È interessante entrare nei pensieri di Imhotep, che nel film ha perso qualsiasi parvenza di umanità: lì è solo un mostro, una macchina di morte costretta ad eseguire la maledizione a cui è stato condananto, anche se alla fine si scopre che dopo tremila anni è ancora innamorato della sua Anck-su-Namun. Con questo breve racconto, invece, sei riuscita in maniera sublime a mostrare i sentimenti dell'uomo dietro il mostro, mai sopiti, tanto che la ragazza è il suo primo pensiero subito dopo il risveglio ed anche mentre scatena le piaghe, come la maledizione gli ordina di fare. Bel racconto, breve ma intenso!

Leggi la risposta dell'autore

Padre Toth, che bellezza!
Mi piace questa rievocazione di Imhotep, un momento di delicatezza e dolcezza assolute.
Come sempre il tuo modo di scrivere ha incastonato tutti i tasselli che ti ho fornito in modo da ricavarne un mosaico davvero pregevole, dunque complimenti!
Sei stata capace di trasmettere in modo verosimile e onesto il grandissimo sentimento del sacerdote , perdutamente e veramente innamorato di Anck-Su-Namun, é stata una lettura molto intensa.
Grazie mille per aver arricchito questo fandom con la tua poesia :3.
Ti faccio solo un piccolo appunto legato unicamente al mio gusto personale: secondo me ripeti troppe volte la parola "mummificato".
Per il resto son innamorata di questa coppia e di questa fanfiction, ma immagino si sia capito,ormai xD.
Un bacio e alla prossima sfida!
PM.

Leggi la risposta dell'autore