Recensioni per
Parole di vetro
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/18, ore 19:02

"Giurin giurello, croce sul cuore, che io possa morire."
Mi è bastato leggere queste parole per riprovare la stessa dolorosa stretta che provai la prima volta che vidi quella scena, tutte quelle scene. Il Governatore è un personaggio terribilmente drammatico, oserei dire tragico; in lui convivono così tanti aspetti diversi da far percepire la sensazione di vedere più personaggi in uno solo, e penso che nessuno avrebbe potuto interpretarlo meglio di David Morrissey - per il quale, come si intuisce dal mio nickname, nutro profondo amore.
La scena della sua morte colpisce con una forza terribile, da portare alle lacrime, ma in realtà è tutta la sua storia ad essere così, un pugno nello stomaco. Insomma, da una serie sugli zombie non è scontato aspettarsi storie di questo spessore.
Grazie per avermi trasmesso con queste righe lo stesso amore che provo per il suo personaggio e l'infinita tristezza che mi trasmise la sua morte. Tra l'altro, andiamo sul sofisticato, perché l'impostazione della fic mi ricorda quasi una pièce teatrale.
Un bacio, questa finisce tra le preferite <3
~Talia
(Recensione modificata il 04/11/2018 - 10:03 am)

Recensore Veterano
22/10/16, ore 00:47

Tu mi piaci perché sei senza pietà. E qui, in questa storia, lo sei più che mai.
Il Governatore è cattivo e per questo affascinante, non c'è dubbio. Sai come si dice, no? Cattivo è bello. E siccome gli esseri umani hanno bisogno di redenzione, uno, sotto sotto ci spera. Con te manco a parlarne.
La morte non guarda in faccia nessuno, fa quello che deve. A lei poco importa se ti chiami Philip e sei stato un impiegatucolo oppure Governatore e deliri come un esaltato psicopatico. Lei passa e falcia e tu resti con tante domande e nessuna risposta. E non c'è Penny che tenga o Woodbury o qualunque malefica idea ti sia venuta in mente e muori colpito alla schiena come il traditore della razza umana che sei. No, aspetta, la Signora è stanca di saperti in giro e, siccome se lo può permettere, ti toglie la possibilità di rompere ancora i coglioni e consegna a Lilly un bel proiettile col tuo nome scritto sopra.
Nocturnia, mi tiri fuori un sacco di cose! Le tue storie, per me, sono come una tavolozza piena di colori e una tela bianca. Ti lasci guardare, leggere, scrutare e poi lasci riflettere, senza diktat, a libera interpretazione. Questa è una grande dote.
Complimenti.
Monty

Nuovo recensore
29/12/14, ore 01:35

Davvero meravigliosa! Io sono una fan (spero tu non fraitenda perché molti lo fanno) del governatore, lo trovo un personaggio davvero affascinante ed intrigante e sono stata contenta di leggere una bella ff su di lui. Mi è piaciuto il modo in cui hai fatto affiorare le varie personalità in contrasto tra loro ma perfettamente intrecciate. Inoltre trovo che così si possa apprezzare il fatto che anche lui era un uomo e non solo "il cattivo". Adoro il modo in cui i vari pensieri affiorino facendo capire il contesto e il modo cui l'hai scritta, alcuni pezzi sono veramente mozzafiato. La fine è meravigliosa, il modo con cui riprende la battuta di inzio racconto... bellissimo! Decisamente una delle mie ff preferite! Spero di leggerne altre così. Davvero, davvero complimenti! A presto:)

