Recensioni per
Requiem for the Rain
di Seki

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/08/13, ore 22:54

Ciaossu! ;)
Prima di tt mi scs x il ritardo con cui scrivo questo commento XD nn lo avevo proprio vista sta fic XD
Cmq parlando della fic é triste ma allo stesso tempo dolcissima *.* T.T
Io subito quando ho letto ke Tsuna doveva dire qualcosa di brutto a Yamamoto ho pensato ke fosse morto Gokudera! (Nn so xké ma quando succede ke devono dire qualcosa di brutto a Yamamoto penso sempre ke sia morto Gokudera e vicevera XD lo so sn pessimista XD)
Mi é piaciuto molto il pezzo in cui Yamamoto piange fra le braccia di Gokudera *.* ke dolci *.*
E poi tt le riflessioni di Yamamoto anke quando c'é il funerale mi sn piaciute molto xké ti faceano proprio capire il suo stato d'animo :)
Complimenti ;) nn vedo l'ora di leggere altre tue fic ;)
Ciaossu :D

Recensore Master
22/08/13, ore 13:27

oh, caspita. aspetta che adesso mi metto in modalità seria, perchè non vorrei rovinare con qualche mia frase da mongolisimo acuto questa tua delizia. non so veramente da che parte cominciare, tanto non vorrei sembrarti superficiale perchè temo veramente di rovinare la delicatezza di questa tua storia usando aggettivi ridondati o abusati. perchè dirti bella sarebbe veramente minimizzare la cosa. perchè dirti solo delicata e poetica non sarebbe esprimere quello che ho provato nel momento in cui la leggevo, le emozioni che mi hai fatto provare, il loro essere così ad incastro insieme (ecco: ho detto la mia frase mongolismo! porta pazienza). però al contempo mi dispiaceva non dirti niente, non potevo non lasciarti due parole. quindi accetta questa mia recensione così com'è venuta: con il cuore e l'animo ricolmi di emozioni che mi ha trasmesso e fatto provare.
e non dire che è una schifezza, perchè ti prendo a testate. la parte lemon andava bene così com'era. ci stava perfettamente per il momento, la situazione e per come sono loro due. quindi è ok, ok? bon^////^
un abbraccio e alla prossima
(Recensione modificata il 22/08/2013 - 01:28 pm)

