Ciao! Come posso non recensire anche questo capitolo? Sinceramente, mi hai sorpresa. Non credevo potessi fare di meglio rispetto a quello che avevi scritto nel primo capitolo, ma invece, per quanto ho capito, tu sei una di quelle ragazze che non ha limiti alle proprie capacità. E' una questione di cui farne un vanto, complimenti.
Ho amato ogni singola sfaccettatura di questo capitolo, sai?
Dal protagonista stesso, così insicuro, triste, sconsolato, SOLO. La solitudine di Graham è lampante, tanto desolante da riuscire a farmi sentire un magone sullo stomaco per tutta la durata della lettura. Mi sono quasi commossa quando Eloise gli posa una mano sulle spalle, poi sul petto, e gli apre il suo cuore. Sono riuscita a fare mie le emozioni del Cacciatore, la sua paura di essere diverso, la sua testardaggine sul non volere essere come gli altri, forse perché lui non si sente in prima persona come loro. E' una sofferenza molto grande, molto incisiva: mi hai colpito.
Eloise, invece, è la stessa bambina bionda e piacente del prologo, con i suoi occhi sinceri e spensierati. Solitamente è quel tipo di ragazza che io non sopporto, troppo dolce e perfettina da risultare patetica ai miei occhi, ma questa volta non ha sortito il solito effetto. Diversamente, Eloise mi è piaciuta.
Lei è una ragazzina dal cuore grande ed immenso, dalla voglia di poter dare qualcosa al mondo, di poterlo anche ricevere, forse.
Lei vuole amare e poter essere amata, ma il Cacciatore sembra quasi voler scappare da quei sentimenti magari più grandi di lui. E mi dispiace, perché è forse uno dei personaggi che necessita più al mondo di essere compreso e voluto bene.
Ma sicuramente l'immagine di questo capitolo che mi è rimasta più impressa nella mente è quella di Vega, la lupa solitaria, tanto bella quanto scaltra. Credo che per Graham lei non sia solo un'amica, ma anche una mamma, una zia, una sorella e una fidanzata. Lei per lui è tutto e viceversa, perché si completano nella loro solitudine.
Molto ad effetto è stata la frase finale, perché l'ululare di Vega è quel richiamo solidale di cui Graham aveva bisogno per mantenere le sue posizioni. Perché nella fine del capitolo lui si era spogliato delle sue vesti apparenti, era tornato ad essere uomo, ma in qualche modo mi è parso come se Vega volesse richiamarlo a quella recita che ormai lui era solito interpretare.
Il Cacciatore oscilla incessantemente fra la vita di lupo e quella di uomo, perché non sa scegliare.
Perché probabilmente non sa nemmeno lui cosa deve fare.
Quindi complimenti, in entrambi i casi: sia se sei riuscita a mandarmi il messaggio che tu stessa volevi comunicarmi, sia se mi hai dato modo di elaborare una mia interpretazione puramente personale.
Nel primo caso sei stata geniale, perché sei riuscita a mettere ogni sensazione in pochissime righe e a farle diventare tue con una profonda maestria.
Nel secondo caso mi sento di idolatrarti perché hai una penna leggera, in grado di incidere sul lettore senza condizionarlo totalmente.
Sei bravissima, davvero.
Aspetto con ansia il secondo capitolo, sperando di leggerlo il primo possibile (causa università -.-)
Alla prossima.
Un bacio, Manu :) |