Recensioni per
Se non in questa, nell'altra vita
di Roxar

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/06/14, ore 19:20

Cioè... io capito di qui per caso e mi trovo a leggere una cosa simile. Io...boh...muoio. Cioè, vado ad impiccarmi con il cavo del mouse, perché tu sei veramente brava e ti invidio.
A parte ciò, la storia è praticamente perfetta. Non mi pare di aver trovato errori rilevati, e se c'erano sono stati sepolti da una me in preda all'ansia di finire la lettura, completamente assorta nella storia di questi due ragazzi. Mi fregio di essere una tipa tutto d'un pezzo, ma questa "cazzatina" (come hai scritto tu) mi ha proprio toccata.
Ti faccio tanti complimenti. Sul serio. Brava.
P.

Recensore Master
16/12/13, ore 22:14

OMG!!!!
ciao, sono la tua babbo Natale segreta.
Scusa per l'esclamazione iniziale, ma la tua storia mi ha fatto restare a bocca aperta.
L'ho adorata... l'ho amata. E' stupenda.
Bellissimi i vari passaggi... tutti!
I quattordici anni con la scoperta di essere innamorato.
I sedici anni con la consapevolezza di essere geloso.
I vent'anni e la paura per la vita dell'amato.
I ventidue e la notte di sesso, che però non significa nulla.
E poi via, via, hai percorso ogni tappa più importante della vita del protagonista, fino alla sua morte e l'ultimo passaggio mi ha commossa.
A 84 anni si appresta a morire e spera che ci sia un'altra vita, diversa, migliore, in cui potersi congiungere, finalmente, alla persona che ha sempre amato.
Una storia che, per certi versi, lascia l'amaro in bocca, perché è triste vedere il protagonista imprigionato in un amore che non avrà mai, però è anche bella perché, nonostante tutto, l'uomo morente spera di poter coronare il suo sogno in un'altra esistenza.
Commovente, triste, dolorosa, ma bella.


[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Recensore Veterano
06/12/13, ore 00:45

...
Vorrei scrivere una recensione. 
*cominciò lei sgranchendosi le dita*
Vorrei scrivere una recensione degna di essere chiamata tale. Un commento che, come da name, lasci il segno. 
Vorrei trovare delle parole capaci di farti capire, o quantomeno intuire, quale piccolo capolavoro tu abbia scritto. 
Dico piccolo, sì, nel senso di breve, E già questo aggettivo è un complimento. 
Perché esprimere tutto quello che hai espresso in così poco è pura magia. 
Poesia in prosa, ecco. 
Hai trasmesso emozioni, sentimenti così forti da stordire. 
Hai portato, letteralmente trascinato, il lettore fino alla conclusione, impedendogli di fermarsi, di riprendere fiato. 
E arrivati alla fine?
Si ha un senso di vuoto. Un momento di stallo in cui non riesci a definire ciò che stai provando. 
E questo, inutile dirlo, è un altro, immenso, complimento. 
Perché? Perché sei riuscita a confondere. A giocare con i sentimenti di tutti neanche fossero carte francesi. 
Si arriva alla fine e non si capisce cosa il cuore e la mente ti stanno dicendo. 
Da una parte vorresti piangere. Singhiozzare per questo finale così tragico, deprimente e angosciante. 
Dall'altra? Dall'altra è una conclusione degna, espressa alla perfezione con poche, giustissime, parole. 
Magari insieme. 
Qui. Qui hai rischiato di uccidere tutti, mi sa. Me di sicuro. 
E con questo forse è meglio concludere. Perché è tardi e sto straparlando. 
Probabilmente non ti ho fatto capire nulla, così riassumo velocemente il tutto, graziandoti. 
E' una storia magnifica. Un piccolo capolavoro che non si può dimenticare. 
Complimenti vivissimi, dal profondo del cuore. 
Un bacione e alla prossima, 
Sara
 

