Recensioni per
Mors omnia solvit
di Harryette

Questa storia ha ottenuto 311 recensioni.
Positive : 309
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
01/05/16, ore 16:44
Cap. 32:

Appena ho 10 minuti leggo tutto!
Tanto so che con il tuo modo di scrivere mi farai amate ogni cosa.
Vado anche a fare un giro sul tuo profilo almeno guardo se c'è qualche altra fanfiction che mi incuriosisce particolarmente.
Leggere può essere considerata una droga. Crea dipendenza come il fumo e l'eroina.

Recensore Veterano
01/05/16, ore 16:43

''Diana'' iniziò. ''Ti amo, lo sai? Non te lo dico abbastanza spesso''
Ma so che lo sai, pareva voler aggiungere.
Ed era verissimo, perchè lo sapevo.
''Lo so'' confermai i miei pensieri. ''Ti amo anche io''
E mi ritrovai davvero a pensare a quante cose erano cambiate dalla prima volta che avevo visto Zayn. L'avevo sempre trovato bello, nel modo più totalizzante in cui una persona poteva esserlo, ma non avrei mai immaginato tutto quello che sarebbe successo dopo. E a volte mi pareva quasi che l'avessi amato sin da subito, perchè mi pareva impossibile che un amore così immenso fosse nato così all'improvviso. A volte, quasi sempre, sentivo di non meritare una persona come lui al mio fianco: qualuno che sopportava e supportava, che credeva e che amava. A volte avevo paura che gli mancasse la sua vecchia vita, anche se mi diceva spesso quanto la odiasse realmente, e avevo paura che potesse andarsene. Se così fosse successo, probabilmente se ne sarebbe andata anche una parte di me. A volte mi sentivo sopraffare dall'amore che provavo per lui, così tanto e così fortemente che scoppiavo a piangere e mi chiudevo in bagno. Perchè gli avrei detto ''ti amo'' tutta la vita, senza aggiungere nient'altro, perchè mi sembrava di non dirglielo spesso e di non farglielo capire. Non sapevo più come esprimere i miei sentimenti. Li avevo bloccati nel fondo della gola, incastrati fra le due parti del mio cuore che pareva addirittura più grande, e certe volte avrei solo voluto urlarlo al mondo.
Ti amo, Zayn Malik.
Ti amo, Zayn Pearson.
Ti amo, ed amerei qualunque persona tu decidessi di essere.
••
''Sei la mia vittoria più bella''


''Non c'è bisogno di essere una stanza per sentirsi infestati dai fantasmi. La mente ha corridoi
molto più vasti di uno spazio materiale ed è assai più sicuro un incontro a mezzanotte con un fantasma esterno
piuttosto che incontrare disarmati il proprio io in un posto desolato''.
- Emily Dickinson
••

Grazie, grazie di tutto veramente.
Ho pianto, perché non riesco a dire addio a questa fanfiction, ma ho pianto anche perché mi ha trasmesso una miriade di emozioni.
Grazie di tutto veramente.

