Recensioni per
All'albero degli impiccati
di workinprogress

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/08/13, ore 11:50

Sono troppo colpita, colpita e affondata. Non hai idea dell'angoscia che mi hai lasciato con questa storia. Sembri quasi godere del tuo Angst...beh, siine orgogliosa perché è perfetto. Il tuo stile è corretto, emozionante e preciso, sei stata capace di evocare ogni immagine e sensazione di Peeta con delicata maestria, davvero i miei complimenti. Peeta Mellark, prima di spezzarsi. Poco, pochissimo prima. Il desiderio di Katniss. Le parole da cui trae sia l'energia per andare avanti (non sentire voci umane per così tanto tempo! non sentire voci umane ed essere sensibili ed estroversi come Peeta!) sia la forza con cui riuscirà ad avvisare del bombardamento, salvando migliaia di vite ma firmando anche la propria personale condanna. La canzone poi, a condire il tutto. L'impiccato. Associata a Peeta. Associata agli sventurati innamorati del distretto 12...da brivido, davvero. I miei più grandi complimenti :)

Recensore Master
31/07/13, ore 09:05

Wip, io non aspetterò il tuo periodo fluff, io aspetterò indistintamente tutti i generi che ti pare.
Veniamo alla storia... Peeta. <3 Sono d'accordo con te, Katniss ha realizzato troppo tardi per i miei (nostri) gusti, quanta riconoscenza doveva a quel ragazzo. La frase che ha spezzato me è stata "Si mordeva il labbro a sangue, affondando i denti senza pietà, ma raramente un urlo usciva da quella bocca serrata. Raramente una parola oltrepassava la barriera dei suoi denti digrignati."
Lo vedo! Nelle tue fan fiction fai vivere il momento, è così dannatamente da Peeta questo comportamento che io sono arrivata alle lacrime già in questo punto, che se non erro è anche prima della metà! XD
Sai cosa ti dico? Nei preferiti ci finisci direttamente tu! ;)
A presto, anzi no! A prestissimo!
Gabry

Recensore Master
25/07/13, ore 13:11

Ciao Wip!
Prima di tutto piacere di conoscerti. Non ho curiosato nel tuo profilo e nella tua lista di storie, quindi non so se sei qui da poco, da molto tempo o se sei appena arrivata. Di solito lo faccio per sapere con chi ho a che fare e chi sto valutando, però questa volta me ne sono sinceramente scordata.
Ma, se devo trovare un altro motivo, posso dire che non ero interessata a vedere se avevi precedenti di scrittura (suona tanto come se stessi indagando sui tuoi precedenti penali) perché ho letto velocemente il tuo scritto e diciamo che me ne sono subito appassionata.
Quindi, diciamolo chiaro e tondo, si capisce subito che non sei una novellina uscita chissà dove ma che te la cavi egregiamente con la scrittura.
Parliamo subito di questa: hai uno stile pulito, semplice e veloce, che agevola la lettura a chi apre la tua storia. Non ho notato errori gravi che richiedano un approfondimento, quindi non per questo non ti assillerò.
Per quanto riguarda la trama, invece, dico subito che Peeta è un personaggio che non rientra proprio nei miei preferiti. Diciamo che nel libro lo apprezzo molto e ha un carattere forte, invece nel film ho finito col detestarlo. Però il tema trattato da te è molto interessante e toccante, poi l'hai scritto in modo così perfetto e profondo che mi ha commosso. I pezzi in corsivo che richiamano la canzone degli impiccati mi ha fatto venire i brividi e credo che tu abbia colto perfettamente il suo significato, che va a braccietto con Peeta che lentamente si sta spezzando.
Il finale, come capita in tutte le storie, è molto d'effetto e mi ha colpito come tutto il resto, di fatto.
Spero di leggere altre tue storie.

Coral
(Recensione modificata il 25/07/2013 - 01:16 pm)

