Recensioni per
Hound of Hell
di Codivilla

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/02/14, ore 23:20

No, senti, questa storia è bellissima. È una delle più belle, coinvolgenti e originali che abbia mai letto. Mi hai lasciata col fiato sospeso e incollata alla pagina fino alla fine. Da premettere che io ho un debole per la psicologia degli assassini/maniaci/gente poco a posto con la testa e per me è sempre un grande piacere immergermi nelle spirali dense della loro logica sanguinaria.
È davvero inquietante la disinvoltura con cui il killer si rivolge al suo interlocutore, la familiarità, la confidenza che tradisce quanto profondamente abbia imparato a conoscerlo, a sue spese. Lo tratta da amico, stabilendo un rapporto quasi alla pari che non deve risultare affatto piacevole per l’agente (non è mai piacevole essere trascinato allo stesso livello di un assassino). Mi lascia attonita che sia la sfida il nutrimento del nostro killer, insomma, un vero psicopatico che uccide senza nessuno scopo, e un sadico che gode nel tormentare di sensi di colpa Joe, nel coinvolgerlo in questo gioco di dubbio gusto, lasciandolo a macerarsi nella sua coscienza. Ci gode nell’essere il suo pensiero fisso, gli piace che ci sia almeno una persona per la quale si sente importante, il suo bisogno di attenzione è malato e ossessivo, tant’è vero che, quando sul suo cammino arriva una donna, con la quale non può ovviamente competere, si scatena un raptus di gelosia folle paragonabile a quella di una moglie che si vede mettere nel sacco da un’amante più furba. Nulla dev’esserci a distogliere l’attenzione di Joe da lui O.O
Altro punto da brividi è la sua dichiarazione d’amore alle vittime mentre le uccide, e ancora i dettagli “tecnici” e anatomici con cui descrive accuratamente il suo operato. Rendono tutto vivido e tangibile, molto verosimile, e ovviamente accrescono la pena e il disgusto che proverebbe Joe se leggesse la lettera. Perché lo scopo è sempre farlo soffrire, poveretto.
E mi è piaciuto il paragone tra il sesso e la morte (la Petite Mort dei francesi, no?;)), tra dolore e piacere c’è un confine sottile e le reazioni del corpo sono le stesse nelle situazioni di grandissimo stress emotivo. È una cosa che mi lascia sempre meravigliata.
Proprio come un coniuge tradito punisce il partner fedifrago, lui fa esattamente lo stesso. Lo fa per il bene di Joe, gli toglie dai piedi quella “puttanella”  che non lo meritava. Lo segue fin in capo al mondo, perché sono le due metà di una mela, nella sua mente bacata. Non può vivere senza di lui a dar senso alla sua vita, appunto. Da brividi, davvero.
Sai chi mi ha ricordato il tuo pazzo omicida? Joker. Joker e Batman, più somiglianze che differenze. Complimenti perché hai saputo calarti benissimo nella mente di uno psicopatico e perché, leggendo, non ci si può trattenere dal fare altrettanto ;) 

Recensore Master
07/01/14, ore 01:07

Ciao dal tuo Babbo Natale segreto.

Devo dire che tra tutte quelle che ho letto per questo Babbo segreto che arrivano da questo contest, questa è quella che mi ha fatto più effetto. Cioè, trovo che questa storia sia molto bella, con un tono dark che la rende molto particolare. E' una Noir in piena regola, dove l'assassino mantiene la sua linea di pensiero dall'inizio alla fine. Lui ha ucciso Claire perché per colpa sua Joe, che a quanto pare è un poliziotto, non gli dava più la caccia, come distratto da lei. Non hai parlato di un assassino che spiega il perché uccide in generale, hai parlato di un assassino che vede la vita come una sfida nei confronti di Joe, ed elimina chi si intromette tra di loro. Ha ragione, Joe non l'ha mai visto in faccia, altrimenti l'avrebbe già arrestato, ma sa benissimo chi è. Lui è il suo peggior nemico, ma forse è l'unico che lo conosce così bene. Sicuramente ora che gli ha mandato quell'anello, tornerà a cercarlo, per vendicarsi della morte della sua Claire. E lui sarà contento, perché Joe è di nuovo suo.