Recensore Veterano
01/05/16, ore 13:01

E il suo sorriso.
Fu quello che mi smontò più di tutte le altre cose messe insieme.
Perchè nel momento esatto in cui mi sorrise e mi tese una mano, mi resi conto di essere nel posto giusto e al momento giusto. E mentre la afferravo e mi avvicinavo a lui, lasciandomi stringere, pensai a quanto fossi fortunata ad avere Zayn.
Ad averlo in tutti i modi in cui una persona si può avere, in tutti i ''però'' e il tutti i ''ma''. In tutti i rimpianti che avevo, in tutti i ricordi che mi corrodevano l'anima, in tutte le sofferenze e in tutta quella vita che- in una maniera o in un altra- devi vivere. In tutti i pianti, in tutti i dolori che avrei continuato ad avere per molto tempo, e in tutta la verità.
E in quel ''nonostante tutto'' che lampeggiava nella mia mente, perchè io ero sicura che noi fossimo quel ''nonostante tutto''.
''Ti starai chiedendo perchè ti ho fatta correre qui'' sorrise, mentre mi cingeva la vita da dietro e poggiava il suo volto nell'incavo del mio collo. Il vento stava rendendo i miei ricci ancora più indomabili del solito, ma non mi interessava minimamente.
''In realtà mi sto chiedendo perchè tu sia così bello'' risposi, seria e schietta. Lui sorrise e mi lasciò un leggero bacio sul collo, come la settimana prima nell'auto di mio padre. Fui percorsa da brividi, non dovuti di certo dal freddo e dal vento.
''Voglio darti una cosa'' affermò, allontanandosi da me. ''Non voltarti'' ordinò, ed io rimasi di spalle a lui con il volto rivolto verso l'orizzonte.
Mi svegliai dal mio stato comatoso solamente quando sentii le mani di Zayn ancora sul mio collo, insieme a qualcos'altro. Qualcosa di freddo.
Abbassai lo sguardo e la vidi.
La collana più bella e delicata che io avessi mai visto in vita mia. Era un cuore d'argento, con un altro piccolo cuore all'interno, fatto di diamante. La catenina era d'argento anch'essa, ed era bellissima.
Sfiorai la collana che Zayn mi aveva attaccato al collo delicatamente, quasi avessi paura di romperla.
''Mi hai regalato una Cartier?'' sgranai gli occhi. Certo, Zayn era ricco ma non mi sarei mai aspettata un regalo del genere. Non da uno come lui, non in un'occasione come quella. Improvvisamente capii perchè non riuscivo a trovarlo da nessuna parte.
Lui, in risposta, mi voltò lentamente e mi baciò così piano che mi venne da piangere.
''Hai il mio cuore'' mi sussurro sulle labbra. ''Hai ogni mio battito, Diana Pearson''
E piansi davvero, ma non per debolezza e neanche per malinconia. Semplicemente perchè il mio amore verso quel ragazzo moro era così grande che non sapevo più come dirglielo, come farglielo capire a parole, come trattenerlo dentro di me.
''Grazie'' fui solo capace di dire. ''Grazie per tutto''
''Grazie a te'' rispose. ''Mi hai dato qualcosa che nessun Cartier potrà mai eguagliare: mi hai regalato la speranza, e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo''
E guardai in cielo: c'era l'arcobaleno, esattamente sopra di noi.
••

È perfetta. Bellissima, giuro è stupenda e ti ringrazio per aver condiviso un tuo sogno con noi. Grazie mille veramente.
Tutto perfetto.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 19:38

Il mio Zayn.
E così, anche se non era lo stesso, glielo dissi comunque mentalmente: ti amo come non ho mai amato nessuno in tutta quanta la mia vita, e ti ringrazio per tutto quello che mi hai dato e che mi hai insegnato. Spero soltanto di averti lasciato qualcosa. E lo rifarei mille volte, scambierei la tua vita con la mia e morirei per sempre solo per salvarti lo stesso numero di volte.
Strinsi le palpebre e sentii uno sparo. Forte e vicinissimo come nessun altro prima di allora. Non avevo il coraggio di aprire gli occhi, ma mi sentivo...svuotata? Era così che ci si sentiva quando si moriva? Io mi sentivo ancora viva, in un certo senso.
Li aprii con una lentezza che esasperò perfino me, e mi ritrovai nello stesso corridoio nella quale- per forze di causa maggiore- avrei dovuto morire. Eppure vedevo tutto, come se ci fossi ancora. Ero tramortita, stanca e confusa. Un morto può sentirsi così?
Fu solo in quel momento che sentii puzza di ferro, puzza di sangue. Di cadavere.
Abbassai il mio sguardo, pronta a vedere il mio corpo morto a terra come accadeva negli più schifosi dei film. Tipo Ghost, io ero il fantasma bloccato sulla terra?
Ma quello sul pavimento lucido non era il mio corpo.
A terra, in una pozza di sangue scarlatto, giaceva immobile Tom Malik. Uno sparo, un colpo di pistola, una pallottola conficcata direttamente nel cervello. Un semplice buco di pochi centimentri che l'aveva ucciso. Morto. Andato.
''Sono viva'' dissi a me stessa. '' Sono viva''
''Credi che avrei lasciato morire mia sorella?''
E quando alzai lo sguardo da terra, diretto verso la voce che avevo sentito e riconosciuto, ebbi quasi uno spasmo per la forte sorpresa. A pochi metri di distanza da me, e dal cadavere di Tom, c'era Carl.
Carl, mio fratello.
••
E poi lo vidi.
I due uomini che prima lo stavano mantenendo alzato non c'erano più, coinvolti molto probabilmente in quella specie di faida, e lui- palesemente- non era capace di tenersi in piedi. Era seduto a terra, con la schiena magra poggiata al muro di mattoni bianco e la testa all'indietro, in un gesto che mi parve di disperazione. E non riuscivo a vederlo bene per via del fumo persistente, e non riuscivo a respirare, ma era lui.
Corsi verso di lui così velocemente che non vidi più nebbia davanti ai miei occhi, volatilizzata dalla velocità. Mi inginocchiai, poggiando il braccio destro al muro per sorreggermi, e l'altra mano sulla spalla ossuta di Zayn. Lo sentii ancora caldo, come sempre, e il sangue ritornò a scorrere nelle mie vene. Mi sentivo quasi rinata, e avrei sorriso se non ci fossimo trovati coinvolti in una sparatoria in bilico fra la vita e la morte.
''Zayn'' scossi impercettibilmente la sua spalla, per paura di fargli male. Aveva sfregi e ferite dappertutto, la mia mano era sporca delle traccie del suo sangue. ''Zayn muovi anche solo la testa se mi stai sentendo'' piansi.
Piansi.
Nessun singhiozzo e nessun piagnisdeo. Le lacrime scorrevano veloci e capitombolavano sulle mie guance, silenziose e pesanti come goggioloni d'acqua piovana. Non ce l'avrei mai fatta ad aiutarlo, se mi faceva troppo male anche guardarlo negli occhi neri.
Lui mi aveva sentita- perchè probabilmente mi avrebbe sentita sempre- ma non fece nessun cenno col capo. Semplicemente mi strinse la mano, debolmente e così lentamente che ebbi paura che si fermasse all'improvviso.
Avvicinai il mio volto al suo e, fregandomene del momento, gli lasciai un gentile bacio sul collo scoperto. ''Ti amo'' gli sussurrai all'orecchio.
''Ti amo anche io''
••