Nuovo recensore
19/09/14, ore 23:56

Sono rimasta letteralmente senza parole. Mi si sono fermate neanche in gola, direttamente nell'anima. A parte Philip e tutto, riesci a essere incredibilmente coinvolgente ma soprattutto tagliente. A ogni frase su cui i miei occhi hanno posato lo sguardo, ho sentito questa piccola "fitta". Ti assicuro che è una cosa decisamente rara, e dimostra quanto il tuo modo di scrivere sia eccezionale, a mio avviso. Il riportare le frasi principali dal telefilm è stata un'ottima idea, e hai reso perfettamente l'atmosfera. Non riesco a scrollarmi di dosso questa malinconia mista a angoscia. Inoltre ho apprezzato estremamente il fatto che hai sottolineato le diverse personalità del Governatore, poichè lui è anche Philip e Brian. Mi ha fatto davvero molto piacere leggerlo, soprattutto visto che lo hai reso in modo ottimo.
Se devo essere sincera, non avevo mai pensato a un paragone simile con Rick. Non posso fare a meno di darti ragione, e a parte il fatto che ora sto piangendo come un'idiota--, mi ha fatto piacere conoscere il tuo modo di vedere Philip. Soprattutto la parte finale, è come si dice "La ciliegina sulla torta". Senza la torta perde valore, ma con un testo simile diventa meravigliosa. Ho sempre pensato che quando Philip -o Brian, sinceramente non ho mai capito se c'è un effettivo collegamento tra serie TV e libro o no- ha provato futilmente a alzare il braccio verso Lily, prima di morire, fosse per chiederle di portarlo in salvo. Tuttavia il fatto che lui lo abbia molto probabilmente fatto per stringerle la mano un'ultima volta mi spezza il cuore. Poichè allora questo testo non dice altro che la verità: come all'inizio, Brian è tornato a essere se stesso, supponendo che sia collegato al libro.
Pure se lo ripeterò decine di volte,
mi complimento ancora.
Ti auguro una buona serata.

