Recensioni per
In principio fu la pioggia
di DanzaNelFuoco

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/11/13, ore 19:37

Mi sembra un raconto davvero ben scritto, soprattutto per la scelta di dare al testo un ritmo ossessivo, che tende al recitativo più che alla lettura nel senso proprio del termine.
Devo dire che all'inizio ho provato simpatia per la figura del protagonista, che da come si descrive sembra una persona ordinaria e senza troppi problemi per la testa, forse addirittura felice, che si ritrova a essere improvvisato cronachista della mala ventura capitata al suo quartiere, alla sua città e forse al mondo, mi ha fatto venire in mente il personaggio narrante di un famoso racconto di Lovecraft, Nyarlatothep, in esso il mondo cadeva vittima del "caos strisciante" (rappresentato dalla blasfema entità che dà il titolo al racconto) e si ritrova a parlare "al vuoto in ascolto", qui invece tutto è stato vittima di un caos dilagante, ma nel testo riesce a esprimere non solo paura, ma anche un certo disincanto, le disgrazie che colpiscono la sua famiglia (scomparsa e presumibile morte della madre, incidente alla sorella con operazione fatta in casa, morte della stessa e del padre per un morbo sconosciuto) sembrano quasi passargli sopra, il che fa pensare che o già prima della catastrofe fosse un tipo che non amava lasciarsi coinvolgere emotivamente oppure al momento di vergare quelle poche righe è riuscito in qualche modo a elaborare il lutto.
Colpisce anche come fin dall'inizio le strutture della vita civile e organizzata sembrano collassare come d'incanto, come anche i vari aspetti che rendono comoda l'esistenza siano scomparsi senza che questi siano causa di rimpianto nel protagonista (eppure dovrebbe essere più piacevole avere l'elettricità in casa piuttosto che usare delle candele, no?), se non per gli aspetti che lo legavano alla sua famiglia e ai piccoli gesti di una quotidianità che sembra appartenere ormai a un passato remotissimo.
Forse la sua decisione finale, pur estrema, era l'unica praticabile.
PS. Complimenti per l'alloro conseguito ;)

Recensore Veterano
01/11/13, ore 17:12

Contest Crea la tua Apocalisse - 1a Classificata

In principio fu la pioggia – DanzaNelFuoco
Titolo: x/5

In principio fu la pioggia.
Ripreso dalla frase di apertura della storia e, a mio avviso, un'ottima idea. Prima di tutto, quel 'In principio' di taglio biblico, richiama già catastrofi di varia natura; lascia presagire che, dopo il principio, c'è stato il disastro. Allo stesso modo, l'intera frase è alquanto evocativa. 'In principio fu la pioggia', sembra l'inizio di un giorno di maltempo qualunque, dopotutto la pioggia è una condizione atmosferica naturale, invece segna l'inizio della fine. Ripeto, ottima la scelta di riprendere la prima frase della storia, anche perché si entra già nello stile anaforico che hai usato nel racconto.
Punteggio pieno 5/5

Grammatica e sintassi: x/15
 
- … dormiveglia mi resi conto che... - manca una  virgola dopo dormiveglia. -0,05
- Se alzo lo sguardo, posso ancora vedere la macchia di sangue che rimase sulla moquette da quel giorno.- Qui c'è un errore di concordanza verbale; il passato remoto indica un'azione iniziata e conclusa nel passato, però la macchia è ancora visibile adesso, poiché poi dici 'da quel giorno'. Il verbo corretto sarebbe: 'è rimasto... da quel giorno'. -0.4
- … sulle sue guancie... - Errore del plurale: è guance, senza la i. -0,2
- Fu mentre queste considerazioni mi piombavano addosso, sotto un sole deciso e caldo che di autunnale non aveva niente che mi resi conto... - Tra niente e che, manca la virgola di chiusura dell'inciso che si apre tra addosso e sotto. -0,05
- La malattia la prese, esattamente come aveva preso papà e dopo tre giorni di lei non restava che un corpo... - Anche qui, tra papà e la e, manca la virgola di chiusura dell'inciso. -0,05
- … probabilmente passato a miglio vita... - manca la r, miglior vita. -0,05
Totale: -0,8
Per quanto riguarda la sintassi, nel complesso è buona: alterni frasi semplici e lineari ad altre più elaborate, che riesci comunque a gestire abbastanza bene. Alterni le congiunzioni per unire le frasi, senza usare sempre le stesse e la maggior parte delle frasi sono ben strutturate e rette in maniera corretta; attenta agli incisi, in cui a volte dimentichi di inserire la virgola di chiusura. Devi fare solo più attenzione alle frasi che hanno soggetti diversi che molto spesso tendi a legare con delle virgole, quando invece dovrebbero essere separate da un punto fermo, oppure da un punto e virgola quando la seconda, può essere riferita alla frase che precede. In questa frase, per esempio, unisci frasi con soggetti diverso:
Fu la pioggia che ferisce e che per quanto ti stringa nel tuo impermeabile riuscirai a ritrovarti bagnato come un pulcino.
Separate, sarebbero:
Fu la pioggia che ferisce, prima frase con soggetto la pioggia.
… per quanto (tu) ti stringa nel tuo impermeabile (tu) riuscirai a ritrovarti bagnato come un pulcino, seconda frase con soggetto sottinteso (tu).
Unita in una frase solo, sembra che a stringere, verbo della seconda frase, sia la pioggia, e non la persona che si stringe in se stessa. Qui potresti separare nettamente le due frasi, mettendo un punto e virgola dopo ferisce, oppure tenerle unite, ma trasformare la seconda in un inciso.

