Ciao!
Innanzitutto mi congratulo per la scioltezza che hai nel porre sempre questioni diverse tra loro, sei un’autrice versatile che spazia da un estremo a un altro solo per trattarlo con quanta più cura è in grado di apporvi. Ti faccio i miei più sentiti complimenti anche per il fatto che t’interessi tanto alla storia – e in questo caso a quella francese, come da te espresso nelle note; credo che sia raro trovare qualcuno a cui piace apprendere davvero e mi emoziono nel vedere persone come te che sono ancora legate a certi interessi e valori.
Detto ciò passo alla storia in sé per sé e sappi che la reputo fantastica: un vero e proprio excursus su Jeanne e il suo rapporto con Michael che, prima o poi, sarebbe dovuto essere trattato in qualche modo. Sono contenta che a farlo sia stata tu, perché conosci bene i personaggi e sai come giostrarli al meglio, perciò sappi che è un vero lavorone ciò che hai fatto con questa OS!
Complimenti, dunque, anche per il rammarico dei due angeli che ho letto tra le righe, nonché per il modo soffice con il quale hai approfondito il loro legame.
È vero, anche secondo un mio punto di vista si tratta di fiducia reciproca, legata anche al fatto che Michael l’ha seguita lentamente nella crescita, indirizzandola; però è altrettanto però che si tratta anche di convenienza. Mi spiego meglio: secondo me Jeanne è stata ed è tutt’ora una pedina dell’arcangelo.
Good job! **
Alla prossima,
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