Ora ti saluto.

Baci.
SNeppy.

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
26/12/13, ore 16:46

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non ti nascondo che mi sento molto felice come persona e come ragazza nell'aver avuto modo di "conoscerti" anche grazie a questo scritto.
Non solo condividiamo l'indirizzo di studi (e non vedo l'ora di sapere quando potrò chiamarti "dottoressa" in entrambi i sensi), ma la citazione di Rob Zombie mi ha scosso un attimo, in un brivido di piacere.
Lo adoro e già a partire dal titolo (sono una fanatica dell'inglese) che mi aveva già ricollegata alla canzone nell'immediato e dall'estratto della canzone stessa che mi ha dato conferma della congettura ideata dal mio cervello, presagivo che avrei letto un testo che mi avrebbe lasciato il segno.
Avevo ragione.
La premessa sostanziale da fare è che io adoro thriller, horror e noir, li considero i miei generi d'elezione, come lettrice.
Come scribacchina, preferisco altri lidi, forse perché non mi sento ancora brava e dire che vorrei scrivere un medical thriller.
Voglio partire anche dall'immagine da te utilizzata, è davvero bella e suggestiva perché si riassocia subito al demonio dietro il tergo e la pelle nuda della ragazza... per un assassino e per una lettrice che ama intrufolarsi nelle menti contorte, deviate... sì, ho pensato "la pelle nuda, il candore diverrebbe subito neve insanguinata con una lama affilata".
Okay, non credo di essere un ipotetico serial killer, ma è per dire che quando leggo mi immergo con tutta me stessa.
A livello ortografico, grammaticale, di periodare, fattelo dire, nulla è lasciato al caso ed è impeccabile, dico davvero; al diavolo il famoso luogo comune che chi studia Medicina scrive e parla coi piedi (quando ci vuole ci vuole).
La storia, poi... è da brividi.
Ho letto tutte le storie in questa sezione e la tua è l'unica, credimi, che mi ha scosso, fatto rabbrividire e regalato emozioni. Vere emozioni.
Ecco infatti perché approfitto di questa recensione per segnalare la tua storia tra le scelte. Merita assolutamente che essa abbia una menzione d'onore.
I particolari, i dettagli, le parole.
Sono soppesate e hanno l'effetto di trascinarti nella mente di chi parla, come se si avesse lì davanti Claire e non solo.
L'intero ensemble di concetti e ricordi che sottolineano il disturbo della persona, la dualità che egli vive.
Credimi, non è facile entrare nella testa di un assassino e far sì che anche chi legge sappia entrarci con tutte le scarpe, vivendo la scena, col fiato corto e con la pelle d'oca.
Per lo meno io ero così e non potrei mai negarlo.
L'ossessione che l'assassino (di cui ho notato non si esprime il canone che usa per le sue vittime... che possa ucciderci tutti quando siamo più vulnerabili?) ha verso Joe permette di conoscere quest'ultimo grazie alle parole del primo.
Quindi noi abbiamo le idee volte solo a crearci un'idea che non potrebbe corrispondere al vero, distorta dal senso di "persecuzione", è a mio dire affascinante.
L'alternarsi di registri lingustici vari, a tratti poetici, altre volte più truculento e con intercalari non propri di uno stile epistolare è secondo me un azzardo ben riuscito, come se volessi sottolineare la "volontà di potenza", il "furor" di chi si sente al momento invincibile.
Che dire?
Tanti preamboli per affermare che ho adorato la lettura e che questo tuo scritto meriti di figurare tra le storie scelte del sito.
Dirti "complimenti" forse è superfluo, ma te li meriti appieno.
Io metto la storia tra le preferite e confido (anzi, spero) che l'amministrazione la noti.
Perché merita.
Un saluto affettuoso,
Barbara.

