Ciao!
Sono capitata sul tuo profilo e questa storia mi ha subito attirata (adoro De André).
Ti faccio i miei più vivi complimenti, è davvero ben scritta, con uno stile impeccabile, intenso e soprattutto assolutamente in linea con la mentalità "paesana" che descrivi.
Ti dirò una cosa forse un po' stupida, ma mi ha colpito l'uso del termine "putea": mia nonna è veneta, era lei che mi chiamava (e a volte mi chiama) così. Leggendo mi pareva quasi di sentire la triste storia della Bice narrata dalla sua voce e ciò ha reso il tutto più reale, vivo e, in qualche modo, quasi commovente.
Bravissima, ancora tanti complimenti!
Alla prossima,
Melianar

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Valutazione del contest I titoli di Faber

Non ho appunti da fare, perché questa storia mi è piaciuta moltissimo, dalla prima all’ultima parola, sia come stile che come trama. Non ci sono errori o distrazioni, è molto curata. Il titolo è davvero azzeccatissimo, il tono è leggero, ma intriso di tristezza e magia; ci sono le credenze popolari, ci sono gli intrighi di paese, ed una donna che ama Daniele e forse è il motivo della sua morte. L’unico particolare che non ho capito, ma forse è mia stupidità, è se il fatto che don Martino e Domenico siano morti nella piena del ’52 sia in qualche la riprova che la morte di Daniele è stata ad opera di qualcun altro – oppure vuol solo dire che ormai, essendo morti, non si potrà mai sapere la verità. Mi sono persa in questo punto e mi piacerebbe che me lo spiegassi. Comunque complimenti davvero!
(Recensione modificata il 02/12/2013 - 12:27 am)

Ciao ^^
Ammetto che ho avuto qualche difficoltà a comprendere il legame che c'è fra questa "piena del '52" e i morti di cui si parla... Però devo anche ammettere che ho amato questa storia, l'aria di "paese" che si respira, è stato come fare un viaggio nella mente che un po' non c'era di Bice. Tutto è scritto in maniera perfetta, risulta molto godibile e davvero, una bella bella storia :)
A presto,
Aika.

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