Volevo recensire questa storia ieri sera, ma poi si era fatto tardi e ho rimandato a stamattina, dopo qualche ora di studio.
Wow, non ho parole.
A parte il fatto che la prima parte scritta nell'italiano zoppicante di un bambino è veramente dolcissima. Ma, ragazza (ragazzo?), qui c'è uno stile che potrei anche cominciare ad invidiarti!
E i dialoghi? E' sempre difficile scriverli ma qui li ho trovati a dir poco deliziosi!
La storia degli zii Quinto e Quarto è stata la mia parte preferita. Davvero, senza nulla togliere a tutta la storia in sé (che resta bellissima) posso assicurarti che la descrizione della nonna che non sapeva contare mi è piaciuta veramente, veramente tanto. Così ben scritta!
Bello anche il finale, con un po' di humor e quel qualcosa in più che si scardina dal solito tedeschi cattivi e partigiani buoni.
Ferruccio ha la lingua lunga, ma non mi è per nulla piaciuto il commento che ha fatto quando si è trovato davanti ai cadaveri della gente che è morta per lui. Accidenti, se è colpa sua! Mica hanno sparato per niente, i tedeschi! O avrebbero sparato comunque? Chissà.
Ottimo lavoro, comunque. Spero di leggere nuovamente qualcosa di tuo. :*
Per ora questa finisce tra le preferite.
Un bacio,
Lechatvert |