Recensore Junior
26/12/13, ore 13:50

Devo dire che le tue parole mi hanno davvero colpita nel profondo, come la lama affilata di quel coltello ha scavato tra le carni di Claire, divorandole l'anima. Questa tua opera è davvero sensazionale, bella, cruda, ed emozionante fino alla fine dell'eseguo. E tu, con le tue frasi minuziosamente studiate, hai intessuto il tutto in una maniera davvero impeccabile. La tua tela brilla, come illuminata dalla brina mattutina.
Trovo il tuo modo di scrivere davvero sublime perché in grado di portarmi lungo il sentiero che hai preparato per Joe con questa epistola crudele, che forse fa male anche al lettore. Ho percepito i brividi farsi strada nel mio corpo, mentre evidenziavi la sofferenza della vittima e il piacere infausto che l'assassino provava nel dividere l'anima dal corpo di quest'ultima. Ho visto quelle scene in maniera vivida, palpabile e profondamente feroce e questo non ha fatto altro che accrescere la voglia di divorarmi questa tua perla.
Il disturbo di personalità dell'assassino, il suo essere totalmente avulso dal contesto, che non lo vede come colpevole ma come giustiziere, è davvero affascinante e rende il tutto terribilmente realistico.
Sei davvero brava, ma questo credo che trasudasse già dalle mie parole. Non credo di averti reso grazia con questa mia recensione ma hai infiammato nuovamente il mio amore per il noir con questa tua storia densa di passione.
Complimenti davvero per questo tuo gioiellino
Un bacio
Emide

Nuovo recensore
20/12/13, ore 17:33

Complimenti, complimenti, complimenti e ancora complimenti dalla tua Babba Natala Segreta.
L'impostazione splendida della pagina fa un bell'effetto, rende il tutto gradevole da vedere e invita a leggere —anche se io avrei evitato le maiuscole grassettate ad ogni paragrafo, direi che è una minuzia pressoché irrilevante per il giudizio generale.
Come amante del noir e del linguaggio esplicito, trovo la tua storia ai limiti della perfezione. L'ambientazione è perfetta, il racconto dettagliato, malato e macabro al punto giusto. Il mondo è reale, così come coloro che lo abitano: i protagonisti del noir sono contraddistinti da una certa follia, quasi sempre sono personaggi che non gradiresti incontrare —e che anzi, gradiresti avere ad almeno due anni luce di distanza—: tu sei riuscita a rendere il tuo protagonista proprio così, e con una chiarezza disarmante. È una persona reale, non è un maldestro tentativo di impersonare un assassino. È folle al punto giusto, e macchinoso. Ha rapporti malati con tutti coloro che incontra, e quello col poliziotto lo è ancora di più.
Tra l'altro, ho sinceramente adorato questo risvolto della trama, questa ossessione maniacale dell'assassino per avere le attenzioni di Joe, che poi, è tutto ciò che ormai lo porta ad uccidere ancora. Ho amato lo svilupparsi progressivo della trama, il continuo crescendo fino al momento dell'omicidio, e poi la successiva esplicitazione dei sentimenti dell'assassino, potente e distruttiva. E la fine, con l'anello e la promessa che si sarebbero rivisti presto, mi ha emozionato.
Ho apprezzato parecchio, poi, la vivida descrizione dell'omicidio: cruda, ma mai fredda.
Decisamente, il personaggio che hai creato è davvero interessante.
Passando all'aspetto formale, niente da ridire. Lessico adeguato, grammatica e punteggiatura molto buone, sviluppo dei pensieri coerente e chiaro.
La metto tra le ricordate, perché, sinceramente, merita un sacco.
Lieta che l'iniziativa del Babbo Natale Segreto mi abbia portato sin qui, rinnovo i miei complimenti e ti faccio gli auguri per Natale!

