Recensioni per
I dare you to live
di ermete
Complimenti, è una delle storie più belle che io abbia mai letto, dovrebbero farne un film. Aspetto con ansia la seconda parte. L'attesa mi ucciderà . |
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Parto dicendo che hai avuto un'idea molto interessante che mi incuriosisce . Non sapevo davvero esistesse questa sindrome ed è davvero lodevole che tu abbia cercato di documentarti al meglio. La storia è davvero ben scritta e piacevole, per nulla pesante. Hai fatto in modo che la malattia fosse chiara con gli accenni lungo il testo. Mi piace il fatto che tu abbia posto uno Sherlock un po' più positivo e quasi curioso come un bimbo, che risulta comunque coscenzioso e consapevole di fronte alla malattia. Mi piace anche che per una volta sia in pace con Mycroft. La scena dela cena insieme è dolce. John può risultare strano, ma proprio a causa del contesto. Come hai detto tu, è normale sia OOC proprio per questo. Sono davvero curiosa di sapere come prosegue e di capire chi è il coinquilino si Sherlock . Alla prossima :) |
E' assolutamente inutile dire che è splendida, ma solitamente io inizio con le cose inutili quindi: è splendida. |
Oh santo cielo, sei un genio! *_* |
Cara, che posso dirti se non che hai scritto un altro dei tuoi capolavori? Funziona tutto alla perfezioen in questa storia, dalla presentazione di Sherlock (molto bello il caso di Virginia) al modo in cui riesci a dare spiegazioni di disturbi psicologici, usando Lestrade e la sua candida ignoranza (che era anche la mia per inciso) è un ottimo espediente. Mi è piaciuto anche il rapporto tra Sherlock e Mycroft, più disteso che nel telefilm e più vicino a quello del canone, capaci, nel momento di maggior bisogno della madre, di mettere da parte delle rivalità che, di fronte alla malattia, appaiono piccole e prive di senso, sono piccoli cenni con i quali concorri a creare i tuoi personaggi. |
Wow. |
Bella!! Bellissima in realtà: hai fatto un lavoro splendido, sia per l'idea di partenza che è originale, sia per l'interiorità che dai ai tuoi personaggi. Il tuo Sherlock è curioso, intraprendente, intrigante: me ne innamorerei subito se non lo amassi già. E John...John che crede che Sherlock sia il suo demone personale, ma che va comunque con lui. E' inutile: John E' fatto per seguire Sherlock, vivo o preteso morto in decomposizione, sano di mente o folle, sempre e comunque. Ed ora? Victor mi disturba, lo ammetto; sono felice di sapere che la seconda parte è già a metà, perché ho bisogno di sapere come si evolve questa storia stupenda. Un bacio carissima. |
Wow, che trama originale! Sai sempre trovare degli spunti molto interessanti nei disturbi psicologici e sei anche brava a spiegarli con semplicità, perchè si tratta di argomenti complessi, e qui la malattia di John è spiegata con molto realismo, soprattutto per quel che riguarda la sua rassegnazione: è davvero convinto di essere morto, di conseguenza niente lo smuove o lo interessa, finchè non arriva Sherlock ovviamente *w* che sembra l'unico in grado di provocare una qualche reazione in lui. |