Ciao! Allora, ti devo fare i miei complimenti per questa one-shot, sei riuscita benissimo a rendere i sentimenti dell'imperatrice vedova,ho apprezzato anche il titolo in lingua russa (l'hai studiata?), aiuta a calarsi meglio nel contesto. La tua storia mi è piaciuta, ma se devo essere sincera, non nutro molta simpatia per Dagmar. Non ha mai reso facile la  vita né al figlio Nicola (gli preferiva il fratello Michail) e né ad Aleksandra, cha a suo dire era "inadatta come moglie, madre e zarina". Stava sempre a criticare, quella!                                                                                                                                                          
Potrei anche sbagliarmi, ma sapevo inoltre che Marija Feodorovna non avesse alcuna simpatia per le figlie di Nicky, anzi le detestava! Ma neanche io conosco molto delle dinamiche nonna-nipoti e può darsi che l'imperatrice durante gli anni dell'esilio abbia riflettuto molto sui suoi errori e che forse sia riuscita finalmente ad apprezzare la famiglia del figlio. Ti ho distrutto limpressione che avevi ricavato di Marija Feodorovna dal film "Anastasia", temo.                
Delle quattro granduchesse tu preferisci Marija, vero? Io preferivo inizialmente Ol'ga e Anastasija (Tat'jana non mi piace tanto per il suo comportamento "mamma ha sempre ragione"). Poi girovagando nella sezione storica, ho trovato questa "Mashka, l'ultimo angelo di Russia" . La sto seguendo da un po', l'autrice ha pubblicato 11 capitoli per ora, ha fatto un bel lavoro con la caratterizzazione di Marija e sto imparando ad apprezzarla. Se ti interessa la terzogenita di Nicola II e di Aleksandra Feodorovna, ti consiglio di leggerla e di recensirla. A proposito di recensioni, penso che darò un'occhiatina alla tua storia "La figlia del re". Se non sbaglio, parla della "figlia" di Vittorio Emanuele II e della questione del brigantaggio meridionale? Non ti offedere, ma io i Savoia non li sopporto proprio. Oltre ai Romanov, preferisco i Borbone di Napoli e gli Asburgo-Lorena. Proprio in questo monìmento sto scrivendo una storia incentrata sul rapporto tra le più famose sorelle di questa dinastia, Maria Carolina e Maria Antonietta. Non per essere seccante, ma mi paicerebbe se ci dessi uno sguardo. Se ti va, puoi anche leggere la mia flashfic romantica "Questo Piccolo Grande Amore". Ho capito, starai pensando "ma questa qui vuole spiattelarmi tutte le sue storie da leggere?!", perciò chiudo qui. Spero che leggerai presto la mia recensione.
Un bacione e alla prossima!
Auf Wiedersehen, Mary Sophie.

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Ciao KIM

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Ciao cara,
ho appena letto la tua storia e non ho che da complimentarmi con te. Sono anch'io un'appassionata di storia russa ed ho scritto qualcosa riguardo l'ultima famiglia imperiale e trovare storie simili alle mie non può farmi che piacere. Ho notato qualche lieve imperfezione ma c'è stato chi te lo ha fatto notare prima di me quindi non mi dilungherò oltre. Ho apprezzato molto il paragone che hai fatto tra nonna e nipote e la scelta di aprire il brano con uno stralcio della canzone "Once upon a december", un tocco unico e dolcissimo. 
Un abbraccio
A presto

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Ciao di nuovo :)
Controllavo se avessi aggiornati, ed invece vedo una tua nuova storia sulla famiglia imperiale russa: be', meglio di così non poteva andare, credimi! Sono appassionata del mondo russo da sempre praticamente, ad ogni esame a scuola ho voluto ogni volta portare qualcosa che lo riguardasse :)
La tua one-shot è molto toccante e commovente, fa molto pensare e mi piace come hai saputo interpretare quel senso di "smarrimento" che pervade la vecchia imperatrice decaduta, ultimo residuo di un mondo oramai lontano e che fatica ad ambientersi nel nuovo. Come hai precisato tu poi, la poverina visse nella costante illusione autoimposta che il figlio fosse ancora vivo ( se ben ricordo anche altri attorno a lei, suoi parenti, cercarono di evitare che lei venisse a conoscenza dell'effettiva realtà, impedendole di incontrare testimoni e così via).
Mi ha molto incuriosito il parallelo creato con Maria Nikolaevna, la più silenziosa e docile delle sorelle Romanov; certamente è stato molto significativo dal momento che portano lo stesso nome e hanno quella bellezza classica e regale (il fotomontaggio è molto bello, aiuta a calare nell'atmosfera ancor di più).
In conclusione rinnovo i complimenti, soprattutto per il russo e spero di poter leggere ancora qualche tuo scritto sui Romanov o magari sulla Russia in generale :)
Ciao ciao :)

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Io adoro la storia della Russia e degli zar e mi hai fatto commuovere con questo pezzo incentrato sull'imperatrice Dagmar: deve essere stato tremendo vivere dieci anni nella speranza e nell'illusione che i suoi amati cari sarebbero tornati, senza contare gli impostori che si spacciavano per le varie Anastasia, Maria, Alexei anche davanti a lei.
Trovo curioso che tu abbia scelto Marie, la sua omonima, come nipote prediletta quando invece nel cartone era Anastasia: non c'č molto sul rapporto tra nonna e nipoti ( So che la zarina permetteva alle granduchesse di pranzare con la nonna una volta a settimana e ho letto qualche lettera a lei indirizzata durante l'esilio ma nulla di pił) e trovo dolcissima questa interazione tra Dagmar e Mashka.
Dye piccoli appunti: non credo che Maria si sarebbe mai spinta ad affermare "odio Anastasia" visto che le due in pratica si adoravano e dato il carattere angelico della sorella maggiore. Poi chissą Anastasia poteva essere tanto moella da indispettire anche Maria^^
Nel fotomontaggio hai messo l'immagine di Olga e non di Maria.
Bella one-shot!

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