Recensore Junior
13/11/13, ore 22:31

Ora. Andiamo con calma.
A me di solito piace recensire con cura, soffermandomi sui dettagli, sulla sintassi, sui contenuti. In fondo, è lo scopo per cui esistono le recensioni, no? Evidenziare i punti di forza e i punti deboli di una storia, qualora ce ne siano, per aiutare e/o gratificare lo scrittore. 
E lo faccio, eh...mi riesce anche abbastanza bene, focalizzarmi su questo. Ma adesso sono ancora con gli occhi sgranati e la bocca mezza schiusa per lo stupore di questa piccola meraviglia, perché, SIGNORE GESU', è davvero una piccola perla.
Scritta benissimo, senza errori, vivida, forte, evocativa, coinvolgente come poche. A metà tra un pugno allo stomaco e una carezza sulla guancia, tra il malinconico, il rassegnato, e lo speranzoso. Un po' sul filo del rasoio, proprio come lo sfortunato protagonista.
Davvero, non so che altro dire, né come farlo. 
Ma è stata una full immersion e amore a prima lettura...mamma mia, mi hai dato veramente i brividi, e se non sto piangendo è tipo un mezzo miracolo!
I miei complimenti vivissimi ç___ç

Dritta nei preferiti anche tu! Now.

Bacioni, 
Marty.

Recensore Junior
13/11/13, ore 21:29

Boh, sarà la prima recensione di tre righe che lascio e di certo una delle più schifose. Ma sono tornata un'ora fa da una giornata universitaria iniziata alle 7 di stamattina e, sinceramente, la tua storia è di quelle che non han bisogno di parole. E quindi, ti amo, solo. <3 
Grazie per questa. 
Libs 

Recensore Master
13/11/13, ore 20:31

Ma ma ma ma. Ma ma. RòH, ma sei matta? Vuoi per caso l'irrimediabile perdita di TUTTI i miei sentimenti? Questa shot è sensazionale. Ti prende il cuore, te lo strappa e poi te lo rimette a posto COSÌ, a pezzi proprio, ma oddio, è visceralmente bellissima. Come al solito, hai uno stile che rasenta il magico; una volta che si inizia a leggere qualcosa di tuo, fermarsi e lasciare la cosa a metà è, oltre che impossibile, un atto contronatura, una di quelle cose brutte e imperdonabili tipo mangiare la pizza e lasciare le croste. ODDIO, io giuro che non ho nemmeno più un feeling. Cioè, costui l'ha amato per OTTANTAQUATTRO lunghi anni e non gliel'ha mai detto. E inoltre, oltre a tutto l'amore di questo protagonista, c'è anche quell'amarezza angst che ti schiaccia ("Un giorno mi sono svegliato e ho capito di essere cresciuto. ARGH.") . E INOLTRE: costui c'è semlre stato per il ragazzo di cui era innamorato. Nel momento in cui è sul letto di morte, costui dov'è? Dove? Ç______Ç Gesù, io giuro che *ama*. Ci sarebbero tipo ottanta pergamene da empire per tessere le lodi di questa fic in maniera appropriata, ma tra un po' mi accascerò on da floor e comincerò a feelingare, indi non mi sento propriio like. Cioè. *^*. Oddio. Io ti inondo di cuori et complimenti e voglio che tu sappia che loverò tutto ciò forever. Pirats.

Recensore Veterano
13/11/13, ore 13:26

Io vorrei sapere quand’è che ti ho dato il permesso di distruggermi con amore.
Sto impazzendo e mi son scese pure due lacrimucce, di quelle tenere e leavemealoneggianti che ci piacciono sempre tanto.
Ad un certo punto mi è uscito anche un qualcosa tipo “SUO FIGLIO!” che ricordava tanto Amos Diggory, solo che ho cambiato aggettivo possessivo. Ho amato ogni singolo momento di questa shot, tutto, dai quattordici ai fottutissimi ottantaquattro anni d’amore – è tanto tempo ottantaquattro anni, diamine.
“Un giorno mi sono svegliato e ho capito di essere cresciuto”.
Mi ha uccisa, perché ci sono un sacco di cose racchiuse in quel cresciuto, non solo riguardanti l’amore per lui.
In questo momento non riesco a dire altro che NGGGH! perché sono una frittata di sentimenti e di amore verso di te, ma sappi che i miei deliri fangirlanti continueranno in privato. Sai, voglio sembrare una persona almeno un poco seria, qui.
Un bacione grande da qui fino a casa tua, così ti arriva sicuro <3

Finn_the_raccoon

Nuovo recensore
13/11/13, ore 12:54

Oddio, è la one shot più bella che io abbia mai letto! Sei spettacolare, scrivi una meraviglia *^*