Grammatica: 7,2/8
Sintassi: 5/7
Totale: 12,2/15

Stile e lessico: x/10

Hai adottato un'alternanza di stile anaforico e descrittivo che ben si adatta alla forma narrativa della tua storia. Le numerose ripetizioni e le frasi che spesso cominciano con la E congiunzione, normalmente creano un senso di ansia nel lettore, qui, sono assolutamente perfette. Le ripetizioni sembrano quasi una nenia e fin da subito il lettore entra nell'atmosfera apocalittica che il protagonista descrive. Lo stile descrittivo, poi, aiuta ancora di più, sia che una scena venga descritta più nello specifico come la morte del padre e quello che succede al suo corpo, sia che, invece, venga lasciata più all'immaginazione (come nel caso dell'amputazione del braccio della sorella).
Il lessico è ottimo. Utilizzi vocaboli precisi, con un preciso significato e riesci a variare da un lessico più semplice quando necessario (nei momenti con la sorellina), a uno più complesso nei momenti di riflessione e nelle descrizioni. Anche grazie a questo, il lettore riesce facilmente ad immaginare una scena anche quando è descritta in poche parole. (Poche, ma buone!)
Punteggio pieno: 10/10

Originalità: x/30

Nei racconti apocalittici, fenomeni atmosferici ed eventi naturali come i terremoti sono argomenti molto battuti; a livello di contenuti la storia non presenta, quindi, una grande originalità. Ma l'originalità sta anche nel modo di raccontare e, a mio avviso, qui non manca affatto! Hai scelto di presentare una storia come un messaggio lasciato ai posteri, invece che una narrazione al presente di quanto stesse succedendo, riuscendo a creare lo stesso un'atmosfera tetra e ansiosa. Quindi, meriteresti punteggio pieno solo per la narrazione, ma devo tener conto anche dei contenuti, purtroppo.
20/30

Gradimento personale: x/10

Nonostante gli argomenti in sé siano quasi onnipresenti nel genere apocalittico, io li adoro e, uniti al modo in cui hai scritto mi hanno fatto apprezzare appieno della tua storia. La narrazione mi ha coinvolto anche troppo (lacrime, lacrime, lacrime...) da quanto bella è! L'unico punto che mi ha lasciato un po' delusa è stato non trovare una spiegazione a tutti quei fenomeni, a quali potessero essere le cause di quello che si è verificato; essendo narrato in prima persona, mi sarebbe piaciuto leggere qualche considerazione personale del protagonista sulle cause, ecco.
Punteggio quasi pieno 9/10
Ps: Ho un piccolo appunto su un dialogo, che nulla ha a che vedere con le varie voci e di cui, comunque, non ho affatto tenuto conto.
'Finiremo come Mosè? Siamo ancora in tempo per costruire l'arca?'
Ecco, quello dell'arca e diluvio universale è Noè. Mosè è l'ebreo salvato dalle acque e cresciuto come fratello del futuro Faraone; quello che poi libererà gli ebrei d'Egitto. (Il Principe d'Egitto) Mi sembrava corretto fartelo notare, tutto qui! :)

Totale: 56,2/70

Nuovo recensore
09/09/13, ore 20:15

La parola chiave di tutta la vicenda è sicuramente "Angoscia" e Tutto il racconto segue questo filo rosso della morte. Le anafore e i vari climax ascendenti pervadono l'anima del lettore e lo trasportano all'interno di questa apocalisse. La particolarità di questo racconto è proprio il protagonista che muore e vive da eroe, e che fa penetrare il lettore in un vortice di speranza e morte, ed è proprio questo forte contrasto " sperare di vivere per poi scegliere di morire" che porta il lettore ad immedesimarsi con il protagonista. Volendo paragona un film a questo racconto, direi "Buried", poiché anche li lo spettatore viene catapultato nella morte dal protagonista stesso. Complimenti per il racconto, trovo in te un ottimo modo di scrivere,iTizietti.

