Recensioni per
La linea della tua gola
di AliceVolevaMorire

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
16/11/20, ore 11:57

Non credo leggerai mai questa recensione, ma sento il bisogno impellente di scriverti qualcosa. Io penso di essermi innamorata della tua scrittura. Quando inizio a leggere qualcosa di tuo so già che ne uscirò stremata, perché le tue parole lasciano segni ed emozioni e mi vien da paragonare le tue storie a dei viaggi. Non sai cosa aspettarti ma sai già che ti regalerà qualcosa che porterai dentro per sempre. Baci XX

Recensore Veterano
23/01/14, ore 16:56

Speranza e dio quanto sono felice.. Vedo speranza è da tanto che l'aspettavo nei tuoi testi.
Questa storia è bellissima, come sempre d'altronde.. aspetto le prossime storie per recensirle.

Recensore Master
01/09/13, ore 22:33

Lo sapevo. Lo sentivo. E ringrazio il cielo che sia vero.
Oh Alice... Quanto ti ho aspettata, quante cose sono cambiate qui, dentro di me. Eppure quante cose fai riemergere al cuore e alla mente, agli occhi. Le tue parole come pinze che estraggono l'anima e la schiaffeggiano. Quanti ricordi leggo nelle tue parole. Pessoa scrisse "Il poeta è un fingitore, finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente. E quanti leggono ciò che scrive, nel dolore letto sentono proprio non i due che egli ha provato ma solo quello che essi non hanno": mai ho trovato un'affermazione (in rima) che descrivesse meglio cosa trasmette una poesia. E le tue, Alice, rientrano perfettamente in questa definizione.
I due versi iniziali spezzano le gambe, strappano lacrime e buttano anche te, dietro quello specchio, dietro quel riflesso. Perchè siamo sempre noi, alla fine, a diventare il riflesso di un riflesso, che è troppo bello per essere vero, che accarezziamo con amore, con mani che quasi tremano cercando di far sì che resti sempre vero e che non diventi mai ricordo. E non importa se poi, nel ricordo, i dettagli sono così veri, perchè la pelle, quella pelle, non sarà mai più sotto i polpastrelli. E anche i pensieri più cupi diventeranno ancora più cupi e prenderanno una forma che non era la loro, che è più bella, più poesia, più riflesso che realtà. E noi lì ci nascondiamo. Come forme in dissolvenza, trapassante dagli sguardi, che nonarrivano perchè non c'è più nessun posto dove arrivare, ché gli occhi diventano pozzi da cui estrarre secchi di lacrime, ma che poi, piano piano, inaridiscono e non c'è nemmeno più il tonfo del secchio vuoto... E in quel vuoto rimane il dolore, e, dio mio, io non so come commentare la terza strofa, che è la mia vita, la vita di tutti, ed è così semplice e così dolorosa e così vera, vera da far male, vera perchè la poesia esce dallo specchio ed è tutta la realtà che rimane.
I denti che tremano dal dolore. Non paura, dolore. Il dolore non ha voce, ma ha il suono delle tue parole. Scrivi così bene, con così tanta naturalezza, che ciò che si può provare nelle tue parole diventa concreto, tangibile.
Piango quasi al suono di queste tue parole. Mi sconvolge pensare che dopo la gioia che ora provo, tornerà ad essere tutto troppo vero. E non sarò più bellissima, e il giorno sarà una spina ed io appassirò e urlerò. La paura mi accompagna in ogni passo.
L'ultima strofa forse non la voglio commentare, e non so nemmeno perchè. E' avulsa dal resto.
Mi sei mancata. Gli autori che più si amano hanno il potere di ridare il respiro. Anche in mezzo al dolore.
Ti aspetterò, sempre, tutte le volte che penseremo che sei scomparsa, io aspetterò. Perchè, come ti dissi, le persone che vale la pena aspettare, tornano sempre.

Recensore Veterano
29/08/13, ore 15:39

Uh, ma guarda un po', questa me l'ero persa. Ormai frequento poco il sito, quindi non sempre vedo gli aggiornamenti. Sorry. 
Devo ammettere che la storia mi è piaciuta, ma non quanto altre che hai scritto. La trovo meno incisiva. Sia chiaro, non mi fa schifo, ma non ha quel "di più" che avevano le altre. A parte questo, devo ammettere che nessuno sa descrivere come te la sofferenza per amore, la fai sembrare quasi poetica, quando solitamente fa schifo e basta. 

Recensore Veterano
23/08/13, ore 15:23

E' praticamente poesia.
La descrizione del dolore è paurosa per quanto è riuscita, coi dentri che tremano e il boccheggiare in nero. Ma c'è quella nota positiva, quasi di rivincita, nel finale...
Le gole degli uomini sono bellissime, come questa storia. Complimenti!

Recensore Junior
18/08/13, ore 23:29

È bellissima, come ogni cosa che scrivi tu.
È stupenda.
Basta. Ho finito le parole. Era amore? Non saprei dire. Ma se lo fosse stato, ho amato il riuscire a vederlo solo per piccoli, eppure estremamente importanti, pezzi di vetro.
Non so perchè associo le tue parole al vetro. Mi sembrano trasparenti, tintinnanti e taglienti. Ma forse sono solo pazza. Anzi, sicuramente è così.
Grazie, ancora una volta, e tutti i superflui complimenti che posso farti.
Alla prossima, sperando che ci sia.
The Queen.

Recensore Junior
18/08/13, ore 19:20

la mia forma in dissolvenza
trapassata da uno sguardo che mai arrivava


Grazie mille per questi scorci, queste immagini che riesci a buttare. Nel finale ci vedo della speranza, o forse dello stare bene, che è più importante.