Recensioni per
Regine nella Rivoluzione
di laschiumadeigiorni

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/01/14, ore 15:59

Ciao^^
ti avevo promesso una recensione ed eccomi qui! Maria Antonietta e Aleksandra sono due figure "tragiche" che affascinano e che, nonostante i due secoli e i contesti storici diversi, hanno alcune analogie tra le loro vite e le loro fini. Denigrate dagli storici per molto tempo credo che la loro unica colpa sia stata quella di amare di più le loro famiglie che i loro popoli, di essersi chiuse nei propri dolori ( la malattia di Aleksej per Alekandra e la morte del Delfino per la regina di Francia)il che le ha rese sorde alle pene di un popolo disperato. Si dice che i loro mariti, regnanti deboli, si sono ritrovati a regnare in epoche di cambiamenti epocali che non hanno saputo riconoscere: insomma nelle due Rivoluzioni forse il Re Sole o Pietro il Grande avrebbero fatto di meglio e oggi staremmo a raccontare un'altra storia( ovviamente non lo sapremmo mai) . Così le loro consorti che non erano certo Caterina la Grande.
Tuttavia, mi piace come hai saputo cogliere, con poche parole e pennellate veloci, l'umanità di queste due regine davanti alla propria morte.
Curioso il fatto che entrambe prima di affrontare la fine indirizzino le loro lettere alle rispettive cognate.
Scrivi presto altre storie, mi raccomando. Un bacio^^

Recensore Junior
03/11/13, ore 16:26

Mi sono piaciute entrambe. Ma forse le ho trovate un pò troppo ridotte, mi sarebbe piaciuto leggere qualche pensiero in più, qualche notizia in più, anche storica semmai.

Recensore Junior
16/10/13, ore 22:01

ciao, complimenti anche per questo capitolo, hai descritto benissimo lo stato d'animo della zarina e anche i suoi pensieri su gli anni passati


ciao  a presto :)

Recensore Veterano
15/10/13, ore 22:28

L'inizio mi ha proprio angosciata (positivamente, visto il tema). Emerge bene la nostalgia che la protagonista ha per il passato. 
Mi piace come in questi due primi capitoli hai saputo con poche pennellate far emergere alcuni tratti fondamentali delle due regine, che hanno punti in comune però già si capisce che sono molto diverse.
Stile anche qui funzionale alla narrazione, discorsivo quanto basta all'inizio e poi paratattico e con frasi brevi alla fine.
Vediamo come procede.
Hyrie

Recensore Veterano
15/10/13, ore 18:22

Ciao!
Bella idea! Queste due donne mi hanno sempre affascinato, per quanto ne ho appreso sui libri di storia, in documentari e film. Sono proprio curiosa di sapere come porterai avanti la storia "in parallelo" e di leggere i pensieri delle due donne. 
Trovo efficace in questo testo lo stile lapidario, secco ed essenziale: l'assenza di fronzoli rende ogni parola scelta densa di significato, tanto che eliminerei addirittura il pezzo dove dici "furono le ultime parole pronunciate da Antonia", perché secondo me le due frasi che Maria Antonietta dice sono abbastanza incisive e anzi ribadire che sono le sue ultime parole è ridondante.
In ogni caso, complimenti. Seguirò con interesse.
Buona scrittura,
Hyrie

Recensore Junior
14/10/13, ore 22:20

ciao,mi presento: sono smile r.
Mi è piaciuto molto come hai descritto il giorno della morte di Maria Antonietta. Complimenti
Ciao alla prossima :)
(Recensione modificata il 15/10/2013 - 01:37 pm)

Recensore Junior
13/10/13, ore 13:52

Ciao. Che bella idea che hai avuto nel mettere a confronto queste due figure così lontane storicamente ma così simili.
Daltronde anche Alekandra era una "fan" di Mariantonietta: lo sapevi che teneva un ritratto dell'ultima regina di Francia nelle sue stanze e che, quando andò in visita in Francia, volle dormire nella stanza che fu della regina, con buona pace degli accompagnatori che giudicavano "macabro" quel desiderio.
Credo Che Mariantonietta e Alekandra fosseri impreparate a fronteggiare colpe che si trascinavano avanti dai loro precedessori e fossero inesperte o troppo testarde per capire che i tempi erano cambiati.
Erano ottime madri ma ebbero il torto di "nascondersi" dietro alle loro famiglie e di non venire comprese da due popoli costretti alla fame e alla miseria.
Per quanto riguarda Mariantonietta: era solo una ragazzina di 15 anni quando giunse in Francia e non era stata affatto educata per l'importante ruolo che doveva svolgere, inoltre continuò a subire l'influenza della madre Maria Teresa e ad aver paura di lei anche a tanti kilometri di distanza dall'Austria. Le colpe di Luigi XVI furono invece quelle di farsi influenzare dalla borghesia e di licenziare economsti capaci e prenderne degli incompetenti. La rivoluzione, con il popolo oppresso da secoli di tasse necessari a finanziare guerre straniere e i fasti di Versaille, era inevitabile.
Mariantonietta meritava la morte? Certo che no nè tantomeno l'infamante processo nel quale il suo "chou d'amour" (come la regina chiamava Luigi Carlo) fu "educato" ad attribuire alla madre pratiche incestuose.
L'unica lancia spezzata a favore dei rivoluzionari è che almeno, a differenza dei Romanov, i piccoli Borbone vennero risparmiati.
Venendo al tuo capitolo: è sempre toccante leggere di una donna che sale al patibolo con la dignità di Mariantonietta. Alcuni dicono che la regina dimostrò nella morte la dignità che non aveva avuto in vita.
Forse il capitolo mi sarebbe piaciuto un pò più lungo^^ Aspetto, curiosa, di leggere il prossimo!