Recensore Master
01/09/13, ore 20:59

La mia recensione non può non essere positiva! La storia mi è piaciuta davvero tanto, ogni riga era sempre più interessante, il testo è scritto bene, scorrevole e corretto.
La fine poi lascia davvero di stucco, non mi aspettavo che il protagonista si uccidesse e devo dire ci sono rimasta piuttosto male... Solo un cosa volevo chiederti: ma l'acqua che ha bevuto il protagonista serviva come cura per la malattia? Sennò non mi spiego come mai lui non si è ammalato.
Infine ti faccio i complimenti, continua così hai del talento:-)
Spero di leggere altre tue storie. Alla prossima.
Fly90

Recensore Junior
31/08/13, ore 21:18

"probabilmente passato a miglio vita?". Qui hai dimenticato di mettere la r di miglior vita a meno che tu non intendessi "meglio vita", ma anche in quel caso avresti sbagliato non sostituendo la e con la i... Che dire, l'anafora con cui hai voluto dare inizio al tuo racconto da una solennità che ci sta come i cavoli a merenda. Il ritmo molto incalzante del tuo racconto parte a fatica con questo tuo exploit, capisci? E' come partire con un motore che va a scatti e poi acquistare velocità in discesa fino all'esplosione della vettura oltre una scarpata. Eccitante, forte, fico, esplosivo, ma inefficace. Mi ricorda incredibilmente un film di qualche anno fa, "127 ore". Non so se tu l'abbia visto o meno ma le tue immagini narrative mi hanno rievocato la storia come un'eco del passato (burrone, diluvio, amputazione, disperazione...). E poi non avrei proprio classificato la storia come horror. Ammetto che ci sono stati capolavori letterari quali "L'ombra dello scorpione", "Cell" incentrati sulle vicende dei superstiti di epidemie d'ogni sorta che hanno decimato la popolazione mondiale , ma sono stati classificati come horror a prescindere dal loro autore, Stephen King, la cui etichetta di padre del brivido gli è aderente come un tatuaggio. L'avrei classificato come drammatico per definizione, ma sai che ti dico? Le classificazioni, in fondo non servono proprio a niente. In libreria i libri sono definiti gialli, rosa, noir, verdi, blu a mero scopo commerciale. Quindi ...
Beh, la storia è passabile, anche se non ne condivido l'inizio a mio parere poco indovinato ( per quanto riguarda l'anafora troppo poco prosaica) . Sei stato/a abile (non ho letto il nome ) a portare il lettore attraverso il vortice della storia tramite i tuoi trucchetti di interpunzione e grammatica a prima vista impeccabile ( non mi sono accorta di errori perchè probabilmente non ne ho notati, e mi dispiace di averne tralasciati perchè su questo fronte tendo ad essere intransigente e alquanto crudele- a quanto pare mi hai proprio trasportata..)
Agonisticamente
Perla

Recensore Veterano
31/08/13, ore 18:43

Ho soltanto una parola che tengo in mente già dalle prime righe: magnificenza. Ti giuro, hai avuto una precisione, una trama avvincente, un lessico così appropriato e non infantile che... mi hai fatto impazzire. Già dal titolo ho subito capito che avrei letto un piccolo capolavoro... "In principio fu la pioggia"... mi piace così tanto! ^^ Un piccolo difetto potrebbe essere che è scritta a caratteri un pò troppo piccoli e tutto attaccato... stanca un pò la lettura (sarà un font di dimensione 10 oppure 12... mentre sarebbe perfetto un 14, perchè altrimenti esageriamo troppo e otteniamo l'effetto contrario ) . Detto questo piccolo difetto, che intendimi, non è grave, rimane il fatto che è una storia bellissima, che mi ha colpito fin da subito e che andrà dritta dritta nelle mie storie preferite. Un Horror così particolare, non monotono.. perchè c'è anche questo punto da toccare: c'è originalità in questo tuo lavoro! E credimi, ogni giorno che leggo storie, capisco che le persone si stanno finendo l'inventiva... :(
Spero ancora di leggere una storia bella come questa, magari di nuovo un Horror, dato che è l'unico genere che mi piace leggere!!
Complimentoni, ancora e ancora.

_Eva