hackett, è diretta conseguenza di questa situazione che si è venuta a creare con la consapevolezza di essere stata usata, ma consentimi per un momento di fare l'avvocato del Diavolo: siamo sicuri che davvero Hackett e l'Alleanza abbiano voluto davvero usare Shepard e basta?E se invece fosse solo fiducia nei suoi confronti? C'è rabbia in questo momento, e a volte la rabbia fa pensare cose che poi alla fine si rivelano tutt'altre situazioni e c'è sempre il grosso dubbio che Hackett faccia, involontariamente, il gioco di Cerberus nel voler isolare Shepard dall'Alleanza, nel tentativo di lasciare Cerberus stesso fuori da questa operazione(giustamente). Ci pensavo proprio ieri sera, mentre rileggevo la tua storia e riflettevo su tutta la vicenda di ME2, dall'inizio alla fine, DLC vari compresi. Non lo giustifico, nè lo difendo, il fatto che da Comandante delle Flotte non si prenda le proprie responsabilità personali è già un grosso punto a suo sfavore. E con il grado che si ritrova, avrebbe dovuto dimostrare di avere le cosiddette cubiche per fare un gesto simile, è questo che più mi fa arrabbiare in tutto quel gesto di lasciare nelle fauci della stampa e della politica un soldato che ha eseguito gli ordini ricevuti, pur non appartenendo più alla Marina dell'Alleanza. E, purtroppo, devo ammettere che un comportamento simile è abbastanza realistico e frequente, se si guarda la realtà.
Ok, torniamo al capitolo, e lasciamo perdere la mia deformazione professionale da aspirante giallista.... ho adorato il pezzo in cui spuntano fuori le tre grazie, che osservano di nascosto Thane e Andromeda affrontarsi duramente nell'hangar, e mi è piaciuto il comportamento di Miranda. Mi hai fatto ricredere parzialmente su di lei, e sì, apprezzo molto come Shepard si sia comportata nei suoi confronti, dopo la sfuriata iniziale(sacrosanta e giusta. Dopo quanto accaduto sul dannato asteroide, mi sarei aspettata una reazione simile da chiunque. Forse anche peggiore.).
Thane è stato assolutamente lui nel lasciare a Shepard i suoi spazi e i suoi tempi dopo aver provato, giustamente, a voler parlare con lei.
Insomma, mi è piaciuto davvero tanto questo capitolo e come hai trattato la questione "Avvento". Non sono una purista della trama originale del game a tutti i costi in una fanfiction, e apprezzo questi cambi se ben supportati da solide motivazioni e ragionamenti. E' bello leggere come potrebbero essere state fatte alcune scene al di là di ciò che hanno sviluppato gli sceneggiatori.
Un grosso abbraccio e a presto.
Nad.

Recensore Junior
07/12/13, ore 13:52

Eccomi, ci sono! Argh sono indietrissimo!
Allora, wow, da dove cominciare?
Per prima cosa comincio col dirti che hai trattato Miranda alla perfezione, già nel precedente capitolo l'avevi centrata in pieno, ma in questo ti sei proprio superata. In poche righe hai colto l'essenza del suo personaggio, ritagliandole uno spazio dignitoso e coraggioso. Non amo particolarmente Miranda, ma questo non significa che desideri vederla ridicolizzata e sarei rimasta delusa se l'avessi fatto (sappi che non ho mai dubitato di te XD).
"… sebbene avesse voluto piangere, la sua dignità glielo impedì… e lei fu grata a se stessa, per essere riuscita a risparmiarsi almeno quell’ultimo smacco." Beh che dire … giù il cappello e m'inchino.