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Veterano
19/12/13, ore 00:44

Ciao.
OOOk. Ufficialmente, ho i brividi. Lo so, me la son cercata. Aveva un introduzione troppo alletante per convincermi
a leggere qualsiasi altra cosa. Troppo. E, logicamente, non me ne sono pentita...ma forse avrei dovuto leggerla di 
giorno, con la luce fuori e qualcuno di sveglio con cui poter parlare. lol 
All'inizio ho pensato di esser capitata in una puntata di Criminal Minds, telefilm che adoro, tanto è scritta bene questa 
lettera. Sembrava uno dei tanti serial killer che popolano quella serie. LA descrizione coincideva. xD 
Comunque, parlando della storia, è scritta molto bene. I miei complimenti. 
Non saprei che altro dire, mi hai lasciata senza parole. =)

Ciao, Jewel. ^_^ 

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0 del gruppo facebook Hpeace&Love] 

 

Nuovo recensore
18/12/13, ore 20:01

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ho letto questa storia originale più volte, tentando una recensione che non sia sciocca o già sentita. Pertanto faccio uno sforzo, a discussioni finite, perché io sia più seria del solito e perfino più severa nel valutare.
Ritengo che innanzi tutto questa storia meriti per la completezza narrativa che la contraddistingue.
Onestamente il livello è alto, e va al di la della bellezza complessiva della trama (sì, una trama può essere bella anche se parla di sangue ed assassinio) anche perché in uno spazio non ampio come quello di una one shot non rimangono nodi irrisolti.
La dovizia di particolari è notevole e così la caratterizzazione.
La forte impronta nel versante psicologico si avverte ma non disturba affatto.
Anche io vedo parecchio nella storia il concetto di "doppio" sia come opposto che come completamento ed in alcuni punti penso perfino al doppelgänger come genere letterario rimodernato nel concetto di assassino/vittima.
Che non si possono staccare l'uno dall'altro. Che non possono vivere l'uno senza l'altro. Ritengo anche che sia una storia ben studiata, dal punto di vista della preparazione preliminare. Il titolo "Hound of Hell" è perfetto.
La scrittura si avvale delle ripetizioni al punto giusto, senza scadere nell'eccesso e la forma epistolare è assolutamente perfetta.
Come tutte le storie create per un contesto presenta il suo difetto (e noto anche come sia l'unico difetto) nella similarità a certi stereotipi degli assassini o ad altre storie presenti nella sezione. Ma questo non è solo facile da comprendere, ma anche da accettare. Sì, gli assassini si somigliano fra loro, quantomeno nella vanesia vanitas che li contraddistingue. Ma Joe è l'assassino di Codivilla, ed è solo suo con le caratteristiche scelte per lui.
Non ho le capacità di fare altre considerazioni, anche in virtù del fatto che le mie uniche competenze sono quelle di amare quello che leggo.

Ora, dopo aver scritto queste recensione così impettita vorrei tornare ad essere la me di sempre, perché mi sento a disagio a scrivere così. Lasciate che mi sciolga e torni al mio cantuccio di follia, dove posso anche essere agitata e poco obiettiva.
E' faticoso fare una segnalazione alle scelte, ma si aveva da fare.

Grazie per questa storia, Codivilla

Recensore Junior
17/12/13, ore 16:19

Sai, ho iniziato a fare caso al fatto che quando il banner c'è la qualità della storia è a uno dei due estremi: indicibilmente scadente o straordinariamente bella. Ecco, la tua sta tra le seconde.
Fa rabbrividire il modo in cui hai messo a fuoco l'anima contorta dell'assassino in una breve scintilla, per mezzo di un espediente semplicissimo. E' davvero affascinante, tutto quanto.
Sai, credo che dovresti preoccuparti di essere in grado di scrivere cose del genere :'P (simpatica come la sabbia negli occhi, vero?)
Sono davvero contenta di aver potuto leggere questa storia e credo proprio che andrò a vedere cos'altro hai scritto.
A presto,
C.

