Recensioni per
La seconda battaglia della Valle Chiusa
di Entreri
Ed ho finito di leggere anche questa storia. Questa è forse quella che mi è piaciuta di più fra quelle che ho letto. Sbaglio o ti piace molto raccontare di rapporti complicati tra fratelli? XD |
Il cerchio è chiuso. |
credo che in questo capitolo il personaggio di Adikan si riscatti, almeno in parte, e dimostra di avere una ricchezza di sfaccettature che poco avevamo visto nei precedenti capitoli. |
La scena iniziale, cara Enteri, è a dir poco geniale. Con poche pennellate sei riuscita a rappresentare una scena non solo vivida, ma fortemente caratterizzante: vediamo il Galoth donnaiolo, vediamo il Galoth bambino che ha paura di suo padre; vediamo il Galoth menefreghista e sfiacciato. E vediamo tutta la considerazione che possa avere per suo fratello e il modo con cui risponde alle sue provocazioni con altre provocazioni. La frase Mio signore era suo padre e Galoth gli somigliava al punto di avere paura di se stesso, poi, racchiude in sé un senso di presagio di quel che accadrà nelle ore seguenti e -- da quel che si comprende a fine storia -- negli anni futuri. |
Sì, il capitolo è corto e comprendo benissimo i sentimenti con cui lo hai scritto: in ogni storia c'è almeno un capitolo che, per una ragione o per l'altra, è un parto scrivere e questo se l'autore è fortunato. |
E siamo alla fine, dunque. |
Prima di tutto, mi scuso per l'enorme ritardo con cui recensisco: la situazione non è delle migliori e alla fine mi restano a malapena le energie da dedicare a Podestaria (e ne approfitto per ringraziarti ancora una volta per aver accettato di betarla <3), però eccomi qua e, bambini permettendo, cercherò di fare il mio dovere nei tuoi confronti. |
Ottimo capitolo, davvero. Ci voleva un po' di azione, a questo punto! |
Cosa posso dire? Rischio di ripetermi, ormai, nell'elencare i numerosi punti a tuo favore e che rendono la tua scrittura così ben gestita ed elegante. Anche qui, tutte le tue doti si ripresentano invariate, ponendo le basi per un capitolo in cui ci si immerge con facilità e decisamente riuscito. |
Un capitolo corto, ma decisamente interessante. Si apre di gran carriera, con una frase d'inizio che ci fa capire immediatamente con che tipo di personaggio abbiamo a che fare, e si chiude con una altrettanto ben realizzata. |
Che dire? Un altro ottimo capitolo, che ci fa conoscere meglio non solo Agorwal, che sembra essere un vero condottiero, ma anche Adikan, rafforzando l'opinione che ci si fa di lui nel capitolo precedente. |
Spero che, così com'è stato per "Aspettando la fine della notte", io non sia troppo svantaggiato nell'immergermi in questo tuo mondo senza conoscerlo affatto. Lo spero, perché l'inizio di questa storia mi intriga parecchio! |
Recensione - giudizio per il contest "Circoli e Salotti" |
Avevo giusto scritto che mi dispiaceva non aver ancora visto approfondito il carattere dei personaggi, ma confidavo che questo capitolo soddisfasse la mia curiosità. Adikan appare sempre più come un comandante indegno del proprio posto, che sicuramente sa come mostrarsi superiore e come far pesare la propria posizione, ma non come farla valere davvero. La figura di Agorwal è ben tratteggiata e richiama bene l'immagine del veterano preparato alla guerra, ma abbastanza saggio da sapere che non c'è spirito che tenga a una morte sofferta al freddo e lontano dalle proprie dimore. Voglio vedere se Adikan riuscirà a diventare una figura tragica.. Già col capitolo precedente sembrava di poterlo intuire. Ti faccio ancora i miei complimenti: gli ambienti e i personaggi sono descritti molto bene e appassionano il lettore. E il banner non è così male (ma meglio quelli prima, questo sì ;) ). Alla prossima! |
Quindi per il contest dovevi partire dall'inizio e costruire la storia come flashback, giusto? Ti faccio i complimenti anche per questo capitolo: le immagini sono molto vivide e i personaggi ben caratterizzati anche con poche frasi, cosa che apprezzo sempre molto. Nonostante la vivacità delle immagini, lo stile rimane molto rapido, quasi secco e perentorio come vorrebbero essere gli ordini di Adikan. Anche il riferimento al carro impantanato fa capire quanto sia sporca e difficile una spedizione del genere senza il romanticismo e la poesia spicciola che giustamente il protagonista lascia a qualche trovatore. Unico rimpianto è aver visto ancora troppo poco dei personaggi, ma spero di veder colmata la lacuna andando avanti a leggere. Ancora complimenti |