Io sono una fissata della trama e non apprezzo gli stravolgimenti, ma in questo caso devo dire che ci stava dentro tutto e, dopotutto, è davvero una cosa di piccolo conto, una sfumatura quasi impercettibile che però riesce a rendere ancora più dettagliato il quadro che stai dipingendo tu (wow sono in vena di metafore oggi). In parole povere: ben fatto, me gusta!
Sto preparando un esame sul mondo contemporaneo, guerra fredda in particolare, e trovare questo capitolo adesso mi ha fatto riflettere. Mi domando quanti soldati si siano trovati, e si trovano, nella posizione di Shepard, quella di essere usati dai "grandi del mondo" per lavare i loro panni sporchi e poi venire scaricati come folli o deviati. Penso sia la cosa più sporca che possa fare un governo, prendere i propri uomini, persone che credono in una missione e nel loro dovere verso la patria, per poi metterli di fronte alla scelta tra il diventare assassini o traditori … a dimostrazione quanto poco gliene freghi ai politici della gente che combatte per loro. Studiare storia mi ha gettato in un abisso di cinismo dal quale non credo uscirò più … perdona la tetraggine.
Il comportamento di Hackett e dell'Alleanza è lo specchio di questo menefreghismo, del considerare i soldati strumenti a loro disposizione, come se non avessero un cervello, dei sentimenti, un'etica morale.
E alla fine emerge che nemmeno una come Shepard, che incarna il meglio che l'umanità possa offrire, riesca a sfuggire a questo gioco che di onorevole non ha proprio nulla.
Sono perfettamente d'accordo con te: un uomo d'onore, che evidentemente Hackett non è, si sarebbe prese le colpe (anch'io sono sempre stata convinta che sapesse esattamente, o per lo meno lo sospettasse, che quel "favore personale" era in realtà un grande pozzo di merda).
Ma Hackett è fondamentalmente uno smidollato che ha messo l'onore nel cassetto per occuparsi di politica. Amen.

Passiamo alle cose importanti, non voglio più parlare di quell'idiota con la cicatrice: finale col botto ( ehm giuro che non stavo pensando a un doppio senso … ora però sì)!
Ho letteralmente adorato il siparietto delle tre grazie … Tali mi ha fatto morire! Scommetto che se ci fosse stato del formaggio si sarebbe intossicata anche questa volta ;)
E poi i due piccioni … ammetto che non mi aspettavo una conclusione così … così … torci budella direi.
Insomma mi è venuta la pelle d'oca, il magone, i brividi, le palpitazioni tutto insieme!
Tu non puoi spuntare dal nulla e inserirmi un finale così! Credo di averlo già detto una volta: mi vuoi morta.
E infatti questi sono i deliri di un cervello in agonia. Andrò a rintanarmi in un angolo della mia cella imbottita …
Bravissima, come sempre!
A presto!

Recensore Veterano
05/12/13, ore 00:05

E che sarà mai gioia? Finisce una storia? Ne si inizia un'altra! :D E' lo stesso discorso che faccio sempre a Shadow: finirà una storia, ma non il fandom - almeno per ora che i tempi sono buoni. ^^ Tu pensi che Mass Effect una volta finita la propria ff, lo mettiamo da parte e non lo giochiamo più? Pff... xD L'ispirazione che vada e venga, l'importante è che ci sia. ^^ Quindi non disperare. ;)

 
Venendo al capitolo, rimarco quello che ti ho detto in privato: la seconda parte è qualcosa di perfetto. E' da pelle d'oca, te lo dico con sincerità. E francamente non mi aspettavo una scena del genere ora, inutile dire che mi hai sopreso in positivo: ho alzato un ciglio quando li hai ritirati nella navetta, nel silezio e fuori dal radar degli sguardi indiscreti. Quando poi Thane ha attivato il meccanismo, mi sono lasciata andare in una risata sincera. Non commenterò tanto l'accaduto in sé, non ha senso, ma la cosa che mi è piaciuta in sé è vedere come li hai fatti muovere in quelle parole, ma soprattutto in quei silenzi che valgono molto, molto di più. Sono insicura sul percepire Ann, ma posso dirti invece che Thane è quello che conosco anche io e che ho amato conoscere, con quel carico di malinconia e dolcezza che pian piano traspare fino a cascarti addosso come una colata di lava. 
Brava. Brava Ann, davvero. ;)
 
Ho riso, questa volta divertita, quando quel trio di quaglie si è riunito a capannello dietro ad un container. xD Ho sempre amato l'idea di una scazzottata tra Thane e Shepard, magari più sull'allenamento che sullo scaricare i nervi, tuttavia se mi distacco dall'essere il narratore di quello scontro, allora mi ritroveresti a fare la quarta quaglia. xD Tali è stata meravigliosa, ho riso veramente tanto immaginando la sua faccia oltre al visore. xD
 
