Recensioni per
Rodion
di Emide

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/12/14, ore 18:14
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ciao, carissima.
Il tempo è volato, è vero. Molto ne è trascorso dall'ultima volta che ti ho recensito, ma Rodion dopo un po' ti chiama e non puoi fare a meno di assecondare la convocazione e correre adorante a leggere ancora.
Raramente, raramente ho visto in EFP - ad essere sincero, anche nei libri cartacei pubblicati - un personaggio così ben strutturato, così realistico, sondato così interamente dall'autrice fino ai minimi recessi del suo animo da sembrare vero in ogni suo singolo aspetto; per ogni singolo dubbio, per ogni singola certezza, nostalgia, affetto... per qualsiasi sentimento.
Manca solo che imiti Michelangelo e urli alla bozza: "Perché non parli?!". Ne avresti tutto il diritto.
Sei sempre strepitosa, sempre. C'è una scelta oculata e meticolosa di ogni singola parola, di ogni singolo punto a capo, di ogni pausa. Come se tu ci riservassi solo le parti migliori di un piatto gustosissimo, perché è questo che è Rodion: pur trattando di argomenti indiscutibilmente seri e gravi, scivola fluido in un istante malgrado il tono elevato con cui è scritto ogni capitolo. Ogni periodo è una poesia, degna dei più grandi maestri e, infatti, ogni tanto impieghi termini leggermente antiquati, quasi tu volessi sottolineare che la tua musa sono i classici e non i romanzi moderni. Persino quando descrivi il tuffo nelle gelide acque della manica, lo fai in un modo sensazionale, quasi decadente... ora mi spiego. Sei come gli Esteti del secolo scorso e di quello prima, che scrivevano opere letterarie di un livello squisito ed elevatissimo ma in una società vuota e ormai sfinita e svuotata di ogni singola stilla di energia (o almeno, così da loro era percepita); perché sembra che tu sia lì, nel tuo stesso mondo schiacciato sotto il tallone del terribile e decadente Reich, a raccontarcelo come spettatrice, tanto è reale.
Ogni periodo è meraviglioso, tuttavia tu quoque non sei priva di qualche minuscolo difettuccio, perlopiù refusi.
Ogni tanto metti virgole dove non ci andrebbero, tra verbo e soggetto (più precisamente due in questo capitolo). Inoltre, hai scritto un "di lì a poco" senza accentare la "i". Ultima cosa, hai scritto un "qual era" con l'accento, "qual'era" per l'appunto. Ti deve essere sfuggito, capita a tutti.
Rodion rimane comunque un'opera mastodontica, non per estensione, ma per realtà, per capacità di coinvolgimento, per lo scorcio ad una possibile linea temporale (e possibile futuro, ahimè) che ci regala, quasi fosse un ammonimento.
Aurelianus

Recensore Veterano
10/12/14, ore 11:52
Cap. 1:

Ammetto che avevo adocchiato questa storia da un bel po' di tempo, ma per vari motivi non ero mai riuscita a iniziarne la lettura. Ho quindi colto l'occasione con lo scambio libero e ne approfitto per dirti che recupererò anche gli altri capitoli perché mi hai letteralmente conquistata ** 
L'idea di creare una distopis in seguito al secondo conflitto mondiale è geniale (amo le distopie e credo che chiunque, a un certo punto, si sia domandato cosa sarebbe accaduto se Hitler avesse vinto la guerra) e intenso, proprio come ho trovato intensa la tua narrazione: hai uno stile "ricercato", informativo, ma che non pesa affatto, anzi, il tutto ha una scorrevolezza impressionante, molto d'effetto e quasi brutale in alcuni punti. 
Sono incuriosita e affascinata, perciò metto la storia direttamente nelle preferite. 
Tanti complimenti davvero. 