Recensore Master
22/08/13, ore 11:01

La cosa paradossale è che quando ho letto questa storia, sul mio paesino si abbatteva una tempesta coi fiocchi, con tanto si pioggia scrosciante. Mi ha fatto pensare a quei telefilm in cui quando muore qualcuno, o arriva una brutta notizia, c'è sempre questo tipo di pioggia che bagna le teste chine di persone vestite di nero, il cui sguardo è rivolto verso una bara. Appena ho finito di leggere la tempesta ha smesso di sferzare, lasciando il posto ad un pioggierellina timida e piacevole.
Trovo questa una casualità molto carina.
Hai fatto colpo su di me, con questa oneshot, ancora prima di leggere la dedica, che mi ha lusingata tantissimo <3<3<3, grazie mille!! non pensavo che il fatto di perseguitarti con le mie recensioni- come una perfetta stalker- fosse così apprezzato, vuol dire che continuerò, nufu~.
E non osare dire che dire che è una schifezza perché ti strappo ( come sono violenta eh) e per il dispiacere mi prosciugo!! E addio Yamamoto sotto la doccia!
Allora, io credo la morte di Tsuyoshi Yamamoto sia la prima vera grande prova che Takeshi, in quello che lui credeva un gioco, ha dovuto affrontare. Nemmeno lui, così sempre ingenuo, allegro e ottimista, riesce a rispondere positivamente a quanto è accaduto. E chi ci riuscirebbe? Da questo momento in poi le illusioni, anzi le certezze di Takeshi vengono meno, è come se si accorgesse per la prima volta che nella vita le cose o le persone possono svanire da un momento all'altro. Ha già perso il padre e non potrebbe sopportare di perdere anche Hayato, una presenza silenziosa, ma che c'è sempre, con la sua mano che costantemente stringe forte quella di Takeshi. Il fatto che lui non pianga è molto significativo, lo spadaccino vive in una sorta di limbo, un torpore che lo rende quasi apatico e distratto, e tu questo stato d'animo riesci a trasmettercelo alla perfezione, tanto che successivamente mi sono sentita catapultata nella camera da letto dei due senza che me ne accorgessi, proprio perché a Takeshi manca il contatto con la realtà, che per lui adesso è piatta.
Tu dici che hai provato a fare una lemon e hai fallito. Ma sai che ti dico? Che non la potevo trovare più perfetta. E aggiungo che se avessi descritto una scena più hot e dettagliata, di quelle da manuale, probabilmente avrei storto un po' il naso. Perché Yamamoto risponde ad una necessità, non ad una eccitazione suscitata dal suo bel ragazzo. È una fusione di corpi, da cui si ottiene un unico spirito. È qualcosa di spirituale, non carnale.
All'improvviso Yamamoto prende Gokudera, perché dentro di lui scatta qualcosa, e se devo essere sincera mi ha fatto per un momento quasi paura... oddio, non che pensassi che potesse violentare il suo ragazzo, ma essendoci così tanto dolore dentro sè, pensavo a chissà come fisicamente avrebbe agito. E invece almeno in questo è stato lo Yamamoto di sempre, dolce e passionale, un amore fatto in maniera sofferta e disperata, un amore fatto a tratti in maniera molto confusionaria e in altri devotamente. È qualcosa di...di sublime, è troppo pieno di sentimenti contrastanti, è qualcosa che non si può spiegare, è disperato, è semplicemente amore.
Il tuo Gokudera è perfetto. Come ti ho detto prima, mi ha colpito parecchio perché lo trovo silenzioso, non che solitamente sia un gran chicchierone. Il suo è un silenzio rispettoso del dolore del suo compagno; lui capisce che le parole sono superflue in questo caso e che solo la sua presenza potrà aiutarlo. Difatti parla solo quando viene sollecitato e si lascia coinvolgere da Takeshi senza opporsi, probabilmente contribuendo volontariamente a portarlo al limite e tirargli fuori tutto quello che ha di spiacevole nel cuore.
Quello che mi piace è anche il fatto che non è - come al solito- Gokudera ad essere consolato da quello apparentemente più forte, ma è il contrario. La gente infatti, dato il suo elemento, il suo carattere, pensa che Yamamoto sia il tipico idiota incurante dei mali e sempre pronto ad aiutare le persone in difficoltà. La tipica persona altruista e felice.
Io credo che forse, tra tutti, quello che più soffre sia sempre Yamamoto. Se infatti la Pioggia lava via i mali degli altri, di conseguenza si sporca e porta su di sè quei dolori. Chi allora è così coraggioso da affrontare con lui una piena di sentimenti così violenti e contrastanti? Pochi ci proverebbero, perché in fin dei conti è Yamamoto quello che si occupa di queste cose.
Allora arriva Hayato, forse il primo che ha curato il suoi malesseri con la vicinanza dell'altro, ma l'unico che può pretendere - orogliosamente oserei dire- di essere quella persona che potrà vedere le rare lacrime di Takeshi e sostenerlo.
Tutta la storia mi ha tenuta in uno stato continuo di commozione, qualche lacrimuccia è scappata quando ho realizzato della morte di Yamamoto-san, ma non so se il momento più commovente per me sia quello in cui i due fanno l'amore ( e tu c'eri su quel letto mia cara lenzuolina sfatta, ti ho vista <3) o quando Takeshi piange. Non saprei proprio perché continuo a commuovermi in entrambi i casi. Ecco perché ho dovuto leggere e commentare di nascosto, prima che a casa mia pensavano chissà quale dramma in atto.
La parte finale è molto molto triste, Yamamoto si sveglia sereno, osserva il broncio del compagno che gli ricorda il passato, e i suoi pensieri si ricollegano al padre, che ormai fa parte di quel tempo. Quindi si rompe definitivamente e piange in maniera straziante, cullato da Gokudera, che silenziosamente lo sostiene e smussa una sofferenza che c'è ancora, ma che punge meno il cuore di Yamamoto.
Yamamoto dopo quella notte sembra essere risorto, ha imparato in un certo senso una dura lezione di vita e sebbene il suo volto sia segnato da questa esperienza, non viene meno ai suoi doveri. Quel che mi dispiace è che, conoscendo la storia, lui dovrà fare per un po' a meno di Hayato che sarà presto sostituito da quello più giovane. Metticela tutta stupidone del baseball!<3
Ahhh che meraviglia!! <3
Mamma mia, quanto ho scritto? Perdonami, quando le storie mi ispirano tanti sentimenti non posso fare a meno di lasciarmi andare!^^' Grazie mille ancora per la dedica ;///; e per aver scritto questa 8059, che sicuramente finisce tra le preferite e sarà messa tra i documenti del mio cellulare, così quando voglio me la rileggo everywhere~
Un bacione enormeeeee!!!<3 grazieeee!!!
- Tua gocciolina spiona~

