Recensioni per
Agrumi e Militari
di letyourcolors_burst

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/09/13, ore 14:36

prima recensione premio
storia molto carina. Mi è piaciuta particolarmente perchè l'ho trovata molto profonda anche se molto breve.
la storia però non è molto scorrevole a causa di alcuni errori grammaticali:
1)mangio senza la "o"
2)il cui nome c’entra niente
3)lui mi ha salvata proprio mente uno.

alla prossima,
Frantasy1994

Recensore Master
08/08/13, ore 10:47

GIUDIZIO DEL CONTEST: "Synthesis? In the flash!":

Grammatica e sintassi: 8/10.
Nel complesso è abbastanza buona, ci sono stati solo alcuni errori di battitura che ti segnalerò di seguito, un paio di parole dimenticate e dei tempi verbali un po’ indecisi. Anche l’uso della punteggiatura è sempre stato corretto, ad eccezione di un paio di virgole, che però avrebbero potuto esserci o non esserci e quindi è un fatto puramente soggettivo, a mio parere. Ti segnalo qui di seguito le sviste, che più che altro io ritengo dovute alla distrazione e non alla vera non conoscenza della grammatica. Forse sarebbe stata utile una rilettura in più, ecco.
“Tra l’altro, ogni qualvolta mangio un agrume mi vengono in mente i Led Zeppelin.” Hai dimenticato la “o” di mangio.
“[…] il cui nome non c’entra niente coi mandarini, ma una varietà di essi si chiama proprio così” Hai dimenticato il “non”.
“Ci ho messo mesi a capire che il titolo non si riferisce ai mandarini, ma ad un probabile nomignolo che essi diedero a questa “ipotetica” ragazza […]” In questo caso, poiché più avanti usi il passato remoto, sarebbe meglio coniugare il verbo al congiuntivo, altrimenti il discorso è poco scorrevole.
“[…] perché in quel mese ci scambiammo il nostro primo bacio.” Qui hai dimenticato il “ci”.
“[…] lui mi ha salvata proprio mentre uno dei miei tentativi stava andando a segno.” Manca la “r” di “mentre”.
“Fu un volontario, entrare nell’esercito fu sempre uno dei suoi sogni nel cassetto.”
E nient’altro, mi pare. Sono cose relativamente poco importanti, che il cervello corregge in automatico, non è niente di che e certamente ho visto errori ben più gravi. Quindi, nel complesso, il giudizio a questa parte è positivo.
 
Stile e lessico: 7/10.
Partiamo dall’inizio. Dici che i Led Zeppelin sono la band preferita, e alla fine della frase aggiungi che Tangerine è una delle favorite. Ho apprezzato molto l’attenzione a non ripetere la stessa parola, perché non è da tutti, ma il suono rimane comunque molto simile. Avresti potuto cambiarlo con “una delle canzoni che amo di più” o espressioni su questa falsa riga. In ogni caso, è comunque una tua scelta stilistica e non posso penalizzarti perché il tuo stile non è uguale al mio (anzi, è più che un bene!).
Poi, hai detto questa frase: “La nostra storia ebbe inizio a novembre e finì a luglio di quello stesso anno.” e non mi è sembrata corretta, perché luglio viene prima di settembre, quindi sarebbe stato più corretto dire che la storia è finita a luglio dell’anno seguente, il lessico qui è stato piuttosto impreciso.
Successivamente, hai affrontato l’odio per l’estate e l’amore per novembre in modo un po’ confusionario, come saltando da una parte all’altra ed interrompendo il discorso, ma potrebbe essere inteso come un parallelismo tra le due cose e non mi è dispiaciuto così tanto, anche se rimane comunque un po’ confuso; forse avresti potuto andare a capo qualche volta in più, sarebbe risultato più chiaro.
Un’altra cosa che non mi è andata molto giù è stato il momento in cui hai riportato i primi due versi della canzone separati da una slash. Se avessi usato una virgola, ad esempio, quel particolare pezzo sarebbe risultato molto più omogeneo con tutto il resto. Naturalmente è ovvio che, se non fosse stata una canzone, non lo avresti fatto, però mi è sembrato un po’ forzato.
Per il resto, comunque, il tuo stile di scrittura è molto semplice e scorrevole, piacevole da leggere e non risulta noioso, anche se a tratti può sembrare un po’ acerbo. Non giri intorno alle frasi, il concetto viene esposto in modo chiaro e conciso ed è una nota molto positiva. È anche vero che, con sole cinquecento parole, non si può molto tergiversare, in ogni caso l’ho apprezzato. Anche il lessico nell’insieme è abbastanza ben curato; come ti dicevo prima, apprezzo molto la tua attenzione a non ripetere le stesse parole più volte, almeno non troppo ravvicinate.
 