Recensore Master
09/12/14, ore 21:19
Cap. 1:

ciao, sono qui per lo scambio libero. Penso sia la prima storia che leggo su efp di questo genere. Sono rimasta colpita, è scritta bene, è storica da una parte, ma non è noiosa, anzi, incuriosisce molto. Devo dire che leggendo questo capitolo, odio ancora di più i nazisti e Hitler, nonostante sia il periodo di storia che ha sempre affascinata. Sei riuscita a creare una storia ambientata in una realtà lontana e diversa, ma sei stata davvero brava, complimenti :) Mi è piaciuta molto.

Recensore Master
08/12/14, ore 19:40
Cap. 1:

Ma ciaaaooo! Sono Noemi..nonché Maria hahahhH Allora innanzitutto non mi sono affatto pentita di averti letta..se dico che sei bravissima tu puoi pensare che sia una frase fatta ma credimi che sei davvero brava. Innanzitutto siamo di fronte ad un genere storico e quindi bisogna essere anche preparati sul periodo,quindi complimento doppi :) Il periodo storico che hai trattato,come ogni dittatura é molto crudele e spietato..spesso mi sono chiesta come facevano a vivere,con la paura costante che potessero venirti a prendere dividendoti dalla famiglia,e poi? Il piccolo Rodion si é trovato a scappare,ho percepito la sua agitazione mentre cercava di oltrepassare quella barriera. In fondo era solo un bambino,eppure ha avuto quella grinta di scappare. Non mi resta che farti i miei complimenti..devo leggere ancora le tue storie assolutamente Brava Maria :)

Recensore Veterano
29/11/14, ore 14:42
Cap. 1:

Ciao! Come promesso eccomi qui :D
Come ti dicevo amo molto le opere di fantasia in generale è la letteratura storica: il mix delle due cose nella tua storia mi ha fatta letteralmente impazzire! Ti dirò la verità, non sono esattamente un'estimatrice del periodo della seconda guerra mondiale, ma ho trovato affascinante questo primo capitolo.
Sei riuscita a tenermi attaccata al monitor fino alla fine. Credevo che sarebbero riusciti a fuggire entrambi i fratelli e a questo punto mi viene spontaneo domandarmi se Andrej sia riuscito in qualche modo a salvarsi (anche se dubito, purtroppo).
A livello stilistico la storia è scorrevole, non c'è che dire, è anche per quel che riguarda la grammatica non ho trovato errori specifici. L'unico consiglio (che non è nemmeno una critica) sarebbe quello di rivedere le virgole: ne ho notate alcune in punti dove sarebbe stato superfluo inserirle, il che rende certe frasi un po' pesanti!
A parte questo ti rinnovo i miei complimenti! Sei stata davvero bravissima!
A presto,
WhiteWitch

Recensore Junior
18/08/14, ore 00:27
Cap. 1:

Posso dire solo una cosa: wow!!
Complimenti per la descrizione, bellissima, complimenti!
Nel testo non ho trovato traccia di errori di grammatica o formali, il tuo stile è molto bello, e l'idea della falce è assai intrigante!
Solo mi lasciano perplesso gli eventi che portano alla salvezza della germania:
1) contando che l'esercito sovietico contava circa 3-4 milioni di effettivi, come fanno soltanto 10.000 soldati (meno degli uomini persi a hiwo jima o guadalcanal) a ribaltare le sorti della guerra e a mandare in rotta un esercito con un rapporto di 300:1?
2) Quando Stalin inizia ad avanzare in modo pericoloso in europa dell'est è già in atto lo sbarco in normandia, quindi la situazione del reich è già compromessa comunque.

Questi comunque sonno dubbi puntigliosi che messi a confronto con la storia diventato comunque secondari...
Ancora complimeti!
Saccuz

Recensore Veterano
11/04/14, ore 20:24
Cap. 1:

Io ero sicura di aver letto qualcosa di tuo e non mi capacito per il fatto che sino ad oggi non abbia letto Rodion ò_ò
Ora, per punizione mi dono 100 frustate in piena schiena, diamine ò_ò
Che dire?
Sapevo che scrivevi bene ed è stata una conferma fantastica dato che mi son ritrovata ad affogarmi tra le tue dita, avida di sapere.
Perché il primo capitolo l'ho trovato maledettamente avvincente e coinvolgente, meraviglioso oserei dire. Poi, oh, hai citato un periodo che in me ha sempre suscitato una strana curiosità (parlando con rispetto), quindi leggere con un malsano interesse era maledettamente inevitabile.