Bo vabbe io sto piangendo, mi sta venendo un infarto e ho un'ansia pazzesca perché tra due capitoli finisce tutto quindi non so.. mi sento strana, perché non vorrei che tutto questo finisse.
Adoro troppo questa storia.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 18:42

''Ti prego'' balbettai. ''Carl, non dirmi che tu eri in quell'orfanotrofio''
Lui non rispose e fu tutto chiaro.
Carl non era altri che Zayn Pearson, il vero Zayn Pearson. Il figlio biologico di Peter, mio fratello di sangue. Era lui che era cresciuto con i Tiger ingiustamente e che era stato spedito in un collegio.
Era lui e lo era sempre stato.
Piansi o forse no, non riuscii mai a ricordarlo. Le mani di Zayn corsero a sorreggermi le spalle, mentre arretravo drasticamente dal rosso.
Mio fratello. Era sempre stato mio fratello.
Carl rimase immobile e prese ad osservare caino Tom. ''Non potevamo immaginare che saresti scappato'' disse l'uomo. ''E peggio, che saresti stato soccorso proprio da tuo padre. E' stato uno scherzo del destino, non trovi?''
Il silenzio scese su tutti noi come una cappa, ed io rivolsi a Zayn uno sguardo di puro sbigottimento. ''Dimmi che non è vero'' sussurrai, in preda al panico. Potevamo anche non essere più fratelli, ma era davvero troppo da digerire tutto in una volta. Era davvero troppo, per chiunque, rassegnarsi ed accettare il fatto che si è vissuti per mesi con qualcuno- e lo si è anche baciato!- che si è rivelato tuo fratello. In due minuti la mia vita era stata sconvolta, manco fosse passato un potente uragano.
Tom era l'uragano.
••

Avevo pensato che fosse lui ma non volevo crederci. Dio che casino!