In ultimo, menziono la questione Avvento. Per quanto mi riguarda, il cambiare avvenimenti per ragione di trama - ovviamente parlo di correzioni o cambiamenti piccoli, giusto per far appunto filare la storia come meglio intendiamo fare - non è un grosso problema per me: qui, anche io sono rimasta colpita dalla reazione di Ann verso Hackett. Hai già risposto alla domanda che volevo appunto porti, nella risposta alla recensione a Shadow, tuttavia concordo che spiegata in questo senso ci stà. 
Avrei apprezzato però un approfondimento sulla missione stessa, con il tuo personale punto di vista. So che è una missing moments questa ff, per carità, ma l'avrei apprezzato moltissimo. :) (Che per inciso a me piace molto come missione in sé).
Personalmente io sono sempre stata fedele all'Allenza, per quanto riguarda il BG ideato per la mia Shepard - sto parlando di quello romanzato - e quindi la mia reazione è stata sempre Paragon per il semplice fatto che idealizzo quella missione - a livello personale - non come una richiesta di aiuto, ma come un ordine di Hackett. Il quale non rappresenta tutta la linea dell'Alleanza, l'ho visto sempre come la parte neutrale di quell'istituzione che, via via, comincia a guardare Shepard poi con gli stessi occhi di Anderson - anche se la dolcezza paterna di quest'ultimo, malgrado battibecchi iniziali, è inconfrontabile. ;) 
Quindi ho sempre idealizzato la mia Shepard come quella che ingoiava il rospo perchè era Hackett che chiedeva. Solo per lui, conscia che quello era il suo lavoro, conscia che le avrebbe salvato le chiappe in qualche modo, ma conscia anche che, accettando, avrebbe corso dei rischi che solo lei poteva immaginare di correre. Poi è successo quello che è successo: l'idea di affrontare un processo la capisci dal momento che parte il countdown e la realizzi sulla scelta davanti al comunicatore. Che Hackett abbia giocato sporco - secondo una versione più completa e meno paradossale della missione - è chiaro, ma chi sarebbe stata l'unica persona con spirito di sacrificio e le palle di partire da sola, per una missione che non doveva riguardare i Razziatori, nel pieno della guerra contro i Collettori? Shepard. 
Sono un'idealista del cavolo. xD Tuttavia concordo, ho sempre voluto far sentire le mie ragioni in quei brevi passi della conclusione dell'avvento, ma ad Hackett non riesco a tener testa. Non so spiegarmelo, ma è così. Si tratterà forse di carisma, chi lo sa. Fatto sta che, in ogni caso, ce lo prendiamo in quel posto. E vai così! xD
 
Alla prossima cara. ;) E non ti buttar giù! Quello che posso dire è che mi spiace davvero tanto non essere riuscita a seguirti dall'inizio di questa storia e con costanza. Questo sì che mi dispiace. .-.
Un abbraccio e complimenti ancora! :)

Recensore Veterano
04/12/13, ore 08:07

Parto dalle note finali, per rassicurarti che, essendo io stessa una di quelle che non si vergogna ad alterare qualcosa di poco conto rispetto a quanto proposto dalla Bioware, ritengo che un po' di rimaneggiamenti siano più che accettabili, per adattarsi alle storie che scriviamo. Di certo il luogo dell'incontro fra Hackett e Shepard è privo di qualsiasi importanza.
Invece la notizia che la tua storia sta per finire non mi riempie di gioia. Per niente. A dire il vero ho letto la parentesi e mi sono anche risentita brevemente, poi ho capito che era una semplice battuta e, soprattutto, che io sono scema...

Ci voleva un capitolo come questo, accompagnato da questo commento musicale. Questo capitolo descrive il primo contatto assoluto fra Thane e Ann, quello che dona la completezza e la perfezione. Sono contenta che tu l'abbia posizionato qui, al ritorno dalla missione solitaria di Ann, con l'attraversamento del portale di Omega 4 che incombe, ma non è ancora imminente, con il processo ancora appena immaginato.
E' il tempo giusto per imparare a "volare insieme, fianco a fianco... a compensare gli squilibri dell'altro con un battito di ali più forte, a sostenere il peso altrui senza perdere la propria stabilità".
Perché sì, ci saranno anche altri incontri, come quello prima del passaggio attraverso il portale di Omega 4 e poi ci sarà il viaggio di ritorno della Normandy verso la Terra, ma era questo il momento più adatto, nonostante tutto il peso che Ann si è dovuta caricare sulle spalle.
E' tutto quello che è accaduto in questa missione, le decisioni che ha dovuto prendere e i sentimenti che ha provato, a rendere possibile quest'ultimo passo in avanti, che è il conclusivo, perché porta alla perfezione del suo rapporto con Thane.

