Allora, allora.
C'è del potenziale, e tra le righe lo si riesce a leggere. La visione della tragica quotidianità di Asuka non è certo un'idea da scartare, e anche l'introspezione relativa ai suoi pensieri fin troppo da adulta, rispetto alla sua età. Insomma, il materiale è buono.
Però occhio alla forma. Una storia è bella se viene esposta in modo corretto! Alcuni tuoi tentennamenti saltano all'occhio e stridono un po', come alcune corrispondenze verbali (se stai scrivendo al passato non saltare al presente! Ad esempio: " ero sempre in un'angolino a giocare con il primo giocattolo che mi capita" ) e, in alcuni punti, l'ordine delle parole non proprio naturale ("così all'asilo mi chiamavano").
Vuoi una dritta? Rileggi qualche volta (tanto il testo non è molto) e immedesimati su di un terzo che debba leggere a sua volta. E continua a scrivere, perché solo così ci si migliora :)
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