Recensioni per
Al di là
di DanzaNelFuoco

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/11/13, ore 00:55
Cap. 1:

Bella, davvero molto bella la metafora dei binari, oltre al quale tutto è più bello e più degno da vivere, a una distanza che sembra così breve, anzi risibile, eppure in quello spazio c'è la ghiaia che rende tutto più difficile per non parlare dei "treni" da evitare e che ci si imbatte da vicino può dare luogo a pesssime conseguenza, passare cioè dal treno...al threnos (nel senso greco di "corteo funebre", è una battutaccia, ma alla lettura non ho potuto fare a meno di pensare a questa associazione d'idee).
A questo punto verrebbe da chiedersi se il gioco valga la candela, se valga la pena rischiare, di lasciarsi alle spalle quello che sembra rassicurante da questa parte della ferrovia per provare ad avventurarsi nella traversata, anche al rischio di scoprire che si trattava solo di fole senza senso, e che magari aldilà della ferrovia circola una leggenda simile su quella parte che si è lasciata pieni di speranze e sogni, in fondo fa parte della natura umana la ricerca della felicità.

Recensore Junior
15/10/13, ore 14:07
Cap. 1:

Bella, mi è piaciuta molto l'immagine che dai della vita. La costrizione della società e delle convenzioni che ti tengono al di qua del binario, e la libertà del vivere veramente la propria vita. Però secondo me l'attraversamento non deve essere compiuto di corsa, sperando che il treno non passi, anzi. Il processo di crescita interiore e conquista della libertà è veramente avvenuto se la persona è in grado di passare dall'una all'altra vita senza farsi investire dal treno (altrimenti la tua futura sofferenza sarebbe indice del tuo restante legame con la vita passata).
Comunque molto graziosa
N. F.

Recensore Veterano
14/10/13, ore 23:35
Cap. 1:

Sai cosa mi dispiace? che i binari non si incontreranno mai, eppure so, che in un luogo nel tuo animo, questo incontro è permesso. Credo che sia li che devi correre, dove "di qua" e "di la" non sono più divisi ma c'è solo vita. Il componimento in se è una riflessione profonda di ciò che la vita insegna, ci pare logico che, tendenzialmente, vediamo il meglio sempre altrove, eppure... credo che con una presa di coscienza il tutto sia più che superabile. Lasci intravedere questa possibilità negli ultimi versi, dove, al di la della possibilità che un treno sopraggiunga, hai fatto la tua scelta: quella di correre. staccandoti dalla parte razionale ( "senza pensare" ) lo interpreto come quindi un "urlo" liberatorio dove tra la passività e l'affermazione del proprio io, decidi finalmente di esistere e non solo di vivere. Brava, la mia critica è positiva.

Recensore Master
14/10/13, ore 20:37
Cap. 1:

Si, corri senza pensare. Andare sfogare tutto con una semplice corsa, in questo tuo componimento ci sono molte anafore ed è molto bello, Complimenti!