Mi sono ritrovata perfettamente in tutto quello che hai descritto e negli stati d'animo dei tuoi personaggi, ma sono rimasta particolarmente colpita dalla rabbia di Ann nei confronti dell'ammiraglio. Non me la aspettavo, ma mi è piaciuta moltissimo. Bene argomentata e comprensibile, così come condivisibile è il rispetto profondo di Ann verso quell'uomo che porta un grado superiore, perché il comandante è pur sempre un vero soldato. Mi è tornata forte alla mente la splendida protagonista di Homeland (serie televisiva) e il suo accettare tutto quello che i suoi superiori le fanno passare (spezzandola quasi, e portandola più volte ai limiti del dolore che una mente può sopportare) nonostante a volte si tratti di persone con cui ha rapporti di amicizia oltre che di lavoro, solo perché sa di essere un agente della CIA: una persona capace di sacrificare tutto (anche i suoi sentimenti più veri e profondi) al bene del proprio Paese.
Ed altrettanto ho apprezzato la tua decisione di inserire un momento di rilassatezza e di divertimento, con quelle tre amiche che si comportano come delle liceali in gita scolastica, alleggerendo la tensione, comunque splendida, che domina incontrastata, per motivi diversi, in tutto questo splendido capitolo.
Ho appena cancellato le righe in cui affermavo di aspettare con ansia la tua recensione perché adesso comincio a temere la fine, anche se sono convinta ci sia spazio per parecchi altri capitoli. Non ti pare?
Un abbraccio e un ringraziamento per tutta l'emozione che hai saputo regalarmi, consentendomi di portare con me, dentro di me, un sogno bellissimo che so di poter ritrovare ogni volta in cui ne sentirò il bisogno: perché, per nostra fortuna, le pagine scritte hanno lo stesso potere evocativo della memoria di un Drell.

Recensore Junior
28/11/13, ore 16:02

Chiedo scusa per il ritardo.
Mindoir...ho adorato quel punto, quel flashback. Avere lo stesso bg per la mia Shepard è un qualcosa che ogni volta che leggo il nome di quella colonia, mi si stringe il cuore. Io stessa fatico a rapportarmi alla narrazione di quel terribile evento. Che ha aiutato Shepard a diventare la donna e il Comandante che è.
Non riesco a raccontarlo, se non attraverso piccoli episodi. Tu qui, hai fatto un ottimo lavoro, amando anche quel soldato, quel sergente che l'ha portata in salvo.
Miranda non la classifico tra i miei personaggi preferiti, e come ha detto Thane, senza Shepard non si va da nessuna parte, i risultati dell'assenza del Comandante li abbiamo visti con la distruzione della SR1 e i due anni successivi, nonchè durante un altro periodo in cui il suo equipaggio era sparso di nuovo per la Galassia.
Oltre a essere il collante che tiene insieme la squadra, Shepard ha più esperienza di comando di Miranda, e un solido addestramento in cui ha speso sangue, sudore e lacrime, e a volte serve soltanto quello per fare la differenza. Mentre Miranda sbraita a destra e sinistra per imporre ordine, Shepard riesce ad arrivare all'esecuzione dei suoi ordini con pacatezza, soltanto perchè lo chiede. E soprattutto ha avuto davanti un esempio come Anderson. Mi fermo qui perché penso che con questo ho detto tutto.
Thane ha reagito secondo me al meglio, davanti a una situazione simile a volte, il sangue freddo e la fiducia nelle capacità altrui sono la migliore arma di difesa.
Riguardo all'Avvento, quel DLC è stato un pugno nello stomaco, nel finale ho avuto la tentazione di andare completamente renegade nel dialogo con chi sappiamo noi, e qui mi sento di dire che hai fatto un ottimo lavoro, nel descrivere l'attesa dell'equipaggio.
Non riesco ad articolare altro, perdonami. Mi è piaciuto tantissimo, e mi ha fatto riflettere su alcune cose, questo tuo capitolo.
Non vedo l'ora di leggerne il seguito.
Un grosso abbraccio, e a presto.
Nad.

