Recensioni per
Una favola triste - Storia di un cigno bianco e di un cigno nero
di Aching heart
Una metafora carica di pathos, scritta egregiamente, anche se io, personalmente, avrei usato un poco più di virgole, perché certi periodi erano davvero lunghi. A livello tecnico, mi pare che l'unica imprecisione sia l'apertura di un inciso che poi non viene chiuso successivamente. Ma magari è solo la mia impressione. Ti segnalo il pezzo, così puoi eventualmente controllare: |
LadyAndromeda, sono commossa!!! E felicissima di aver ispirato questa bellissima shot, non ci credevo quando l'ho vista! Paragonare la vita alle favole è sempre stata una mia fissazione, e tu poi sei riuscita a farlo con poesia e sentimento...in particolare ho adorato la figura del Cigno Bianco, Giulia, che nasconde un universo di sensazioni e di fantasia dietro alle sue sembianze di cigno, confinata in un lago dai cacciatori che la braccano e la discriminano per la sua diversità - troppo stupidi per capire che è il migliore dei pregi - e che riversa le sue speranze sul principe, il quale però, come tutti i principi (e Derek in particolare, è sempre stato un idiota!) preferisce il fascino seducente del Cigno Nero, un fascino vuoto come quello di una bambola, e si nega per l'eternità un futuro felice...troppo cieco, troppo pieno di pregiudizi per capire che Odile non potrà offrirgli niente a parte qualche notte di passione falsa, mentre Odette avrebbe potuto dargli dell'amore vero... |