Recensore Junior
16/12/13, ore 16:59

Heilà, la ritardataria è arrivata...
Partendo dal presupposto che adoro come scrivi, eccomi qui a leggere l'ennesimo capolavoro!
Che dire? Fin dall'impostazione grafica, questa storia è fenomenale..prima o poi riuscirò ad estorcerti il codice html che usi...sappilo!
Povero assassino incompreso...all'inizio fa quasi tenerezza. Il poveretto sente la mancanza del "suo" Joe, la sua spina nel fianco, il bastone tra le sue ruote, insomma la sua nemesi perfetta.
Maledetta Claire che si è messa in mezzo... e che per giunta non era nemmeno una santa!
Ecco, ci avrei scommesso che l'avrebbe uccisa...mi sarei stupita se non avesse fatto altrimenti.
Povero assassino dal cuore spezzato. La morte di Claire ha rovinato l'alchimia che c'era tra lui e Joe. Sentirsi considerare solo come un caso, niente più, deve fare davvero male...
Geniale l'ultima parte della storia, in cui l'assassino fa sapere a Joe di essere nuovamente sulle sue tracce...mi piacerebbe davvero sapere che accadrà quando finalmente questi due si fronteggeranno faccia a faccia. Scommetto che Joe, sotto sotto, è curioso di vedere il viso dell'uomo che ha ucciso la sua donna, se già non ne conosce l'identità.
Quel che amo del tuo modo di scrivere è come, ogni volta, riesci a far entrare il lettore nella storia. Questa volta ci hai fatti entrare nella testa di un assassino complesso, dalle mille sfaccettature, facendoci provare la sensazione di essere nella sua pelle.
E che dire dei dettagli? Impeccabili come sempre!
"Sono un incubo da cui non c’è risveglio. Scivolo negli angoli della notte, dentro le case, respiro l’odore di ciascuna delle mie vittime. Le guardo come il cielo guarda i suoi angeli disperarsi nella loro inevitabile decadenza." questa è assolutamente la frase più bella dell'intera storia, sappilo ;)
Alla prossima e...non smettere di scrivere capolavori!

Recensore Veterano
15/12/13, ore 23:04

Chiaramente, io ho letto questa storia tipo due giorni dopo che l'hai pubblicata ma ho faticato a prendermi un attimo per recensirti.
Perché appunto, volevo farlo in maniera decente. E adesso mi mancano le parole per farlo, porca di quella pupazza!
Ad ogni modo, figliolo: io resto fedele alla mia intepretazione. E che nessuno osi contraddirmi cazzarola, perché questa storia è magnifica proprio letta in questa chiave. Già dall'inizio, quando una serie di coincidenze iniziano a farti pensare, io ero lì che ci speravo e continuavo a ripetermi mentalmente "Disturbo dissociativo dell'identità, disturbo dissociativo dell'identità, dai cazzo, dai."
E ci ho preso. E mi sono gasata come una matta. Perché lo sai; amo le cose macabre. Ma ancora di più, mi perdo totalmente ( e nell'accezione più positiva del termine ) quando queste determinate amenità hanno a che fare con particolari e particolarmente contorti stati mentali. Perché chi scrive di grottesco e di grottesco affascinante, sa farlo anche senza passare dal sangue.
Brava, brava e brava ancora. Adoro.

Recensore Master
15/12/13, ore 17:33

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love
Devo ammettere che l'impaginazione la vedevo poco accordabile alla storia, ma leggendola l'ho davvero apprezzata. A parte che l'immagine è un tocco di classe; ma è direttamente incalzante. Davvero sembra di essere nella testa di un vero serial killer. Il modo di parlare, di porsi, non ne conosco uno, ma questa storia mi ha dato ugualmente i brividi!
"Sono il segugio cacciatore dell’inferno. Sono il diavolo che ti alita sulla schiena".
Mi chiedo come riuscirò a dormire dopo una cosa così O.O.
Wow, questo è un cattivo caratterizzato a tutto tondo.
Auguri di Buon Natale e ancora complimenti ^^.