Recensore Veterano
30/04/16, ore 18:19

''Quando ti vidi per la prima volta'' disse. ''Pensai che tu avessi qualcosa che mi serviva. Qualcosa di cui avevo un disperato bisogno''.
Conoscevo abbastanza bene Zayn da sapere che non esternava quasi mai i suoi sentimenti, e che si nascondeva dietro una corazza apparentemente impenetrabile.
''E hai capito cos'era?'' indagai.
''Ho capito che non era di quella cosa che avevo un disperato e soffocante bisogno'' sussurrò. ''Era di te che avevo un disperato e soffocante bisogno''.
••

Cristo che capitolo, Zayn io ti amo e lo sapevo che questi due non potevano stare lontani. Mi metti una curiosità addosso alla fine di ogni capitolo che ti vorrei strozzare!
Non riesco a scrivere perché sto pensando a cosa potrebbe succedere nel capitolo dopo. Io corro a leggerlo.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 17:31

E per tutto il tempo, mi sentivo come se mi mancasse qualcosa. E Diana era dappertutto, come non era mai stata. Era un sacco di cose. Diana era il fuoco, a cui nessuno si avvicinava per paura di essere bruciato. Nessuno, a parte chi era già cenere.
Tom mi fece segno di sedermi, ed io obbedii senza dire una parola.
‘’Finalmente sei ritornato da noi, Zayn’’ sorride maleficamente.
‘’Già, finalmente’’ ironizzai.
‘’Ora tutto è come dovrebbe essere’’ aggiunse. ‘’Per noi è un vero onore averti qui’’
‘’E non potevi dirmelo in cucina, questo?’’ ringhiai. Non mi interessava di nessuna conseguenza, perché quando non hai niente non hai niente da perdere.
Tom non la prese male, al contrario sembrò compiaciuto. ‘’Non è questo quello che volevo dirti’’
‘’E cosa volevi dirmi?’’ lo incitai, stanco. Era stata una lunga giornata, e – anche se non avrei dormito- volevo solo mettermi a letto. Possibilmente spegnendo i pensieri.
‘’Voglio raccontarti una storia che inizia diciassette anni fa’’
‘’Non ho tempo per le storie’’ brontolai, alzandomi dalla sedia.
‘’Io ti consiglierei di sederti, Zayn Malik’’
••

Lo sapevo. Lo sapevo perché questa fanfiction è nei 1d, e lui è Zayn Malik. Lo sapevo perché non assomigliava neanche un po' a Diana e suo padre. Lo sapevo perché ci si deve aspettare di tutto da te.
Vado a leggere che sono in ansia!

Recensore Veterano
30/04/16, ore 17:16
Cap. 25:

La mani di Niall Horan si alzò quasi a rallentatore e raggiunse il colletto della sua maglia azzurra. Lo abbassò ed ebbi paura che volesse strapparlo, quando capii che mi stava soltanto mostrando la scapola.
Mi trattenni dall’urlare, o forse lo feci e basta.
Sulla sua scapola c’era scritto: mors omnia solvit.
‘’Sai cosa significa?’’ mi domandò, e non ricordo se scossi la testa o feci semplicemente silenzio in negazione. ‘’E’ latino. Significa ‘’la morte assolve ogni cosa’’, ce l’abbiamo tutti sulla scapola’’
‘’Tutti chi?’’ domandai. Un dubbio si stava insinuando nella mia mente, corrodendola quasi come fosse un tarlo, mentre pregavo che Niall me lo distruggesse.
‘’Tutti i membri dei Tiger’’
Il due secondi vidi il mondo attorno a me girare vorticosamente, e dimenticai ogni cosa. Dimenticai perché fossi lì, perché avessi deciso di continuare a vivere quella vita, e dimenticai perfino come fosse iniziato tutto.
Nella mia testa c’era solo l’eco di una frase: è Zayn la spia.
‘’Perché?’’ riuscii solo a domandare. ‘’Perché Zayn ci ha traditi?’’
‘’Non lo so’’ confessò. ‘’Diana…non avrei voluto essere io a dirtelo’’
Ma le mie domande non erano ancora finite.
‘’Che cos’è che io ho e che i Tiger vogliono? Aisha mi ha detto che c’è qualcosa che ho e che non mi uccideranno fino a che non l’avranno. Che cos’è?’’
Avevo tremendamente paura della risposta.
‘’Zayn’’ disse il biondo. ‘’Lui…da quando ti ha conosciuto ha iniziato ad essere incerto, a voler sabotare i piani dei Tiger, ad avere idee diverse. Aveva addirittura chiesto di andarsene. Ma nessuno se ne va se entra. Lui voleva andarsene per te. I Tiger si sono infuriati ed hanno cominciato a ricattarlo, minacciando alla tua incolumità. Lui non ha avuto scelta’’
••

Io ti giuro che mai mi sarei aspettata una cosa del genere. Non da Zayn almeno, e non a sei anni, quando aveva conosciuto Carl.
Non mi era nemmeno passato dall'anticamera del cervello una cosa del genere. Mi sorprendi sempre!