Recensore Veterano
27/11/13, ore 22:42

*Spunta un porcino*
Hai presente, no? Un cosplay della casa di un puffo - anche se quelle sono le muscarie, ma vabbè, era per il paragone. Lancio l'idea di arrostire quelle dannate carpe koi, per festeggiare il mio traguardo: ovvero arrivare anche qui con la mia ingombrante presenza. xD Ma ce l'ho fatta - sono incasinata peggio della psiche dell'Illusive Man, ma ce sono. 
Dunque, bando alle ciance (o ciancio alle bande), veniamo al sodo: invidio palesemente la calma di Thane. E' forse per questo che mi piace così tanto, e alla stessa maniera mi verrebbe voglia di menargli un ceffone. xD Lo sai che io sono quella delle mezze misure agli antipodi, no? xD Sinceramente, se dovessimo prendere per buona la versione di ognuno come canon e unica, mi sarei immaginata Thane partire e andarci da solo a recuperare Shepard, visto come si è messo il discorso con Miranda. Anche perchè, la cosa triste che ho notato in ME, è che se c'è Shepard tutto fila abbastanza bene. Ma se non c'è è il panico, la deriva dei continenti: l'equipaggio va in panico e si disgrega. Questa è la cosa che trovo terribilmente triste. E, difatti, concordo con ciò che dice Thane: senza Shepard non si fa un tubo - e francamente con l'obiettivo di una missione suicida da portare a termine, sarei più per rischiare il collo per ritrovare il Comandante, piuttosto dell'idea di andare al party dei Collettori e salutarli con la manina. Per dire, eh? :D
Detesto Miranda. Lo ammetto. Sono pochi i pg che detesto e che non posso capire - a questo punto è chiaro che sia un problema mio - e lei è una di quel piccolo manipolo. Ma in questo caso la posso anche capire: le responsabilità sulle sue spalle sono tali da impedirle di prendere una decisione di quel calibro, anche perchè credo che Miranda sia tutt'altro che un leader per come è stata presentata. Non ce la vedo a guidare una spedizione in quel casino, non ce la vedo a guidare una spedizione normale. Ma ha le sue ragioni e su questo non discuto. ;)
Però avrei fatto una ola a Thane se avesse sbroccato xD Perchè in seguito a determinati commenti, sì, ci stava. Quando leggo questi discorsi mi vien da ridere, perchè esattamente nella realtà di tutti giorni succede questo: quella parola di troppo, quella frase idiota totalmente inadeguata da mettersi le mani nei capelli. Però devo dire che è stato un bel discorso, mi è piaciuto proprio tanto e spero di leggere presto la tua versione dell'Avvento, dlc che a me personalmente è piaciuto, ma che convengo con te che sia stato campato un po' in aria...

In ultimo, Superstite è il mio bg preferito, l'idea che mi ha entusiasmato di più come base per sviluppare la mia tipologia di Shepard che preferisco. Difficile, ma estremamente interessante e divertente dal punto di vista della scrittura, a mio avviso: questo piccolo paragrafo inatteso lo hai reso molto, molto bene. ;) Necessario per capire un po' di più dei nostri personaggi, sono parti che mi interessano molto. E Ann mi ha fatto una dolcezza immensa - un po' come tutte le Shepard da piccine. Non so avrò il cuore tenero... Bah. :)
Alla prossima cara, spero di non latitare e complimenti per il capitolo e la storia in sé. Mi impegnerò a star dietro a tutto. Non sono ancora riuscita a rileggermi tutta la storia, per rinfrescarmi la memoria, però lo farò (e lascerò un commento a parte, non so ancora dove, ma mi inventerò qualcosa!). Puoi scommetterci la Paladin. Awww *w*
Un abbraccione,
Bea ;)

Recensore Junior
27/11/13, ore 17:31

Non mi aspettavo assolutamente di trovare Mindoir all'inizio del capitolo, è stato inaspettato ma assolutamente meraviglioso.
Adoro ogni rimando al passato di Shepard, ogni accenno a chi è stata prima di diventare il famigerato comandante. Senza dubbio Mindoir è il background più difficile in assoluto, se poi lo associ ad Akuze (Ann ha Akuze giusto? Ho un vuoto) ... beh diciamo solo che non è semplice, nient'affatto.
Mi piace come hai affrontato questo tuffo nel passato, i personaggi appena delineati ma assolutamente incisivi, la trasformazione di Ann in Shepard e la descrizione del paesaggio e dei luoghi, appena accennati ma terribilmente realistici, con tutto il loro carico di distruzione che parla di una normalità orribilmente violata.

