Ciao. Che bella idea che hai avuto nel mettere a confronto queste due figure così lontane storicamente ma così simili.
Daltronde anche Alekandra era una "fan" di Mariantonietta: lo sapevi che teneva un ritratto dell'ultima regina di Francia nelle sue stanze e che, quando andò in visita in Francia, volle dormire nella stanza che fu della regina, con buona pace degli accompagnatori che giudicavano "macabro" quel desiderio.
Credo Che Mariantonietta e Alekandra fosseri impreparate a fronteggiare colpe che si trascinavano avanti dai loro precedessori e fossero inesperte o troppo testarde per capire che i tempi erano cambiati.
Erano ottime madri ma ebbero il torto di "nascondersi" dietro alle loro famiglie e di non venire comprese da due popoli costretti alla fame e alla miseria.
Per quanto riguarda Mariantonietta: era solo una ragazzina di 15 anni quando giunse in Francia e non era stata affatto educata per l'importante ruolo che doveva svolgere, inoltre continuò a subire l'influenza della madre Maria Teresa e ad aver paura di lei anche a tanti kilometri di distanza dall'Austria. Le colpe di Luigi XVI furono invece quelle di farsi influenzare dalla borghesia e di licenziare economsti capaci e prenderne degli incompetenti. La rivoluzione, con il popolo oppresso da secoli di tasse necessari a finanziare guerre straniere e i fasti di Versaille, era inevitabile.
Mariantonietta meritava la morte? Certo che no nè tantomeno l'infamante processo nel quale il suo "chou d'amour" (come la regina chiamava Luigi Carlo) fu "educato" ad attribuire alla madre pratiche incestuose.
L'unica lancia spezzata a favore dei rivoluzionari è che almeno, a differenza dei Romanov, i piccoli Borbone vennero risparmiati.
Venendo al tuo capitolo: è sempre toccante leggere di una donna che sale al patibolo con la dignità di Mariantonietta. Alcuni dicono che la regina dimostrò nella morte la dignità che non aveva avuto in vita.
Forse il capitolo mi sarebbe piaciuto un pò più lungo^^ Aspetto, curiosa, di leggere il prossimo! |