••
‘’Accetterò tutto quel che ne verrà, probabilmente mi manderanno via ma va bene. Solo…perdonami Diana. Ti supplico, perdonami’’
E quelle parole entrarono fin dentro le mie ossa. Ti supplico, perdonami. Avrei davvero voluto perdonarlo con tutta la mia anima, ma non ce l’avrei mai fatta. Non sarei mai riuscita neanche a guardarlo di nuovo negli occhi scuri, non presto almeno.
‘’Guardami’’ disse, come se mi avesse letto nel pensiero. Portò una mano sotto il mio mento e alzò la mia testa, facendo incontrare- e scontrare- i nostri sguardi. La verità era che era sbagliato e lo era sempre stato. Non solo perché era mio fratello e io sua sorella, ma anche perché eravamo troppo diversi. Diversi in tutti i sensi. ‘’Diana perdonami. Ti prego, scusa’’
Io scossi la testa e iniziai a piangere di nuovo, evitando il suo sguardo. ‘’Perché? Perché dovrei farlo?’’
‘’Perché ti amo. Sei l’unica persona che abbia mai amato veramente in tutta quanta la mia vita’’ sussurrò, distrutto. ‘’Sei l’unica luce che io abbia mai visto’’
Ti amo. Mi aveva detto ti amo, e io scoppiai a piangere ancora più forte. Mi allontanai da lui perché non ce l’avrei mai fatta a respingerlo, altrimenti, e scossi il capo.
‘’Ti amo anche io’’ ammisi. ‘’Ma non ce la faccio. Scusami tu, ma non ce la faccio’’
••

E poi il colpo di grazia.
Ora mi viene un infarto.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 15:33

‘’Mi dispiace’’ sospirò. ‘’Perdonami, Diana’’
‘’Per che cosa?’’ trovai a stento la forza di parlare, mentre lo stringevo sempre di più a me.
‘’Per tutto quanto’’ sussurrò. ''Hai mai sentito un cuore battere più forte?''

Zayn dormiva accanto a me, la guancia adagiata sul cuscino e la coperta di lino bianco che lo copriva, lasciando scoperto il suo petto scuro.
La prima cosa che feci, non appena misi il piede sul pavimento, fu avvolgermi con una coperta e andare in bagno.
Fuori la porta, però, diedi un ultima occhiata a mio fratello. Il suo petto era rivolto verso di me. Il mio sguardò cercò la sua scapola.
C’era un unico tatuaggio su di essa.
Una scritta in italiano, o forse in latino.
Diceva: mors omnia solvit.
••

Mi sto sentendo male con questa fanfiction te lo giuro, se mi succede qualcosa ti considero responsabile del mio infarto! Però è così tanto bella che non riesco a non leggerla. Mi piace tutto e tutto mi spaventa, amo tutto e tutto riesce a terrorizzarmi.
Cosa succederà ora?
Come sta Carl?
Zayn?
Cosa faranno a Diana?
E perché quella li le ha detto quelle cose?
Cosa vogliono da lei?
Mi si sta fondendo il cervello.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 14:14

‘’Mi sono innamorato perfino io’’ ammise, contro voglia. ‘’Come potrebbe non innamorarsi lei? Automaticamente, devo preoccuparmi’’
Quelle parole mi provocarono una strana sensazione. Sapevo, anzi ero certa, che provasse qualcosa per me, ma non me l’aveva mai detto esplicitamente. Conoscendo Zayn, era inevitabile iniziare a imparare a memoria tutti i suoi gesti e le parole dietro essi. Dai suoi comportamenti e dai suoi movimenti avevo capito che ci teneva, almeno un minimo, ma sentirglielo dire ad alta voce faceva tutt’un altro effetto.
••

Ohh, ma finalmente cavolo!
Bravo Zayn così si fa, le cose si dicono tutte e Diana.. perché non l'hai fatto anche te? Dovevi dirglielo almeno potevate vivere felici e contenti.

