Recensioni per
Ninna nanna ninna... No
di RuboLaVitaDentroDiMe

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/10/13, ore 22:30

Ecco, adesso mi sento dannatamente idiota.
E non perché ritengo, come sempre, che il tuo talento innato sia qualcosa di eccezionale con cui i mortali non possono competere. Neanche perché ci sono un paio di espressioni, in questo testo, che proprio non capisco come tu abbia partorito.
Mi sento idiota perché, mentre io ti mando una storia cui aggettivo migliore è "carina" tu mi fai leggere questo.
Allora, il nonsense ti è uscito benissimo. (Credo che) la voce narrante cerchi di tenere sveglio questo ragazzo (?) perché, se lui si addormenta, anche lei svanisce. Ed al contempo fornisce al ragazzo le spiegazioni per non chiudere gli occhi, ripetendole anche a sé stessa. E poi, alla fine, se ne uesce con un "dici che non te e frega un cazzo" ed un "oh.." che la azzittiscono. è.. wow. Non lo so, sarà una cosa stupida (perdonami, sono le dieci e mezza di sera ed io ho la vagina nell'acido muriatico, sono intontolita) ma sembra quasi che la storia si avviluppi su sé stessa per cercare un significato, un senso, proprio a sé stessa.
Okay, dopo quest'uscita torno a crogiolarmi nel mio stato delle dieci e mezza!
Wani
(Recensione modificata il 22/10/2013 - 10:31 pm)

Recensore Junior
12/10/13, ore 23:44

Lo adoro. E ho sonno, da morire, che in realtà non è sonno, ma quella voglia di stendersi al buio e semplicemente
...Non esistere.
O esistere in qualche altro modo, che ne dici della mente, quella è una bella opzione. Io esisto un sacco nella mia mente, è un passatempo innocuo. Forse.
Cazzo dico. Poi adesso nella mia mente ci sono loro, che non so come prendere né come lasciare. E questa è probabilmente la recensione più di merda che sia stata scritta, ma oh, non riesco a staccarmi dalla tastiera. E' un rigetto, mi perdonerai per forza di cose.
Tutti questi sensi e non sensi, ma come diavolo ti vengono. E' una filastrocca del terrore, il terrore più reale che ci troviamo ad affrontare e non ha volto e neanche un nome: è soltanto lì a soffiarci in faccia tutto il potere che ha sui nostri sensi.
Ha un che di mostruoso, quello che hai scritto.
Terribilmente bello e concreto, con tutte le volte in cui la "ragazza" (mi sembra già troppo incauto darle un corpo, come se potesse sedersi sul mio stomaco da un momento all'altro e iniziare a farfugliare.) apostrofa il "ragazzo" ho sentito una sensazione concreta venirmi addosso. Ammasso di cartilagine, vene aggrovigliate, ossa, cervello, cazzo. Non c'è modo di scappare da questa sensazione martellante di nullità.

Nuovo recensore
09/10/13, ore 14:56

'Ho pensato di non iserirle nemmeno, queste stupide note, ma tanto alla fine l'ho fatto comunque.'
tu dovrai pubblicare tutto quello che scrivi automaticamente, io quando leggo quello che scrivi mi sento viva e, in genere, sono una morta che cammina. io sono morta dentro. e riprendo l'esistenza scrivendo, o leggendo, ma leggendo grandi cosi, e tu mi permetti di leggere grandi cose.
io ho dato un mio significato alla storia, leggendola con una certa cadenza, un certo tono di voce, è magnifica. da quello che ho capito è come se la "protagonista" non volesse permettere alla seconda persona in scena di morire, perchè alla fine, se moriva lui/lei, l'esistenza, il mondo, la ragione di ogni sforzo, la ragione per cui non aveva ancora mandato a puttane la vita e aveva abbbracciato la morte, non aveva più un fottuto senso.
mi ha colpito tantissimo, davvero nel profondo, ancora tanti complimenti.

baci xx
-iwishliampayne