E poi la seconda parte, così distante dalla prima eppure affatto estranea: Shepard è di nuovo costretta a combattere da sola, come all'inizio, ma questa volta c'è qualcuno ad aspettarla, non solo Thane ma tutto il suo equipaggio.
Appare chiaro in queste righe come Shepard sia indispensabile per la missione, se la perdessero della Normandy non rimarrebbe più nulla, come la prima volta. Joker ha ragione, all'inizio di ME2: Shepard è la Normandy. Senza di lei non c'è più nulla a tenerli insieme. E credo che le cose rimarranno sempre così, anche alla fine di ME3, con Shepard morta e l'equipaggio disperso ai quattro venti. E' una considerazione che mi mette sempre addosso una profonda malinconia.
In ogni caso trovo che hai caratterizzato Miranda alla perfezione. Non è un personaggio che amo particolarmente (al momento sto giocando a ME3 con lei come romance, ma mi devo fare violenza per non correre da Ash) però la rispetto, penso che sia un personaggio molto complesso e affatto superficiale ... ehm dov'ero rimasta? Ah sì, a come l'hai descritta.
Beh devo farti i miei complimenti, come sempre, se avessimo visto la reazione di Miranda durante il gioco sarebbe stata questa. E in un certo senso capisco la sua posizione e il suo ragionamento: è logico anche se del tutto privo di cuore.
Ma a volte è necessario prendere decisioni "rapide e spietate" purtroppo.
Fortunatamente non sarà questo il caso. Sono davvero curiosa di vedere come Shepard affronterà la distruzione del portale e di tutti quei Batarian.
Soddisfazione per una vendetta finalmente compiuta o senso di colpa per quell'odio mai sopito verso i Batarian che non la farà indugiare più di tanto nel premere il pulsante?
Più probabilmente nessuna delle due XD
Ok, perdona il papiro, ma questo capitolo mi ha davvero mandata in fibrillazione!

Complimenti, a presto!

Recensore Veterano
27/11/13, ore 08:14

Chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un po' di problemi e sono in ritardo con tutto.
La parte su Mindoir la trovo eccellente. E' perfetta. Mi piacciono tutti i personaggi e mi piace il racconto della tragedia. L'hai descritta benissimo, utilizzando poche immagini significative, molto più efficaci di una ripresa a tutto campo. Il bambino, l'uomo, la donna... e poi l'incitazione della madre di Ann, la corsa forsennata della bambina. Erano le immagini di un film drammatico, girato da una regista attenta.
Ho adorato quella parte, nonostante l'inevitabile carico di dolore che si porta dietro. Come quasi tutti coloro che leggono e scrivono qui, considero un regalo prezioso poter leggere qualcosa sul passato di Shepard. Oltre a essere interessante, consente di mettere in evidenza le caratteristiche del personaggio adulto, perché eventi come quelli che tu hai descritto con tanta bravura non possono non rappresentare un qualcosa che condiziona il futuro. Anche il comportamento del militare è una pietra miliare. Perché ci saranno circostanze durante le quali la tua Ann sarà portata a comportarsi esattamente nello stesso modo, per ottenere un risultato o semplicemente per poter aiutare una persona.

La seconda parte del capitolo la considero una scelta coraggiosa. Hai condensato tutta l'angoscia che si prova in quel dannato periodo di assenza del comandante su due sole figure: Miranda e Thane. In alcuni punti il dialogo mi ha leggermente sorpreso, quasi avessi calcato eccessivamente la mano. Eppure alla fine l'impressione complessiva è convincente, forse proprio per questo. Perché in quelle ore di incertezza è comprensibile che la personalità degli individui esploda letteralmente, non solo mettendo a nudo le caratteristiche personali, ma esaltandole ed ampliandole. Sotto stress anche Miranda e Thane possono fregarsene dei freni che normalmente li trattengono. Si lasciano andare ed è giusto che sia così, perché a quel punto è davvero tutto appeso a un filo sottilissimo. La missione principale e quindi il futuro della galassia dipendono dalla sopravvivenza di Shepard e lo sanno entrambi, anche se Miranda può fingere di ignorarlo. In realtà "deve" fingere di ignorarlo, ma lo sa perfettamente: nessuno sano di mente potrebbe pensare davvero il contrario.
Per questo dico che hai fatto una scelta coraggiosa. Hai rappresentato quelle ore di tensione e di angosce portando al limite le reazioni di entrambi. Ed è una scelta non solo accettabile, ma del tutto coerente con la situazione che stanno vivendo un po' tutti a bordo. Brava, come sempre.