Carl mi piace sempre di più, è così carino e dolce e mi dispiace che abbia tante cose per cui essere triste.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 13:59

‘’In tutta la mia vita, non sono mai stato felice. Ma quando ci sei…io non ho voluto accompagnarti per vedere come avrei vissuto senza di te. Ma non ho vissuto. Io sopravvivo quando non ci sei. E credimi, non sono mai stato felice ma quando ci sei mi sento quasi contento. Mi dispiace per tutto il male che ti faccio. Veramente, scusami’’
Avevo voglia di baciarlo e di abbracciarlo, di dirgli che io ero stata felice nella mia vita ma quando c’era lui ero raggiante.
E avevo anche voglia di dirgli che era maledettamente perfetto e malinconicamente bello anche con le occhiaie e la faccia stanca, anche con qualche chilo in meno, e anche se mi aveva lasciata sola per due settimane.
[...] E in quel momento si voltò verso di me, e mi attirò a se.
Quando mi baciò, non avendo avuto il tempo di connettere e di pensare a nient’altro, capii immediatamente perché avesse aspettato quindici giorni prima di venire da me.
Zayn non era mai stato felice, non era mai dipeso da nessuno, e non aveva mai considerato vitale qualcuno (a parte Carl). Io avevo rivoluzionato tutto, e voleva capire fino a dove era disposto a cambiare chi era per quella che ero. Una pausa, una riflessione, e forse era servita anche a me perché eravamo arrivati alla stessa conclusione.
Non eravamo fatti per stare insieme, ma neanche per stare separati.
[...] attraverso quel bacio avevo capito che non mi importava più di niente e di nessuno, di nessun legame di sangue e di nessun clan e nessuna morte. In quel momento c’eravamo solamente noi, e non potevo comunque chiedere di meglio.
‘’Diana’’ disse, e il mio nome non mi era mai sembrato tanto bello. ‘’Io voglio stare con te. Non mi interessa neanche la tua risposta’’
[...] E avrei voluto urlargli: ma non capisci? Come fai ad essere così stupido? Sei l'unica cosa di cui mi importa davvero.
••

Sì sì sì sì sì sì sì finalmente si.
Come sono felice adesso! L'unica cosa è che non sono felice che Carl sia ripartito, perché vorrei sempre tutti in salvo anche se in Questa fanfiction è decisamente impossibile.
Mi piace ogni cosa, in ogni capitolo ti superi sempre.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 13:44
Cap. 21:

Zayn.
Sarei rimasta tutta la vita nel Bronx solo per vederlo, anche se non mi avesse parlato, anche se mi avesse spudoratamente ignorata. C’erano cose che non potevo spiegarmi, e me ne sarei fatta una ragione. Non potevo spiegarmi perché, nel Bronx, fossero tutti così maledettamente vendicativi e rancorosi. Non potevo spiegarmi il bene che volevo, inevitabilmente, a Carl quasi lo considerassi un fratello. Non potevo spiegarmi la lealtà di Christine, che sembrava quasi essere l’unica abitante di quella regione abbandonata da Dio ad avere ancora un’anima pulita. Ad avere ancora un’anima, e basta. Non potevo spiegarmi perché tutto quel male, perché tentare di avere il primato e il titolo di ‘’migliori’’ anche a costo di ammazzare e distruggere. Non potevo spiegarmi perché Carl fosse così malinconicamente triste, e Zayn così malinconicamente incredibile. Non potevo spiegarmi perché l’innocenza, che solo adesso avevo imparato a calcolare come il sentimento migliore per gli essere umani, contasse così poco. E, sopra ogni cosa, non potevo spiegarmi perché amassi così tanto Zayn. Perché continuassi a desiderare che le cose cambiassero, quasi come fosse possibile, quasi come fossi davvero una bambina. E perché desiderassi che lui mi amasse anche solo la metà di quanto lo amavo io, e soffrisse la terza parte di quanto lo facevo io. E perché desiderassi vedere almeno una lacrima solcare il suo viso, perché non piangeva mai e cominciavo a credere che non fosse per la corazza che si era costruito attorno.
Forse non piangeva perché non gli importava.
••

Oltre a questo pezzo mi è piaciuto anche quello di Carl ma se scrivo pure quello ti rispiattello qui tutto il capitolo.
Non so perché Zayn non è andato con lei e ho un ansia addosso terribile, però sicuramente l'ha fatto perché doveva disperatamente fare altro.. o almeno spero.

