Recensioni per
The Great Gig in the Sky
di Selene K
Dopo un lungo periodo di silenzio, finalmente eccomi qui a recensire una tua storia :) |
ciao!!eccomi qua come promesso. |
Come ben sai io ho un debole per due elementi, nei racconti di fantasia, l'angst senza lieto fine che ti lascia boccheggiante e con le lacrime agli occhi e i pairings inesplorati e questa storia racchiude tutti e due i requistiti per farmi amare una storia e così è successo. Mi sono sentita una persona immensamente felice e onorata di averla potuta leggere in anteprima e di essere rimasta per almeno cinque minuti buoni con le lacrime agli occhi e una fitta al cuore, quasi come una tachicardia che non ne voleva sapere di passare. Il rapporto tra Godai e Komyo è molto ermetico e privo di dettagli e le poche informazioni che abbiamo provengono dal Burial e dall' Ibun, i dettagli della malattia del Sensei di Komyo non vengono esplicitati in modo chiaro ma personalmente non penso che sia affetto da un male infettivo, tubercolosi o altro perchè almeno a mio parere ciò che la Minekura ha voluto mostrare tramite il male di Godai è una sofferenza personale dell'uomo, del monaco, che finisce il suo ciclo di reincarnazioni e si avvicina al Bhudda, lasciandosi, attraverso l'ultima espiazione, le sofferenze indietro e appunto tendendo conto di questi dettami religiosi, che in un'opera come Saiyuki non sono trascurabili, tutto mi porta a pensare che la malattia del vecchio Sanzo sia qualcosa di personale e volutamente lasciata senza un nome e non qualcosa che avrebbe potuto infettare il resto delle persone a lui vicine. Il rapporto con Komyo è davvero struggente in bilico tra il sentimento d'amore, il legame tra maestro e allievo designato per conoscere il suo futuro e farsi quasi suo erede nella scelta del nuovo Sanzo e l'accenno a Ken'yu l'ho interpretato quasi come un regalo d'addio di Godai nei confronti di Komyo, una sorta di promessa di un nuovo legame, come se non volesse lasciarlo nella solitudine. Descritta Benissimo inoltre l'intesa sessuale, mancata, interrotta che però denota l'attaccamento del Sanzo al suo ultimo affetto in vita e forse anche la via per lasciarsi andare serenamente |
Ciao |
Hola! |
Mi fa male il cuore. |