Recensore Veterano
15/12/13, ore 13:18

OH.MIO.DIO! Codi, credimi, non ho mai letto, al momento, niente di più bello. (Forse esagero e spero di non offendere gli altri partecipanti, non me ne vogliano perché alcuni di loro sanno quanto li stimo) ma cavolo! Bravissima. Il concetto di amore/odio, carnefice/vittima, cacciatore e cacciato... soprattutto quest'ultimo concetto è scritto egregiamente. Non si capisce chi dei due voglia vivere senza l'altro. Per tutta la OS si ha la sensazione che i due si completino, quando, infine, Joe scappa, lo fa perché non può sopportare - immagino - il dolore della perdita di Claire, forse lo scempio che questo strano assassino la cui psicologia coerente, modella e realizza sulle sue vittime. Introspezione ottima, descrizioni semplici e di effetto. Complimenti ancora.

A presto,
Khristh

Recensore Veterano
11/12/13, ore 13:34

Molto bella Codivilla. Hai creato, in poche righe, una storia per intero.
Il legame tra i due è ambiguo, incomprensibile a tratti e il tuo assassino è perfetto. E' possessivo, frustrato, completamente schizzato. Il suo disturbo di personalità è palese e palpabile in ogni parola. Vede tutto distorto e, quasi, ho il dubbio che questo rapporto con Joe l'abbia creato lui da solo, nella sua testa. Non potendo sentire la versione di Joe rimarremo nel dubbio.
Scrivi molto bene, sei precisa, scorrevole e non c'è un errore.
Sia il banner che il testo sono belli da vedere, insomma: è tutto perfetto.
Ogni parola è calzante, perché è in linea con la personalità del protagonista.
Brava!
Un abbraccio.
Bloom

Recensore Junior
05/12/13, ore 10:31

Ho avuto i brividi dalla prima lettera all'ultimo punto.
Io non so come tu sia riuscita a stendere una cosa del genere, ma devi esserti immedesimata davvero bene nel serial killer, tanto da scrivere magnificamente.
Ho subito pensato alla serie "The Following" dove Joe è il serial killer però. Mi sono immaginata la sua voce mentre leggevo e lui è davvero macabro. 
Stesura perfetta. La continua ripetizione di "Joe" intensifica il legame che c'è trai i due e fa capire quanto Joe sia una vera e propria ossessione.
Non lo ha mai lasciato, è sempre stato lì, la sua ombra. Mamma mia, ho i brividi.
Quando scegli di dedicarti ad un serial killer non puoi innamorarti, lo sai per certo che la vittima più desiderata è quella a cui tieni di più.
Non hai più vita, non hai più pace.
C'è un filo psicologico che ti collega al killer per sempre, dal primo momento in cui inizi a pensare a lui.
Mi sono toccata la gola più volte, è orribile morire in quel modo.
Davvero complimenti.
Alla prossima,
Soul's Art (:

Recensore Master
02/12/13, ore 12:38

Ciao Codi ^^ ho appena finito di leggere ciò che hai creato per il contest e devo dire che sono piuttosto soddisfatto di ciò che ne è venuto fuori! A quanto ho dedotto, tutte queste righe si possono riassumere come ultimo atto di uno scontro fra polizia e assassino che è culminato con la morte della compagna di lui, che però non era poi così fedele. Uno scontro che è stato bene o male un'occasione per lui di crescere (infatti si è reso conto che senza la sua nemesi la vita ha poco senso: prova un po' a togliere Jerry a Tom o Road Runner a Willy Coyote) e per Joe un'occasione per mettere il punto fermo a una situazione che lo ha sconvolto. Chissà, il finale lascia aperte a nuove strade: la restituzione dell'anello può davvero far riaprire gli occhi a Joe e fargli tornare la voglia di acciuffarlo con le sue mani? Oppure è solo il simbolo di commiato dell'assassino verso quello che sarebbe dovuto essere il suo carnefice? Il consiglio che posso dare a Joe, Claire o non Claire, è quello di concludere questa storia solo con la morte di uno dei due, per questione d'orgoglio, più che altro ^^ ottima OS, complimenti :) alla prossima!

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