Brava Bea, bravissima ç_ç

E ricorda: Beat. *o*

Recensore Veterano
09/04/14, ore 21:05
Cap. 1:

Buonasera!
Questa è la prima distopia che leggo, non solo qui su Efp, ma in generale. Ergo, non ho mai avuto l'occasione di leggerne una. Grazie al tuo Epistemo sono riuscita a inquadrare temporalmente i fatti di questa distopia. Un'ottima scelta. E ora andiamo alla storia.
Bene anzi, male! Hitler ha vinto e sterminato tutti gli ebrei (ma sarà proprio così o alla fine qualcuno è sopravvissuto ed è fuggito via?) e le altre "razze inferiori" che gli davano fastidio. E i Russi non se la passano bene. Sono rimasta scioccata dalla brutalità con cui è stata sterminata quella povera famiglia, di più il fatto che a fare la spia sia stato uno della loro stessa etnia. Direi che ciò calza a pennello con le atrocità del passato, durante la seconda guerra mondiale. Cose così accadevano spesso a quei tempi, tra le popolazioni sottomesse ai tedeschi. L'unico sopravvissuto al massacro è Rodion, che immagino sarà il protagonista della storia (è il titolo della tua fiction infatti :D), spero che riesca a cavarsela.
Noto con piacere che su questa storia hai speso le energie per renderla verosimile, facendo delle ricerche riguardo al periodo più brutto della storia dell'umanità, hai fatto un buon lavoro. Non mi resta che salutarti, ci vediamo al prossimo capitolo.
BlackGirl91

Recensore Veterano
09/04/14, ore 19:55
Cap. 1:

Finalmente e sinceramente... la tua madrina è qui! Scusa per il ritardo, ma ho avuto degli impedimenti improrogabili ._.
Comunque, come prima cosa devo dire che apprezzo la scelta del distopico. Molte volte mi son trovata a chiedermi cosa sarebbe successo se Hitler avesse davvero vinto, e ora eccoti qui a darmi una risposta tutta tua, assolutamente interessante. Hai descritto il quadro dell'europa distopica con pennellate nette, chiare e non noiose. Le introduzioni sono forse, secondo me, la parte più ostica in una storia, perché ad ogni parola ti giochi l'attenzione del tuo potenziale lettore: tu ci sei ben riuscita, questo incipit nasconde tutto il potenziale del rischio che hai deciso di correre; anticonvenzionale e sfrontata, così la definirei a pelle - e ho la sensazione di non sbagliarmi.
Ad ogni modo, riguardo la trama non posso dirti molto, se non che sono davvero curiosa di vedere cos'hai in serbo per il piccolo Rodion. Meriti comunque i complimenti per la tua scelta di osare con questa trama. Hai tutta la mia attenzione :)

Recensore Master
13/03/14, ore 15:58
Cap. 1:

Questo si che è un testo degno di questo nome! E' preciso e accurato, i termini sono quelli che venivano usati realmente dai tedeschi, e una situazione come questa era più che possibile a quei tempi. Come si fa a non odiare la Gestapo, mi chiedo. Anche le distanze sono azzeccate. Il Terzo Reich infatti finisce a Tula, cioè a circa 200 km da Mosca. Non troppo vicina da costituire una minaccia ma nemmeno troppo lontana per tenerla sotto tiro. Geniale.
A presto,
A_e

Nuovo recensore
12/03/14, ore 14:06
Cap. 1:

Ciao cara :)
Recensisco questo primo capitolo perché non ho potuto fare a meno di notare tante piccole cose che mi hanno incuriosito molto.
Innanzitutto, l'Epitome. Veloce ma non sbrigativo, esaustivo e un ottimo incentivo alla lettura: una base di partenza splendida, a mio parere, con un uso della terminologia accurato, preciso e in un certo senso anche intimo. L'ultima frase è stata come l'apertura di un sipario prima di uno spettacolo, devo ammettere che non ci si può non domandare di cosa tratterà la storia.
L'accezione alla disopia, poi, mi è piaciuta molto: non so se è stata una tua scelta per sottolineare il genere del racconto anche nel testo stesso della storia o qualcos'altro, ma fa sorridere in quanto è di quello che effettivamente si tratta.
Il tuo stile è molto fluido e veloce, si passa di scena in scena aggrappandosi a tanti piccoli dettagli (gli occhi color rame di Rodion e la Luger hanno colto subito la mia attenzione) e non c'è neanche il tempo di respirare. Ottimo, in questo contesto, soprattutto per l'ottimo utilizzo dello 'show don't tell', che io -come tecnica narrativa- personalmente adoro :)
Insomma, non vedo l'ora di leggere il resto. Il piccolo Rodion (sarà ancora piccolo nel prossimo capitolo? Perché forse fiuto un salto temporale xD) è come un animaletto in fuga: per quanto non sia un capitolo lunghissimo, riesce a suscitare, allo stesso tempo, tenerezza, senso di protezione e una certa affinità nella fuga.
Complimenti davvero :D

Recensore Master
08/03/14, ore 13:15
Cap. 1:

Ciao!
Quando ancora frequentavo il liceo, il mio professore mi stupì nel dirmi che Adolf Hitler era stato anche un poeta e documentandomi in merito scorsi da sola degli esempi di poesie da lui redatte; così sono qui a parlarti di paradosso in prima persona, perché rileggendola sul margine destro, prima del capitolo vero e proprio, mi sono ricordata di quei giorni e allo stesso tempo una sorta di malinconia mi ha pervasa sia per il suo complesso di cose. Il paradosso di cui parlavo sta di fatto nelle parole di quell’uomo, nel modo in cui mi ha sorpresa, perché sebbene tutti siano a conoscenza della sua facciata folle e pluriomicida, non molti conoscono anche questo paragrafo della sua esistenza e scioccamente, ingenuamente, mi ritrovo a pensare a cosa sarebbe potuto accadere qualora le cose fossero andate in maniera diversa: se lui non avesse deciso di fare ciò che ha fatto, se lui non fosse letteralmente finito col perdere il senno nella sua impresa aberrante, forse sarebbe potuto addirittura essere una persona sensibile – da qui il paradosso.
Il prologo in corsivo è bellissimo, calamitante. La narrazione degli eventi storici, di quello che fu e che purtroppo non può essere cancellato, è vivida negli occhi di chi legge tanto quanto nei miei che ho appena terminato di farlo. Hai avuto un modo davvero esemplare di parlarne, un modo che non si vede tutti i giorni e neppure si ascolta, perciò complimenti, perché mi sembrava quasi di vedere un documentario e sentirne la voce narrante.
Amo quando la concentrazione narrativa viene spostata dalla globalità al singolo e tu, con l’inizio del primo capitolo, ci sei altamente riuscita: hai puntato la lente sulla famiglia in questione e hai fatto in modo che non si guardasse d’altre parti, cosa che adoro nella sua minuziosità.
Lo stile è più che piacevole, scorrevole e dettagliato, quindi posso subito dirti che si tratta di una lettura veloce, appassionata, di chi scrive e sa cosa sta facendo, di chi non ha ripensamenti o tentennamenti perché ha tutto già scritto nella mente: complimenti ancora.
Ho avuto i brividi nel leggere la scena della morte dei genitori di Rodion e Andrej, per non parlare dell’ansia che ho avuto nel sapere che il protagonista stava correndo via, alla ricerca di una speranza proprio come gli aveva suggerito Sonja.
È stato un incipit davvero carico di emozioni, mi è piaciuto non poco e devo ammettere che sono più che sicura del fatto che, con l’andare avanti, questa storia mi piacerà sempre di più.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
08/03/14, ore 12:24
Cap. 1:

Ciao :D
 
Ho notato la citazione prima del capitolo in se e ho letto di chi è, mi mancava Hitler come poeta davvero XD Lo sapevo come molto cose, ma come sottospecie di poeta mi mancava! Veramente tutto, ma tutto, ma questa cosa proprio mi era sfuggita, si vede che come le altre cose, lo ritenevo semplicemente un imbianchino come diceva Heinrich Muller xD
Ok, premetto che il tema fantascientifico non sia il mio forte e non faccia per me, però il pretesto che hai usato mi piace molto.
Spesso mi sono chiesta, ma se Hitler avesse vinto la guerra, come sarebbe andata a finite? Quanto sarebbe durato il regime Nazista?
Ecco a quanto pare, forse, anche tu ti sei posta questa domanda e hai voluto dare vita a una storia, che sembra davvero molto entusiasmante.
A parte questi sproloqui e supposizioni varie, posso dire che, il pezzo introduttivo serve sicuramente, per introdurre il lettore verso quello in cui si andrà a cimentare. I lettori, fanno un viaggio attraverso gli anni, leggendo un pezzo che racchiude il terrore nazista, ma poi come un incubo se lo ritrovano anche anni dopo, quando in realtà, non dovrebbe esserci. Qui, invece c'è e ci fai tuffare subito nella paura, ma prima ancora ci fai vedere bene come tante persone erano costrette a vivere. L'amore di quella madre è immenso e visibile come è ben visibile la malvagità di certi individui.
Mi è piaciuto questo capitolo, scrivi davvero bene ed è tutto molto scorrevole quindi complimenti =)
Ora sono curiosa di leggere, per tanto andrò all'altro capitolo U_U
Alla prossima!

Nuovo recensore
07/03/14, ore 12:57
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Storia originale, personaggi ben caratterizzati, scrittura scorrevole. Ho letto i primi quattro capitoli tutti d'un fiato e sono molto curiosa di vedere l'evoluzione della storia. Citazioni precise, ammirevole l'uso del cirillico originale e della terminologia russa nei discorsi, ambientazione coerente e affascinante. Se fosse in versione stampata, acquisterei di certo il resto dei capitoli.

Recensore Junior
14/02/14, ore 20:59
Cap. 1:

Ormai mi stupisco sempre di più di quello che leggo. Non mi aspettavo questo genere. Non ho mai amato studiare storia e i romanzi testimonianza che mi han colpita sono davvero pochi. Credimi,  per spingermi a leggere qualcosa che  riguardi la storia e per pensare che sia una lettura piacevole devi riuscire a catturarmi in una rete ben costruita e se son qui a scriverti queste parole, credo tu abbia capito quanto mi sei piaciuta.
Il tuo Epitome è davvero ben fatto. Chissà quanto tempo hai speso per buttarlo giù, io non ne sarei in grado. 
La citazione di Adolf Hitler mi suscita solo nervosismo. Io mi chiedo come sia possibile che questo mondo sia riuscito a partorire una mente simile.  "... e donerò ai buoni e ai puri con il mio incantesimo fortuna e prosperità." Chi sarebbero i buoni e i puri? Di quale incantesimo parli? Ah, forse la morte considerata come incantesimo risulterà meno orribile. Bravo, Hitler, bravo. Vabbè, non sto qui a dilungarmi su di lui, perchè tanto sarebbe inutile.
Il Capitolo I è ben strutturato. Non annoia per niente, come invece credevo non amando questo genere, e le tue descrizioni sono davvero molto coinvolgenti.
L'immagine di Rodion affiancata a quella del sangue è davvero sconfortante, ma cavolo, hai descritto fin troppo bene le cause che lo han portato a farsi quelle ferite.
Il capitolo è molto triste, certo, ma sicuramente questo non blocca il lettore, anzi, la voglia di scoprire il seguito è tanta.
Non ho trovato errori grammaticali.
Che dire, complimenti.
Alla prossima,
Soul's Art (:

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