E Carl, dio Carl non mi ha mai fatto stare così male. Gli sono successe così tante cose che è un miracolo sia ancora in piedi.

Mi è piaciuto particolarmente questo capitolo perché qui si capisce chi è veramente lui.. ora mancano solo Diana e Zayn che su devono dare una mossa ad aprirsi per bene. L'un con l'altra.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 13:22

‘’Io non voglio parlare con te’’ confessai, stufa. ‘’E’ stato tutto un equivoco. Carl non aveva detto di noi a Peter, ma della dinamite. Sono stata una stupida, ma sai che c’è? Che avevo ringraziato mentalmente Carl per quest’equivoco, perché così almeno mi sarei allontanata da te. Il punto è che sembra che qualunque cosa faccia, mi porti a te. Ed è…frustrante e…’’
‘’Lo sapevo’’ mi interruppe. ‘’Lo sapevo dall’inizio che Carl non aveva detto di noi. Me lo sentivo. Non l’avrebbe mai fatto’’
‘’Questo non cambia niente’’ indietreggiai, scuotendo il capo. ‘’Non cambia niente. E adesso abbiamo rischiato di saltare tutti in aria e sono sbottata! Io non credo di farcela, con questa vita. Nonostante le lezioni di box e tutto il resto, io…non ce la faccio’’
Mi abbracciò.
Era l’ultima cosa che avrei mai immaginato facesse, anche perché sembrava essere sempre ad una distanza di sicurezza da me. Ma mi abbracciò quasi disperatamente, ed io ricambiai la stretta prima ancora che il mio cervello connettesse. Quasi come se fosse una cosa automatica. E mi ritrovai di nuovo a pensare a come una cosa che mi faceva stare così bene, potesse essere al tempo stesso così sbagliata.
‘’Ce la fai’’ mi disse, stringendomi. ‘’Ce la fai sicuro’’
••

Oddio menomale parlano ancora! Ahh, non sai che bellezza quando ho letto.

Ma quella ragazza chi era? La sorella di Niall? E quindi lui è morto? No ti prego dimmi di no.. cavolo corro a leggere.

Recensore Veterano
30/04/16, ore 11:19
Cap. 19:

‘’Perché?’’
‘’Perché Christine è…mia amica, credo. E almeno lei è stata vicino suo fratello, mentre lui era in ospedale. Al contrario di qualcuno’’
Sì, quella volta in cui avevo abortito e Zayn non era neanche venuto a trovarmi mi bruciava ancora.
Lui frenò così violentemente che rischiai di finire contro il vetro. ‘’E va bene’’ sospirò. ‘’C’ero. Quella notte sono venuto in ospedale’’
‘’Quindi…’’ sgranai gli occhi. ‘’Non era un sogno?’’
‘’Non esistono i sogni, Ana’’ rimise in moto la macchina. ‘’E sono arrabbiato con te’’
‘’Lo so’’
‘’Ma ti sono grato’’ sussurrò quasi. ‘’Se non è troppo tardi, quando torneremo a casa avrai salvato la vita di mezza Dark Roses’’
E non era per niente il momento, ma Zayn c’era stato quella notte. Non l’avevo sognato. Ed ero momentaneamente felice, anche se avevo solo voglia che quella giornata finisse.
••

Cristo Diana sei un fottuto genio, e mi piace troppo il fatto che abbia aiutato Chris e Niall. La fa sentire tremendamente umana e.. questo pezzo ha fatto riemergere la vecchia Diana.
Mi piace perché anche se sono di due famiglie diverse, sono comunque ragazze.. ragazze con un cuore e dei familiari. Quindi alla fine non sono poi così tanto diverse.
Zayn è sempre più misterioso e cazzone (scusa il termine), perché non si dicono che si amano?!
(Recensione modificata il 30/04/2016 - 11:20 am)

Recensore Veterano
30/04/16, ore 00:19

No vabbe io vado a leggere il prossimo che Diana non capisce niente e mi sta spaventando. Anche se una cosa del genere l'avrei fatta pure io, dopo aver parlato con Carl ci avrei pensato 100 volte.
Comunque veramente non so che dire perché cazzo, Zayn non si merita di essere trattato in questo modo, che ti passa per il capo?
Vado al prossimo va, che ho perso le parole. Anyway bellissimo come sempre.

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