La storia si fa sempre più interessante infatti si è passati alla vita da "albergo 5 stelle" di questi pazzi scienziati che era meglio non leggevano quel libro perchè gli ha dato un pochino alla testa.I soliti esperimenti che fanno diventare le persone con il potere più forte che gli esperimenti vogliono conferire ai soggetti testati.La super forza distruttiva che fa diventare la bestia in tutti i sensi una bestia che vuole solo distruggere tutto per conto dei soliti noti.Meno male che la madre della protagonista è più umana dei suoi colleghi e tratta le cavie con un po di rispetto. |
Ma invece di stare a guardare il vuoto e non fare nulla,si è fatto pure un pò tardi,logico che la moglie agitata al telefono perchè non tornano ed è ora di dormire poi diventa furibonda quando lui spiega i fatti e i fattacci che sono accaduti e invece di andare soli al parco,dove ci sono i falsi agenti,chiamavano prima quelli veri potevano fare di sicuro qualcosa.Quelli della Murfield sono veri assi per quanto riguarda i depistaggi e far credere ciò che non è.Mi sa che lui diventarà un super soldato del progetto con il nome di Bestia. |
Uno scenario di vita normale in una casa normale di una famiglia normale |
Partiamo dal fatto che non sono una grande appassionata di "Beauty and the Beast", ma comunque, in qualche modo sono stata, purtroppo, invitata a leggerla.
Prima di parlarti del contenuto della storia vorrei invitarti a prestare più attenzione alla punteggiatura, che è assai scadente e non rende il racconto scorrevole e piacevole come dovrebbe essere. Poi, leggendo tutto questo breve prologo ho potuto notare che tendi ad usare la cosiddetta "lista della spesa" per descrivere le azioni e i pensieri dei protagonisti, evitando dialoghi, magari essenziali per far capire al meglio la situazione. Inoltre, nella storia, diversi punti sono scritti in maniera errata; modalità che svoglia il lettore a continuare la lettura. Ad esempio: "E' una serata troppo bella per stare in casa, quindi decidono di andare nel parco e una volta Robert si siede su una panchina e lascia che il ragazzino si diverta." Solo una volta succede tutto questo?? E se anche cosi fosse, sarebbe scritto male. Oppure: "Robert scatta in piedi, urla il nome del bambino, lo cerca per tutto Central Park con la paura gli blocca i pensieri." Volevi dire: "ma la paura gli blocca i pensieri" o "con la paura che gli blocca i pensieri"? Ti giustificherei se il testo fosse lungo, ma visto che si tratta solo di una decina di righe, credo che almeno avresti dovuto rileggerlo più volte. E questa frase? "Cosa dico a Debby, ora? Ho perso Gabriel... New York, è grossa... non posso dirlo alla polizia! Si spargerebbe subito la notizia e lei mi darebbe la colpa di avere perso suo figlio" no scusami non ho compreso bene cosa centri il fatto che New York sia una città "grossa" (grande peraltro). Se si fosse trovato in una città piccola avrebbe avvertito la polizia? E poi "presto" è il nome della nonna? Perché se è così hai poca fantasia. Poi ho visto un errore(orrore) terribile di un uso improprio dell'h, da far impallidire un infante, ma tralasciamo. Detto questo, la trama non mi ha né dato né tolto nulla, anche perché è decisamente troppo smilza per far sorgere un giudizio vero e proprio. Spero di non averti offesa ma credo che le critiche, quelle vere, aiutino ad accrescere e (forse) migliorare il proprio bagaglio personale di esperienze. Swarovski |