Recensioni per
1917 - Sconosciuti per la Patria
di Trick

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
15/04/08, ore 23:13

Brava! Sono d'avvero inpressionata, Hai Letto qualcosa in particolare per isprirati a scrivere questa fic? Ciao

Recensore Junior
19/03/08, ore 19:47

Molto bella, una sorta di agone oserei dire. Da un lato l'ideale ancora della sua integrità, quando ancora non si è schiantato sulla realtà, dall'altro la realtà priva di ideale e di senso. E se l'ideale non prende atto della realtà muore. Fino all'ultimo Giovannino s'irrigidisce su una posizione aliena, non prova nemmeno per un istante a saggiare le proprie convinzioni ammettendo "tutto questo è vero, però..."; dall'altra perte chi ripudia compltamente l'idea e si lascia trascinare nel tristezza e nel rimpianto non ha speranza, ciò che fa è assolutamente privo di senso. Scevra, diretta, limpida, non indulge in particolari "romanzeschi" e fa dritta al punto. Veramente molto bella. Mi ricorda molto una canzone di Edward O'Connor, "Greens fields of France": I see by your gravestone you were only nineteen, when you joined the great fallen in 1916, e alla fine: the sorrow, the suffering, the glory, the pain, the killing and dying were all done invane! For young Willy McBride it all happened again And again and again and again and again.

Recensore Master
06/03/08, ore 21:51

Scrivere di guerra è sempre molto difficile, ciò che si legge in questa storia è senza dubbio lo sforzo di capire due punti di vista diversi sulla guerra. Quello del ragazzino che, per quanto patriottico, ha la mente piena di ideali e che non ha capito bene in quale situazione si trovi. E quella del soldato scafato, che ha visto già molto e che è bello che stufo di tutta quanta la guerra. Manca se posso dirlo un pò di "colore", il fango, il rumore degli obici, il fumo, la paura. Ma resta comunque un racconto ben fatto.

Nuovo recensore
28/02/08, ore 17:19

E' una storia scritta bene, che dà un idea (molto ammorbidita, a dire il vero) di cosa potessero pensare i soldati in guerra. Si sente che manca un'ambientazione a questo "attimo di pausa", lo sporco della trincea e il terrore di finire morti sotto i colpi del nemico (il periodo è quello dopo Caporetto e la disfatta di Badoglio e dell'esercito era ancora nell'aria). La storia mi è piaciuta molto, probabilmente anche il mio bisnonno e il mio trisavolo hanno giocato a carte in una trincea nel 1917..:)

Recensore Veterano
25/02/08, ore 10:29

Dimenticavo, l'ho proposta per "Caccia alla storia" sul sito www.criticoni.net ^_-

Recensore Veterano
25/02/08, ore 10:28

Mi è piaciuta parecchio. Non ci ho visto nessuna retorica di stampo celebrativo. Giovannino mi ricorda molti ragazzi miei coetanei che adesso vanno a combattere guerre che nemmeno capiscono... Grazie per questa storia.

Recensore Veterano
19/02/08, ore 21:08

Dio. Per la prima volta, mente vuota. Tu, io, una recensione, e una fanfiction sulla nostra Italia. D'improvviso, non c'è più nulla su cui fare del sano sarcasmo...
La tua prima fanfic non Harry Potter, non l'ho notato subito. Davo la cosa quasi per scontato... poi vedo Originali>Storico. Oddio, che razza di assurdo capolavoro mi avrà mai scritto? Tutto questo talento,unito ad una storia sul valore del sacrificio dei nostri caduti, davvero mi hai lasciata senza parole. Questa storia è unica. E non è una parola a caso pescata dal mazzo, è scelta accuratamente. L'Italia, già. Non ho mai davvero saputo cosa pensare del paese dove sono nata... Cosa pensare, quando ogni giorno ti sbattono in faccia tutte le tragedie e lo schifo, il fondo di ciò che l'Italia può offire? Ormai ci riconoscono all'estero come "Italiani, pizza, mandolino, mafia". E io che faccio? Forse l'ho sempre accettato, un po' abbassando gli occhi, e non ci penso a ribattere "no, Italiani, colori, profumo, arte, passione". Non potrei mai dirti che le tue parole mi hanno aperto un nuovo mondo, sarebbe da ipocriti, ma di certo mi hanno fatta pensare. Noi Italiani siamo un popolo VIVO. E leggendo le guerre sui libri di storia, non riesco a vedere il numero di caduti italiani semplicemente come un numero... Ci penso, come ci hai pensato tu scrivendo questa fanfiction, all'Italiano caduto, che con il cuore pensava alla moglie e al figlio nella piccola casa, ma che sapeva che il suo posto era lì tra la paura e gli spari, prima di sacrificarsi e di dare la propria vita per l'amore del proprio paese. Ormai, sono valori dimenticati, nonostante siano passati pochi anni. Lo si può vedere ogni giorno, da come le persone trattano ciò che è di tutti, che si tende a pensare alla patria come ad un concetto astratto.
Mi è piaciuta, tanto. Mi è piaciuto vedere quello che provi tu, quello che senti pensando ai caduti dell'Italia, tanti, in guerra. E un po' ti ammiro, io in fondo tutto questo patriottismo non ce l'ho. Ma mi hai fatto molto riflettere, stanne sicura...
Che dire Trick? Una nuova conferma. ti voglio bene.. puciu