Recensore Junior
26/11/13, ore 23:29

Solo ritrovandomi di fronte questo tipo di capitolo ho capito quanto fosse importante.
Ti devo fare i complimenti perché non mi è mai passato per la testa di mettermi a pensare seriamente alle esperienze che precedono la formazione completa e totale dello Shepard che conosciamo. Non so, ho sempre ed erroneamente trovato quel dettaglio di poco conto mentre invece significa molto… e certe cose mi accorgo di scoprirle solo grazie ad altri punti di vista e storie come la tua.
Però mi ha sempre affascinato il fatto che la tua Shepard in particolare abbia visto solo dolore in tutta la sua vita, ma che nonostante tutto continua esasperatamente a trovare nuove ragioni, a cercare di fare il meglio per tutti anche quando quasi nessuno ha fatto qualcosa di concreto per lei.
Oltre all’aggiornamento, proprio tutta l’introduzione mi ha spiazzata. Sono rimasta in uno stato di angoscia e confusione, non capendo bene in che circostanza stesse emergendo questo ricordo, perdendomi in quei momenti di panico e dolore… mi è rimasto un profondo senso di ingiustizia.
Qui si va oltre la rivisitazione, si notava forse in diversi punti dei capitoli precedenti la tua voglia di farci avvicinare al vissuto di Ann prima di quello che è già noto, e proporcelo qui, poco prima della battaglia finale inserendola circa nel punto che in Siha avevi dedicato proprio alla scrittura della lettera. Era stato un momento bellissimo anche quello, mi aveva fatto tantissima tenerezza ma non mi aveva inquadrato così prepotentemente in questa situazione, avevo letto quasi con leggerezza, senza sentire la necessità di soffermarmi… invece qui subito, aprendo il capitolo mi sono state buttate addosso tutte le sensazioni che volevi trasmettere, ogni singola cosa. Mi è piaciuta l’apertura, che si portava dietro tutto l’impatto visivo possibile e poi arrivava l’odore di bruciato, nauseante alla sola idea della carneficina che si potesse essere sviluppata. È quasi ironico, il cielo limpido, così nero e profondo mi ha sempre dato una sorta di pace. Ma qui è stato tutto così stravolto, così profondamente sbagliato che anche lui ha assunto una connotazione negativa, così terribile. È ironico anche di come i coloni si dividano e vadano via dalla terra, via da un pianeta che forse trascina regole troppo antiche. Persone esule in cerca di libertà, in cerca di un nuovo concetto di giustizia e di vita e che poi vedono il loro lavoro e i loro sacrifici svanire in questo modo.
Senza nemmeno farci caso ho finito per inquadrare mentalmente le sequenze con colori, luci e ambientazioni libere e oniriche del film Amabili resti. È il punto di vista di una ragazzina quello da prendere in considerazione, e mi è venuto naturale, facile, automatico.
Mi ha colpito la sua tenacia, di come nonostante tutto anche quando sarebbe più felice forse a lasciarsi andare perché tutti sono andati via, lei resiste. Si aggrappa apparentemente a nulla, e va avanti, respirando ogni giorno un sospiro più profondo che all'inizio si spezzava, imparando a seppellire il dolore.
E poi l’Avvento. Come anche il passato di Ann, è un’altra cosa che non ho mai preso in considerazione. Distrazione o chissà cosa, non lo so, è da ieri che me lo chiedo ma non lo capisco proprio XD
Ma anche qui il fatto di aver scelto di cambiare rotta e lasciare Shepard a sbrigarsela da sola, raccontando soltanto il piccolo pezzo del risveglio e la sua preparazione per affrontare la nuova missione in solitaria è stata come scelta sicuramente molto interessante… Sì, ci si deve per forza mettere nei panni dell’equipaggio e cercare di vedere la situazione dietro i loro occhi. Il comandante che svanisce senza dare spiegazioni a nessuno, in totale discrezione e completamente sola… Come ci si potrebbe preoccupare per il comandante Shepard, lei sa quello che fa, lo sa bene… ma anche solo dopo dodici ore senza nemmeno una mail o una comunicazione, quelli a lei più vicini dovevano per forza iniziare a sentire i muscoli in tensione.
