Mi sembra una storia molto bella nella sua amarezza di fondo, perché non è detto che avere un dono sia qualcosa ipso facto di positivo, nel caso di specie costringe a una vita che si potrebbe definire da "prima linea" e ad avere un atteggiamento gioco forza scostante per gli altri che non possono nemmeno volendo capire cosa si prova a dover convivere con quello che gli altri considerano una "fortuna".
Da questo punto di vista però chi ha una qualità che gli altri non hanno è portato a ragionare attraverso un altro ordine di idee (in questo caso mi sembra lampante la citazione alle storie che meritano l'oblio se non possono essere scritte, da una parte si può dire che lui, uomo d'azione, la storia preferisce farla in prima persona anziché essere ricordato nelle cronache, ma d'altra parte sembra desiderare che deve essere ricordato da lui e non da altri annalisti, in questo caso il suo è un messaggio di affetto di portata davvero considerevole, almeno a mio modo di vedere).
La saggezza popolare ama dire che il tempo sia la migliore medicina, dev'essere vero anche per degli Esorcisti in lotta contro Demoni agguerriti e feroci... |