Originalità: 7,5/10.
Dunque, ultimamente il tema dell’autolesionismo e del tentato suicidio è molto ricorrente, soprattutto nelle storie romantiche. Ciononostante, ho apprezzato il modo in cui ne hai parlato perché non ti sei soffermata troppo su questo fatto e hai attribuito tutto ciò ad una mente perversa e non ai maltrattamenti e alle discriminazioni che la protagonista ha subito. Questo è un punto a tuo favore, visto che ti ha fatta molto discostare da ciò che si intende come Mary Sue. Anche il tema del soldato che parte non è una tematica nuova (come mi è recentemente stato detto in un giudizio di un contest), ma il fatto che tu non lo abbia reso proprio centrale ma ti sia soffermata su tanti particolari tutti insieme, come un ritrovato rispetto per la vita e il desiderio di aiutare il prossimo che lui ha sempre mostrato, hanno dato una sfumatura piuttosto diversa e originale a tutta la faccenda.
 
Utilizzo dei prompt: 7,5/10.
1) 4/5
Sicuramente la canzone è molto presente in tutta la vicenda; anche se non hai proprio costruito la trama su di essa, ha un ruolo molto importante in quanto ricorda alla protagonista il suo amato e la porta a pensare a lui addirittura ogni volta che mangia un agrume. L’amarezza dell’intero racconto richiama l’amarezza stessa della canzone ed è decisamente ben fatto, senza risultare troppo forzato.
2) 3,5/5
L’avversione profonda per l’estate in un certo senso richiamano l’autunno e novembre. È importante perché è il mese in cui si sono conosciuti e quando sono andati al mare di notte, è importante perché, già di per sé, richiama l’estate che sfuma nel grigio, come dice il testo stesso di Tangerine. È stato un prompt meno presente ma comunque lo hai rispettato abbastanza bene. Forse inserirlo con più insistenza avrebbe comportato delle forzature troppo evidenti, ma non si può sapere.
 
Gradimento personale: 7/10.
Mi piacciono molto le storie senza lieto fine, se fatte nella maniera giusta. In questo caso tutto è stato molto coerente e quindi l’ho apprezzato. Come ti ho detto prima, l’idea del tentato suicidio e della morte del soldato non è nuova ed è stata sfruttata in molte salse e da tante prospettive diverse. E, in realtà, nonostante mi renda conto che il pacchetto non fosse particolarmente facile (soprattutto perché la canzone non è una delle più conosciute, ma sicuramente una delle mie preferite), credo che manchi una scintilla, soprattutto nella prima parte, qualcosa che mi facesse dire “ecco!”. Comunque, la storia non è brutta. È solo che, forse, hai uno stile un po’ acerbo. Non so quanti anni tu abbia, ma di sicuro se coltiverai questo interesse migliorerai visibilmente, anche ai tuoi stessi occhi. Se rileggo ciò che ho scritto anche solo due anni fa, rabbrividisco. Quindi non spaventarti se ti dico queste cose perché non sono affatto rimproveri.
In ogni caso, hai saputo dare quel tocco di diverso e di particolare che mi ha impressionata decisamente in positivo, soprattutto verso il finale, in cui anche le riflessioni si sono fatte più accorate e coscienti, in un certo senso. Come se il personaggio non stesse più ricordando passivamente ciò che non potrà più avere ma fosse partecipe e convinto (convinta, visto che è una lei) delle cose che ha imparato lungo questo percorso. Mi è piaciuto il fatto che la protagonista abbia imparato il rispetto per la vita, perché per me è uno dei principi basilari della società e di tutto. Non a caso, ritengo che la vita di un animale non sia più sacrificabile rispetto a quella di un essere umano, e dovrò lottare molto per tutto questo nella mia vita, visto che sarà basata sulla ricerca scientifica. Per cui, è molto bello che sia uscita questa riflessione, questa decisione di vivere anche in suo onore. Spero che la determinazione di vivere in nome della vita che il suo amato ha perso vinca sul senso di perdita che proverà nel non averlo più. Di sicuro ha fatto un ottimo percorso di crescita.
 
Totale: 37/50.