Eccomi qua, finalmente ci sono arrivata!
È la terza volta che rileggo questa storia, abbastanza da poter lasciare una recensione di senso compiuto, o, come dice EFP “fai sapere all’autore perché ti è piaciuta la sua storia”
1-Mi è piaciuta tanto l’ambientazione, in una metropoli enorme eppure terribilmente vuota, come la New York di certi fumetti di Devil. Un posto dove le persone sono più sole che mai anche se camminano in mezzo alla folla perché tra loro non c’è nessun contatto umano.
2-Il protagonista, Jonathan. Si capisce subito che è qualcuno particolare, ma nella città dove si trova le persone sono troppo rintronate per fare caso a lui. A me fa l’impressione che il suo cinismo sia un modo per difendersi da quanto lo farebbero soffrire le schifezze del mondo che è costretto a percorrere.
Ed infatti si preoccupa di una sconosciuta morta!
Tra l’altro, quando Jonathan solleva la donna al freddo e tra la neve, ho un po’ pensato a “Les Miserables” quando Valjean prende in braccio Fantine dopo che è quasi stata arrestata da Javert. Ma questa forse è una mia deformazione mentale ; )
3-Forse la cosa che mi è più piaciuta in assoluto è il modo di rendere omaggio alla donna. Sparare colpi di pistola in aria! Come si usava una volta per gli eroi caduti in battaglia, e Jonathan deve averlo visto di persona considerato che è sulla Terra da un bel po’ di tempo. Lei, considerato quello che deve avere passato, può benissimo essere considerata una combattente.
4-Altra cosa, quando tu suggerisci al lettore che Jonathan abbia pianto nella frase “Se era solo sudore”
5-Solo alla fine parli di “ali” e fai capire che Jonathan, cupo, ombroso e cinico, non è altro che un angelo. Probabilmente un angelo caduto che cerca di riconquistare il suo posto in Paradiso ma allo stesso tempo cerca di migliorarsi.
Poi il tuo stile è piacevole perché riesci a dire cose importanti ma senza essere pesante o banale (io personalmente detesto la retorica… ma devo confessare che a volte sono la prima a cascarci XD), e comunque sei stato molto bravo a delineare così bene un personaggio originale in una One Shot.

Complimenti, è veramente un bel lavoro!

Makoto

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Devo dire che questo è il primo che leggo dei tuoi racconti. Lo trovo davvero bello, con un che di romantico. Inizialmente sono stata spinta dalla curiosità ma poi sono stata, per tutta la storia, accompagnata da un' atmosfera di infinita e palpabile dolcezza. Mi piacerebbe avere qualche dettaglio in più sulla missione che il protagonista deve svolgere.... Mi ha lasciata con una profonda sensazione di calore e comprensione. Davvero davvero bello!!!!

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E' un'introspettiva molto bella e dettagliata, è come se entrassi nel particolare piano piano, seguendo con calma i passi di Jhonatan.
E' sembrato anche a me di vedere quella ali, spuntargli dalla giacca.
bravo, veramente!

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Okay...
Aspetta un attimo che mi riprendo.
Te l'ho già detto, non avrei mai pensato che tu fossi un tipo da one-shot,ma, dopo aver letto questo piccolo capolavoro, mi rendo di nuovo conto di come tu sia sempre capace di sorprendermi. Non ripeterò che scrivi benissimo, perché già lo sai, quindi passerò subito a comentare la trama.
Particolare, lo è senz'altro. Abbiamo quest'uomo, Jonathan, e la sua non specificata missione. Un personaggio difficile da definire, perché è allo stesso tempo umano ed inumano, freddo nei modi, ma capace di provare profonde emozioni. La scena che hai descritto, il silenzioso atto di pietà nei confronti di una perfetta sconosciuta è toccante ed epica al tempo stesso, e sopratutto, magistralmente narrata. Mi è piaciuto tantissimo il momento in cui le rende omaggio sparando con la pistola, ed il finale. Insomma, non so che altro dire. Mi hai letteralmente schiantata. Lo so, questa recensione è troppo seria per essere mia, ma dopo aver scritto una cosa così triste, non puoi pretendere che io sia di buon'umore.
Un bacio,
SAitou

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è davvero incredibile... complimenti, insomma, io fatico a trovare le parole. Questo è l'episodio più profondo ed emozionante che abbia mai letto e dei tuoi lavori quello che mi ha colpito più di tutti. forse penserai che io stia esagerando, ma devi credermi se ti dico che alle ultime righe avevo gli occhi lucidi (e ce ne vuole per far venire i lucciconi agli occhi a me!). Riuscire a trasmettere così tante e forti emozioni tramite delle parole scritte... beh è una qualità concessa a pochi e tu devi andarne fiero. una cosa che amo e che attizza la mia curiosità quando leggo storie scritte da altre persone è provare a indovinare attraverso le righe quello che l'autore stesso ha provato nel dare alla luce la sua opera, qual'è circa il suo carattere, il suo modo di pensare, poiché penso che quando si scrive, disegna, suona o si fatica per costruire qualcosa di proprio e dargli vita, la persona rivela quella parte di se e della sua personalità che nella vita sociale nasconde e deduco che da quello che ho appena letto la passione che ci hai messo nel scrivere è stata infinita (ma anche le altre tue serie non sono da meno naturalmente!). Johnatan rappresenta chiaramente l'umanità dell'uomo, che anche la persona all'apparenza più fredda dentro di se ha, anche se in parte minimale e come lo hai rappresentato tu è stato perfetto: solitario, un tipo piuttosto singolare, eccentrico e disinteressato e interessato contemporaneamente al resto del mondo, che alla fine rivela di essere dotato di un grande cuore e profonde emozioni. Adoro come ne hai mascherato le lacrime con il sudore nella scena in cui scava la fossa e quando rende omaggio alla donna in quel modo così glorioso, dedicandole dei colpi di pistola, e l'intera radura sembra rispondere riecheggiando al tuonare degli spari unendosi a Johnatan... mi è venuto subito in mente Lamento Eroico, non ho potuto farne a meno, e il finale a sorpresa è... semplicemente stupendo, mi sono venuti i brividi.
boh sarei ripetitiva a dire che è una one shot meravigliosa e che hai fatto un lavoro eccellente.
spero solo che prenderai sul serio tutto ciò che ho scritto, perché lo penso sul serio...!
alla prossima!
-TS
(Recensione modificata il 19/11/2013 - 10:35 pm)

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