Recensore Master
25/07/13, ore 09:54

Ciao, wip! (:
Devi sapere che sono una fissata con le colonne sonore, di tutti i tipi, da quelle epiche e chiassose a quelle dolci e malinconiche. Le ascolto a riproduzione continua, praticamente tutto il tempo che sto al computer. Mi ispirano, mi fanno vivere quello che leggo.
E proprio mentre leggevo la tua shot, è partita Heart of Courage. E io ero tipo..."Wow! È perfetta. Assolutamente perfetta".
Almeno per me. Perché mi ispira coraggio, forza, resistenza. E il tuo Peeta ha tutto questo. Coraggio, forza, resistenza, per Katniss e nessun altro, perché è tutto quello che gli resta.
Ho amato come tu abbia inserito le strofe della canzone dell'albero degli impiccati. È così inquietante! Giuro che, la prima volta che l'ho letta, ho immaginato la voce di Jen che la intona in maniera molto...inquietante, ecco. Ben diversa dalla ninna nanna che canta a Rue o a Prim.
È scritta benissimo. Non un errore. È curata, delicata, perfetta. C'è tutto, davvero, tutto il Peeta che ho potuto conoscere leggendo i libri. Oddio, ma quando potrà mai sdebitarsi con lui Katniss? D:
Gioia mia, recluso nella cella, torturato a sangue, e soprattutto manipolato psicologicamente. Massacrato e...e...povero Peeta, povero. Dev'essere terribile. Non posso nemmeno pensarci!
Eppure lui non desiste, quel poco che sa se lo tiene stretto. Non dà nemmeno grandi segni di cedimenti. Tiene tutto dentro.
Ti dico da quale punto la tua storia mi ha letteralmente stregata.
Esattamente da qui:
"Peeta a volte si guardava intorno, ascoltava le urla di qualcun altro, ed era felice. Felice perché quelle di Katniss non si sentivano mai."
Questa frase, wip! È così sintetica, ma comprende tutto l'essere premuroso nei confronti di Katniss da parte di Peeta. Oddio, come mi sono espressa male. Ma è bellissima, ecco. Questo non potevo non farlo notare.
Ma tu mi vuoi morta! Cioè, me lo fai rinchiudere in una cella, senza più contatti con il mondo esterno? Gioia di un Peeta! *corre a consolarlo*
Wip, l'hai trattato malissimo! Mettiti d'accordo con Katniss, e sdebitatevi con lui, una volta per tutte. Entrambe. Cattive che siete! AHAHAHAHAHAH
Ed ecco come Peeta scopre del bombardamento. È geniale. La frase. L'uccellino. *malizia off*
Quando Peeta avverte Katniss e tutti i rifugiati che il Distretto 13 sarà bombardato, io mi sono bloccata e ho urlato: "Dio santo, Peeta! IO TI AMO!". Però poi si capisce che viene picchiato, per questo...D:
La parte in cui Peeta immagina la propria esecuzione. È così realistica! Ce lo vedo proprio Peeta a far certi ragionamenti, rinchiuso in cella. Oddio, quanto angst! Quanto dolore per il mio povero cuoricino da fangirl rincretinita!
Però è intensa, ben scritta, coinvolgente. Ed è Peeta. Basta, dimmelo che lo hai torturato per scrivere questa storia! Dimmi che l'hai fatta scrivere a lui u.u
Un abbraccio e tanti, tanti complimenti!
S.
P.S:
Aspetto il fluff, eh!

Recensore Master
25/07/13, ore 08:40

Lo so, dovrei rispondere alla tua bellissima recensione di "Avoxes", invece sono qui a recensire, ma pazienza ^^
Ieri, per colpa di un bug maledetto, non riuscivo più ad accendere il computer *accarezza malignamente lo schermo*
Ma ora recensiamo veramente: mi è venuto un groppo in gola. Sì, perché amo Peeta. E credo sia stato il più coraggioso di tutti, alla fine. Non si è lasciato piegare-almeno non completamente- dalle torture di Snow, credo che la maggior parte delle persone avrebbe preferito usare quel cappio che lui aveva tirato fuori alla fine. Hai ragione, nemmeno se avesse saputo qualcosa avrebbe parlato, pur di proteggere la ragazza che amava.
Credo che il momento in cui si è dimostrato più forte, capace di non sottostare alla tortura di Snow, sia stato quando ha detto per televisione a Katniss "Morirai prima che faccia mattina, nel Distretto 13", avvertendola in tempo. Mi ha colpita. quella frase. 
Mi fa male pensare a come debba essere stato torturato, nella tua storia emerge soprattutto il dolore, non solo quello fisico, ma anche e soprattutto per la mancanza di Katniss. 
I pacificatori fanno il loro sporco lavoro, senza alcun rimorso, e per questo li trovo colpevoli alla stessa maniera di Snow. *strangola Mr. Neve*
Inoltre, mi hanno colpito i riferimenti alle sue vittime durante gli Hunger Games: non avevo mai pensato che potesse considerarsi un assassino, pur avendo ucciso. Perché per me è rimasto il ragazzo gentile, che l'aveva fatto senza volerlo davvero, solo che in qualche modo doevva pur sopravvivere. E trovo perfetta la sua introspezione, di un disperato, ma con una speranza.
E niente *piove angst*
Mi ritiro nel mio angolino a piangere per Peeta...no, non è vero, devo andare via, ma pazienza! Lovvo (?) il mio bread boy con tutto il mio cuoricino :3 Anche se in questa storia me l'hai fatto soffrire ^^
Vado davvero, più tardi passerò ancora, wip *risata malvagia*
Baci