Eccomi qui, tah dah. ~
Come non potevo recensire questa piccola – non tanto piccola – Shot su il piccolo Lyosha? ♥
Insomma, in realtà sarebbe una song-fic, ma questi sono solo piccoli dettagli.
Ti dirò che sarà colpa del film, ma ho i Feels che mi escono perfino dalle orecchie, quindi recensisco con molta voglia e carica.
Mi è piaciuta la descrizione iniziale delle turbe di Lyosha, ma questa è una cosa che io adoro dei Vincitori – o Sopravvissuti, come dice il nostro Haymitch – poiché a mio parere segna tutta la loro umanità. È bello, insomma. No, così sembra che sia bello che questi poveretti soffrano, ma io intendo che è bello vedere l’umanità, la sofferenza tipica di chi è stato costretto ad uccidere, di chi è conscio di aver vinto solo per fortuna. Perché, ribadisco, puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non sei fortunato… ciao ciao, caro.
In poche parole mi è piaciuta l’immagine di questo Lyosha che cuce, molto Penelope che aspetta il ritorno di Ulisse, e forse lui lo aspetta davvero il ritorno di Ariel, un ritorno che sembra sempre più lontano, come l’immagine di lei sulla stoffa.
E poi ce lo presenti durante i Settantaquattresimi! È bello vederlo felice, esaltato da questa vittoria, perché è vero: la Ghiandaia è un Faro di Speranza per /tutti/. Mi è piaciuta l’immagine di lui che corre da Lloyd con questa euforia negli occhi, acclamando la vittoria di Peeta e Katniss, degli Sfortunati Amanti del Distretto 12. E poi lei, Lloyd, quella donna orgogliosa che vuole essere la storia, vuole partecipare a questa ribellione. Dopotutto sono il primo Distretto rivoltoso, ed è per questo che mentre guardavo il film mi dicevo “C’è Lyosha lì in mezzo, c’è Ly”.
Alla fine concludi con questo frammento magnifico di lui che davanti ai Pacificatori mostra la Ghiandaia, senza paura di quello che gli può succedere, perché in un certo senso non ha nulla da perdere, e in più lo si fa per la libertà, per fare la storia – appunto.
Posso dirti con certezza che l’ho amata, davvero. Non ti avrei pregata di pubblicarla, sennò. La trovo molto bella e profonda, ovviamente quella qua sopra è sempre la mia personalissima analisi, e non so quanto in realtà ci abbia preso con quello che volevi dirci – con quello che Lyosha prova e sente. Ma questo è quello che hai trasmesso a me. ♥
Il mio pezzo preferito – come sempre mi prendo il permesso di citarlo – è questo qui:
“Gli occhi blu brillavano, poi qualcosa scoppiò tra i Pacificatori e la mano di Lloyd lo portò via da lì, tra le dita Lyosha teneva ancora la Ghiandaia.”.
Ora ti spiego anche perché. Tu dirai “ma come?”, ma secondo me è quello che più di tutti identifica la Shot.
Questo stringere, aggrapparsi alla Ghiandaia, al simbolo della Rivolta nonostante i Pacificatori, le bombe, i colpi di pistola: nonostante tutto. Ovviamente ha un suo perché anche il frammento iniziale dove dice che restare sveglio era l’unico modo per vincere dei giochi che non possono essere vinti, perché – tornando alla citazione di Haymitch – Non ci sono Vincitori, solo Sopravvissuti.
Ti lascio così, insomma. Con un’analisi scarsa e fatta di fretta, ma fra il mal di testa e il resto è il meglio che sia riuscita a fare. ;u;
Sempre con amore ♥
~yingsu. |