Ciao!
Dal momento che mi hai mandato un messaggio chiedendomi di leggere la tua storia, ho deciso di farlo, anche se è una delle regole d’oro di EFP non fare spam (pubblicità illecita e fastidiosa) per messaggio privato. Inoltre, ti dico subito che non serve fare le moine con un’altra autrice, esaltando le sue fanfiction sperando in recensioni positive, perché molte di noi sono parecchio oggettive e guardano prima la storia del nickname.
Dopo questa premessa, posso recensirti e, come puoi vedere, è una critica non perché sono cattiva e non ho niente di meglio da fare di sabato, ma perché ritengo che facendoti notare gli errori che hai commesso, tu possa sistemarli e magari migliorare la tua storia e quelle che posterai in futuro.
Non serve fare la vittima, tutte noi siamo passate dalle recensioni negative agli inizi, è una cosa normale: c’è qualcosa da sistemare e altre autrici, chi in un modo e chi nell’altro, lo fanno presente e ti aiutano.
Ma basta chiacchierare, passiamo al succo della recensione: la tua storia.
Partiamo dalla protagonista. Ho due parole per lei: Mary Sue. Non è facile costruire un personaggio, lo so bene, ma una ragazza bella, intelligente, innamorata persa del suo ragazzo, gelosa al punto giusto, brava in tutto, senza alcun problema o con troppi problemi (parlo di anoressia, bulimia, autolesionismo) è irreale. Certo, le fanfiction sono delle storie inventate e l’autore ha piena libertà, ma un minimo si cerca di avvicinarsi alla realtà e, al giorno d’oggi, una Mary Sue la compri al Toys Center e si chiama Barbie.
Passiamo ad altro, la grammatica. Non ci sono scusanti, o la sai usare oppure no. Non è perché si posta dal cellulare, si usa un programma che non ha l’autocorrettore, è una cosa che insegnano alle elementari e deve essere solida. Quindi il continuo salto tra un tempo verbale e l’altro è da evitare, così come alcune parole scritte in maniera sbagliata (i nomi di persona vanno con la lettera maiuscola), la sintassi delle frasi e aggiungiamoci pure la punteggiatura che, nella tua storia, è molto “ballerina”, nel senso che c’è, non c’è, la usi in maniera impropria. Insomma, non va bene.
Procediamo con la trama. Qual è? Insomma, una fanfiction è una storia e come tale deve raccontare qualcosa, lasciarti qualcosa. L’unica cosa che ho visto nei tuoi capitoli è un pot-pourri di cliché e luoghi comuni. Lei che si trasferisce in America con la migliore amica, incontra qualcuno di famoso, se ne innamora, si mettono insieme è una trama fin troppo comune e banale. Chi osa è sempre il benvenuto e quindi ti consiglio, prima di scrivere la prossima storia, di pensare bene a una trama originale e mai vista. Ci sono un sacco di modi per ideare una bella storia, ti consiglio la tavola dei prompt (praticamente scrivi tutte le idee che ti vengono su un foglio e dopo qualche giorno le elabori, collegandole tra loro, e vedi se la storia regge e può essere sviluppata). Ah, quasi dimenticavo: far perdere la memoria a uno dei due è un cliché trito e ritrito, ormai non è più un colpo di scena che ti fa stare con il fiato sospeso. Forse lo era nel 2005, ma non oggi.
Arriviamo alla parte finale di questa fin troppo lunga recensione, ovvero l’HTML e i capitoli.
Prova a fare un giro su EFP, in qualsiasi categoria e in qualsiasi fandom, ti accorgerai che tutte le storie che non hanno HTML hanno almeno una recensione critica e/o neutra perché, oltre ad andare contro il regolamento del sito, è fastidioso e non invoglia alla lettura. L’HTML puoi studiartelo (in un pomeriggio lo impari) o ci sono dei siti a cui EFP si appoggia che li creano in automatico, anche se ho notato che dopo qualche capitolo hai iniziato anche tu ad usarlo e in parte ti salvi, ma non completamente.
È sì un linguaggio informatico che ti permette, nel caso del capitolo, di rendere la lettura piacevole al lettore, ma ci sono modi e modi di farlo: innanzitutto, evita i colori uniti al grassetto o alla sottolineatura, sono estremamente fastidiosi e trovarseli al centro di un capitolo sono agghiaccianti perché attirano l’attenzione e una persona non legge più il resto del testo; un font carino invoglia le persone a leggere (ad esempio Cambria, Georgia, Times New Roman e chi più ne ha, più ne metta!), mentre una struttura asettica come il font principale del sito fa dire al lettore “bene, vado a leggere qualcos altro”.
Ti dico giusto due parole sui capitoli e poi concludo.
Sono troppo corti, mancano di quel qualcosa che ti dice “cavoli, e ora come va avanti?”. Inoltre al novantacinque per cento sono composti da dialoghi, senza un contesto o un riferimento vero e proprio. Che fanno i personaggi mentre parlano? Dove sono? Chi è presente? Insomma, sono cose molto importanti, non puoi dare il copione e poi lasciare al lettore tutto il contorno, non è quello lo scopo di uno scrittore.
Ho finito questa melensa recensione, ma vorrei dirti alcune cose.
Non è rispondendo male alle critiche che migliorerai il tuo modo di scrivere. So che non è mai facile digerire una recensione non positiva, figuriamoci quando è prolissa come quella che ti ho scritto io o DarkDream o BrightIncubus, ma non siamo venute su EFP a dirti di abbandonare la scrittura o di eliminare ogni tua storia, anche perché non è nostro diritto.
Dal momento che ho impiegato un po’ di tempo per scrivere questa recensione, mi piacerebbe ricevere una tua risposta, sono disponibile anche al dialogo e a rispondere alle tue domande, sempre se vorrai.
Ora, finalmente, concludo la recensione. Spero di essere stata abbastanza chiara.
Jade |