E insieme al tempo trascorso ovviamente l’ansia finisce per salire in modo proporzionale. Per quanto siano tutti incredibilmente bravi nel loro settore, i migliori, senza qualcuno come Shepard è chiaro che iniziano a sentirsi vulnerabili. Ci si dev’essere fatti delle domande, si deve aver perso la voglia di parlare e si deve aver percepito in piccole e pungenti dosi la paura.
E poi dopo questo insieme di sensazioni arriva anche il nervosismo e la rabbia trattenuta di Thane che non si capacita delle decisioni –non- prese da Miranda, che infatti decide proprio di fare… nulla. La vedo mentre si appoggia al ripiano della scrivania e riflette, e pensa a mille soluzioni impossibili, pensa di parlare all’Uomo Misterioso ma a ripetizione rinuncia, di fronte alla consapevolezza del fallimento in qualunque caso senza la sua risorsa più preziosa. E poi, vedo altrettanto bene la stessa Miranda che sbuffa e si ricompone, sistemandosi una ciocca di capelli e facendo appello alla sua pazienza per cercare di simulare la sua solita espressione fastidiosamente neutra.
Poi c’è la parte di Miranda che stava emergendo nel capitolo 9. C’è un tentativo di offendere per cercare di sentirsi meno male, c’è quella terribile sensazione di solitudine che esce tutta insieme in una sola frase.
Me la sono vista davanti agli occhi, lei, che perde la sua espressione costantemente distaccata e si lascia andare ad uno sfogo, ad una rabbia ingiusta, in un momento sbagliato. È incredibile di quante volte mi ritrovo a dirlo.. ma è vero, è un personaggio che inizialmente appare talmente finto, talmente avvolto accuratamente dal cellophane che finisci per detestarlo. E poi mano a mano si scarta da sola e ti accorgi di quanto ti sei sbagliato e di quanto è incredibilmente reale.
Questo lato di lei, l’amarezza, la solitudine, il senso d’ingiustizia che prova nei confronti di Shepard è un’emozione che addosso le calza benissimo. Si guarda attorno e vede che Shepard oltre al combattimento e la vendetta trova altri motivi.
“Perché Shepard sì e lei no?” Ecco, era perfettamente questo quello che mi rispondesti la scorsa volta parlando di lei… e non credo che ci sia frase migliore. Ed è qui che lei vuole sentirsi come gli altri, capendo di essere sola in un modo patetico, e finisce per cercare forse ossessivamente di costruire dal nulla un rapporto fortissimo con Oriana.
Mi fa tanta tristezza e tenerezza tutto questo… e come avrei potuto non amare questo capitolo, dopo che hai delineato così bene ogni dettaglio? Non ti dico la felicità nel ritrovare Miranda e nel vedere in che modo meraviglioso le hai fatto un tributo, e davvero, non sentirti affatto in colpa per lei, perché non avresti potuto descriverla meglio. Lei è completamente fedele all’Uomo Misterioso, lentamente, con incertezza si avvicina agli ideali di Shepard e poi a Shepard stessa. Il cammino che la porta da lei è lungo, e finisce nel momento in cui, con un sorriso, si rivolge al comandante e si porta una mano alla fronte per fare un saluto poco prima di varcare il portale di Omega4.
Complimenti… non vedo l’ora di leggere il prossimo. Le emozioni in questo stupendo 19 sono state a milioni <3 Deve nevicare fino a giugno, ecco cosa.

Recensore Junior
26/11/13, ore 19:01

O_O Ma cosa mi stavo perdendo? Per la Dea! Ultimamente passo troppo tempo a scrivere e poco a leggere, devo rifarmi assolutamente! Che dire... io sono una fan accanita di "Siha", è una storia che mi è rimasta nel cuore e rileggerla in questa sua versione, così diversa ma allo stesso tempo simile, è sicuramente un piacere, un tuffo nella magica atmosfera magica che tanto permeava la tua vecchia ff. Per adesso ho letto i primi dieci capitoli tutti d'un fiato e non posso che farti ancora i miei complimenti. Adoro il tuo modo di scrivere e la naturalezza che conferisci alla tua Shepard, donna forte e fragile allo stesso tempo. E Thane conserva quella sua aura ammaliante, che ti fa venire voglia, per dirla alla Kelly, di abbracciarlo, nonostante sia un assassino.... AMO <3. A presto.