Recensioni per
Finto
di miss dark

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/09/13, ore 17:45
Cap. 1:

Conscio del ritardo, mi accingo ora a commentare, nonostante avessi già letto questa poesia precedentemente. Ma con la mente più libera ora sarà sicuramente meglio!
È strana, ti dirò la verità: se dovessi disegnare un grafico di intensità di questa poesia sarebbe discendente. Potrebbe sembrare una critica ma in realtà penso sia azzeccatissimo in questo contesto. Parti con un'immagine forte (tipicamente tua, lo riconosco) in cui stuzzichi delle cicatrici. Il ché di per sé è un'immagine forte, come se andassi a cercare il dolore passato per renderlo di nuovo presente. Poi, però, è come se ti accorgessi lentamente che quelle cicatrici non esistono, che è tutta una tua invenzione, ma vuoi ancora crederci. Per non farlo notare parli d'altro, dell'aria e delle polveri velenose, delle bruciature, e passi da un "tu" ad un "io" colpevole (che potrebbe essere un passaggio molto de andreiano quando dal "respirare la stessa aria di un secondino non mi va" passa al "respirare la stessa aria di un secondino non ci va")
E dicevo questa curva discendente di intensità rappresenta quasi il tuo vacillare di fronte alle spiegazioni che via via si fanno meno convincenti ai tuoi occhi, e in un ultimo tentativo di credibilità urli quel volontarie e giochi con le parole in modo eccessivo. E infine capisci e ti arrendi. Il dolore è finto, non esistono cicatrici, veleni o bruciature, solo noia!
Chissà se ho analizzato bene il tutto!
Però una cosa resta, il tuo modo di scrivere mi piace sempre e comunque, e quindi aspetto il tuo prossimo scritto con "trepidante attesa"! :)
A presto

Recensore Veterano
03/09/13, ore 13:58
Cap. 1:

Questi contorni cupi e fortemente violenti, sono qualcosa di estremamente vivido e reale. Un' elucubrazione descritta e vissuta allo stesso momento, si confondono difatti sensazioni che si distendono, che si allungano sino al presente. Mi piacciono le immagini evocate, mi piace il lessico e mi piacciono persino le pause, che si trovano esattamente dove devono essere. 
Veramente e sinceramente,
brava.

Recensore Junior
02/09/13, ore 20:36
Cap. 1:

O che bello! sCORtiCavo CRosTE... Che bell'inizio, così assordante! E tutto che procede su questo tono di durezza, spesso aprendosi in squarci più lirici e melanconici ("immaginata e a malapena./ Come mi ero rovinata" ecc). Ed è molto interessante l'accavallamento dei tempi: l'"ora" con l'imperfetto "occludeva"... "Ora" che è in consonanza con "gola"! E mi piace anche quell' -è sempre stato debole.- una finestra sul passato che si estende al presente, forse al futuro, come una triste confessione, angusta, quasi appartata in mezzo alla restante violenza, che ha un che di masochistico. Poi "fatue infatuazioni" e "monocolore, monotonia", che giochi di suono!
Alla fine tutte quelle parole che si chiudono in un niente, in uno "sbadiglio" (così tranquillo però, rispetto al bulicame ribollente di prima!) a metà tra consapevolezza e voluptas dolendi: la mente che si butta a capofitto in pensieri inutili e inconcludenti, ma che fanno solo male: dolori finti, e per questo, in fondo in fondo, voluti. Perché da buoni codardi è meglio ribollire volontariamente per cose che non abbiamo, che stare a temere per quelle che abbiamo!
Molto bene, solo un appunto: quel "volontarie" è un po' un pugno... Nel senso, è la chiave del testo e dà pure un certo tono al discorso: però penso che anche scritto in minuscolo, nel suo cantuccio evidente, faccia risaltare il significato e il significante, allo stesso modo (poi però tu conosci il mio nazi-classicismo, che non transige soprattutto sulla grafia, quindi non badarci troppo!)
Bel lavoro, degno ritorno dopo un lungo silenzio!