Recensore Veterano
21/02/14, ore 17:45

Recensione premio per il contest “A ciascuno il suo” (2/4)
Lo ammetto, ero molto curiosa di vederti all’opera su qualcosa che non fosse Assassin’s Creed (così come sarei curiosissima di leggere qualcosa di tuo su Edward e James Kidd – emh, ma questa è un’altra storia), così quando ho visto che hai scritto anche su The Walking Dead, serie che adoro, sono andata a spulciare un po’.
Questa è sicuramente la tua storia più cruda tra quelle che ho approcciato, e ho dovuto rileggerla più volte per poterla apprezzare fino in fondo – non perché scritta male, è ovvio, ma perché così ricca di contenuti che non tutti riescono a venire a galla a una prima lettura, almeno non per una testa vuota come me.
Il personaggio del Governatore è molto complesso da trattare, soprattutto perché racchiude in sé una moltitudine di aspetti e di, a conti fatti, personaggi diversi. È facile odiare un antagonista come lui, e lo ammetto, mi sono lasciata tentare più volte da questa prospettiva durante il corso della serie tv, ma prima del finale di metà stagione credevo davvero che potesse diventare Brian e lasciarsi alle spalle Philip. Così, purtroppo, non è stato. Tu rendi molto bene questo conflitto di personalità all’interno della storia, soprattutto prima che sopraggiunga la morte, dove sembra quasi che l’uomo vada in cortocircuito e si veda passare davanti agli occhi squarci di Philip, di Brian e del Governatore stesso, i suoi tre principali tratti distintivi. Ne ha molti altri, è un carattere estremamente poliedrico e non è facile riuscire a condensare tutto quello che è ed è stato in una breve one shot, ma tu sei riuscita a concentrare tutto ciò che c’è di importante su di lui. Si riassume in fretta: Sarah, Penny, Megan, Lily, Woodbury. Perché certo, il Governatore è anche abusi di potere e sete di vendetta, ma è innegabile quanto questi legami l’abbiamo influenzato durante la sua vita, facendolo diventare quello che è.
Interessante anche la prospettiva che hai aperto sulla sua infanzia, non ci avevo mai riflettuto granché, però ho apprezzato i brevi scorci che hai delineato di quando era bambino; allo stesso modo, sebbene cliché ben più abusato, mi è piaciuto come hai trattato il confronto Philip/Rick, sottolineando il fatto che Rick è tutto ciò che il Governatore non sarà mai, cosa che in fondo, forse, il Governatore rimpiange un po’.
A conti fatti non c’è una vera e propria trama, si tratta di una serie di riflessioni sulla vita e sulla morte di Philip, molto nel tuo stile – come se cercassi di condurre un’analisi mirata a sviscerare dei temi cardine, qui come in quelle di Assassin’s Creed – e devo dire che questo è uno dei tratti del tuo stile che mi piace di più, perché lo sai fare molto bene. Riesci a coinvolgere e attrarre il lettore nonostante nelle tue storie non accada nulla di particolare, perché sicuramente uno dei tuoi punti forza è l’abilità di capire i personaggi e mostrarli per quello che sono, senza sfociare mai nell’OOC o in una visione troppo semplicistica e superficiale dei caratteri. Pennelli la situazione in poche righe, aggiungendo qualche dettaglio puramente esornativo all'apparenza ma che in realtà fissa una situazione, un punto attorno al quale il lettore ricama il resto della storia. È un processo che si autoalimenta e vive da solo, senza alcuna volizione da parte di chi legge; sei tu, con il tuo modo di scrivere, che ci dai le dritte da cui partire e su cui imbastire la nostra personale proiezione di quello che tu accenni. Ecco, è qualcosa di sublime, e in questo caso l'ho notato particolarmente e mi è piaciuta veramente tanto.
L'unica parola che mi viene in mente per descrivere questa fan fiction in particolare è creepy. Inquietante. E in modo totalmente positivo, non lasciamo spazio ai fraintendimenti: è un climax ascendente che segue un ritmo implacabile fino ad arrivare al culmine, ed è impossibile non venirne risucchiati. Parola dopo parola, riga dopo riga, si legge cercando di prendere tutto, senza tralasciare nulla, perché nulla è lasciato al caso. Ogni lettera dice qualcosa, non c'è niente di fine a se stesso. E con il fiato in sospeso, quando si arriva finalmente al termine, la conclusione lascia una sorta di amaro in bocca: quella frase pronunciata sotto voce non cambia nulla, è vero, perché è troppo tardi, ma lascia presagire che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più, se ce ne fosse stato il tempo. È una cosa di cui non mi capacito, seriamente, non riesco a capire come fai, ma lo fai maledettamente bene! Forse non te ne rendi conto perché scrivere e leggere sono due cose ben diverse, ma da lettrice me ne accorgo benissimo del senso di inquietudine che mi ha lasciato questa storia a fine lettura, cosa che ho trovato negli altri tuoi scritti (che ho letto e recensirò nei prossimi giorni).
Insomma, questa storia mi ha colpito molto e ti faccio, ancora una volta, i miei complimenti. A presto con la prossima recensione.
shirangel

Recensore Junior
13/12/13, ore 20:58

Non potevo non commentarla questa, dopo il nostro scambio di qualche giorno fa.
Io adoro il personaggio del Governor e mi fa piacere che tu abbia deciso di scriverci su =)
Si era parlato di quanto "completa" sia la serie nel dare un quadro introspettivo dei personaggi, così tanto che è difficile trovare altro da dire. È vero, la serie lascia poche cose in sospeso, ma se uno sa cosa dire può anche ricalcare benissimo sentieri già percorsi dagli sceneggiatori.
Questa interpretazione dei pensieri e del personaggio del Governatore è bellissima!
Immagino non sia facile riuscire a scrivere qualcosa di non banale sulla morte di un personaggio o sulla sua anima nera, ma tu hai descritto tutto con parole bellissime, taglienti e come colpi ben assestati, senza retorica e senza forzature.
Mi è piaciuto molto il riferimento alle tante sfumature della personalità del Governatore, quello che era e quello che è dovuto diventare via via per adattarsi alle situazioni e sopravvivere.
Molto evocativo il titolo, splendida la crudezza asciutta delle immagini, molto in linea con le atmosfere del telefilm.
Uno spaccato introspettivo di grande effetto. Ti faccio i miei più sentiti complimenti!
Grazie per aver condiviso con noi questo splendido racconto =)

*saluti*
Talia