Recensore Master
22/08/13, ore 10:36

Oh Seki! Grazie! Certo che mi fa piacere una tale dedica. Non so però se meritarla. Sei così carina, gentile, disponibile, un autentico “amore”.
Grazie, potrei ripeterlo milioni di volte, perché ogni parola diventerebbe superflua.
Sei riuscita a commuovermi sia con la storia, sia con la dedica.
Sì, perché la fic è triste visto il tema affrontato ma è meravigliosa.
Hai descritto così bene le emozioni di Yamamoto di fronte alla notizia della morte del padre da farmi perfettamente immedesimare in lui.
E’ la “disperazione” il sentimento più forte che si preavverte.
C’è disperazione nell’incredulità. C’è disperazione nell’aridità. C’è disperazione nell’apatia. C’è disperazione nello sguardo che rivolge ai suoi compagni al funerale sia quando capisce le loro intenzioni, sia quando no. C’è disperazione nel dolore sordo che prova. C’è disperazione nella paura di rimanere da solo, se Gokudera non dovesse più esserci. C’è disperazione nel sentire così vicino il compagno. C’è disperazione nel “prenderlo” con quel desiderio. C’è disperazione nel “bisogno”. C’è disperazione nello “sfogo” fisico. C’è disperazione nelle lacrime.
E poi ecco che quest’ultime riescono a compiere il miracolo di cancellarla, no non è proprio così, di alleviarla questa disperazione.
E così Yamamoto può rinascere come un uomo nuovo, proprio come il suo sorriso.
Diventa una persona più matura, perché di fronte ad un dolore poi se è di quella portata non si può non crescere un pochino.
Ho amato come hai “caratterizzato” anche gli altri personaggi. Ognuno reagisce nel modo più appropriato al loro carattere.
E Gokudera è quasi un “ombra” che con la sua sola presenza, con pochi gesti, e due o tre parole “quotidiane” e “abituali” riesce a aiutare il compagno più di qualsiasi altra cosa.
E’ una presenza fissa che sorregge e accoglie in sé il dolore dell’altro per aiutarlo a defluire.
La scena “lemon” è poetica. Ci sono certe “immagini” che mi hanno fatto battere forte il cuoricino. Non è molto descrittiva nell’atto in sé, è più incentrata sull’emozione, proprio come piacciono a me.
E’ una storia meravigliosa nella sua triste malinconia. Alla fine però c’è anche molta dolcezza e si preavverte quasi una nuova serenità.
E’ una storia che mi è piaciuta moltissimo ed infatti finisce nelle preferite.
Grazie ancora per la dedica, e grazie anche per avermi dato l’occasione di leggere questa storia.
E’ straordinaria!
Complimenti!