Recensioni per
Mr. and Mrs. Martin
di m a y h e m

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/01/15, ore 20:38

Io. Ti. Adoro. 
Mi piace come scrivi, mi piace quello che scrivi perché a me la tua scrittura evoca delle immagini, dei fotogrammi precisi in cui mi immergo e questo è quello che amo della scrittura, questo è quello che definisco "uno scritto che mi ha presa". Se non mi scatta il "film mentale" allora quel romanzo/racconto/drabble/one shot o quel che sia, non fa per me. 
Il killer... è una figura affascinante. È affascinante vedere come si riesca da persona a persona cambi il modo di approcciarsi alla mentalità di un soggetto del genere. I suoi omicidi lui li defiisce artistici e, per un attimo, mi sono immersa nel suo mondo e h provato quello che ha provato lui.
Brava, complimenti, mi p molto piaciuta.
Baci, Cinzia ^^

Recensore Veterano
06/07/14, ore 15:57

Idea originale e seducentemente meravigliosa, le lettere sono frammenti di anima, ben lungi dai volgari messaggi... se poi aggiungiamo che la cera lacca sono le artistiche confessioni di un Serial Killer, il tutto assume tinte porpora molto calde e dense che possono solo farmi sussultare.

Ho apprezzato moltissimo la tua scelta, i piccoli riferimenti che subito mi sono saltati all'occhio e ho trovato piacevolmente la conferma nelle tue note finali.
Penso che scrivere di notte sia il vero estro di una persona, la quale può abortire le migliori frasi e i migliori pensieri... sicuramente in questo caso è stato così. Ti ringrazio anche per aver segnalato quel sito... non lo conoscevo e ne farò tesoro <3.
Complimenti davvero! Leggerò altre tue OS in futuro, un bacio!

Nuovo recensore
06/07/14, ore 13:14

La mente dei serial killers è un caleidoscopio.
E' un meraviglioso parco giochi ululante, in cui a momenti di specularità in cui vittima e carnefice si mischiano, ci sono girandole di luci e suoni quando i pensieri iniziano a bombardare il retro del loro cervello, incapaci di trovare una via di uscita.
Eppure la mente di un serial killer organizzato è una stanza bianca piena di foto, ed ogni foto è un ritaglio di quello che ha fatto, che sta facendo, e che farà. Ogni istantanea rappresenta una scena in corso, ed ogni scena rappresenta una sensazione.
C'è dell'erotico nel modo in cui questo serial killer in particolare agisce.
C'è il bisogno di essere ascoltato, il bisogno di arrivare a toccare le persone che leggeranno. C'è il bisogno di chi non ha una famiglia a cui aggrapparsi, e strappando ad una famiglia la propria figlia, vuole prenderne il posto, vuol mostrare di essere bravo, di esserne degno.
E' bello anche per questo.
Sotto il noir, sotto la morte, sotto il dolore, ci sono dei sentimenti morbosi che possono dare un senso decisamente nuovo a tutta la vicenda.
Mi piace.

Recensore Junior
20/12/13, ore 19:28

Mani in alto, la ritardataria è arrivata a recensire...si salvi chi può!
Incipit grandioso: il killer che non riesce né può controllare quel che la sua mano scrive. Non so perchè ma leggere "serial killer organizzato" mi ha fatto venir da ridere. Me lo sono immaginato col grembiulino mentre sistema le conserve nella dispensa in ordine alfabetico...lo so, è pura follia!
Ma scusa, sei un assassino organizzato e lasci delle tracce da seguire? Qui c'è qualcosa che non torna.
"Trovo che la mia cattura sia il mio più grande fallimento" ah, ma allora te ne sei accorto!
Davvero inquietante l'avvertimento di Mr Organizzato, scommetto che i signori Martin non lo prenderanno alla leggera

Angolino serio (o quasi): innanzitutto mi è piaciuto lo stile in cui è scritta la storia. Davvero calzante con quello che è il carattere del protagonista. Conciso, schietto e persino ironico. Mi ha fatto sorridere la frase: "Purtroppo per voi, non sono l’unico mostro – non che mi ritenga tale, ma mi adeguerò al vostro vocabolario utilizzando la parola con cui preferite indicare noi diversi ". Povero piccolo killer incompreso ed insultato dalla massa di persone 'normali'. L'artista incompreso che vede le sue opere derise dal resto del mondo, ma soprattutto complete solamente su un misero pezzo di carta destinato ai genitori della sua "opera d'arte". Non dev'essere facile sopportare una situazione del genere...
Decisamente inquietante il finale, sei riuscita a farmi venire i brividi (nonostante io sia attaccata al termosifone!)
Detto questo, non mi resta che scappare...devo controllare che porte e finestre siano sigillate ermeticamente. Non voglio che questo tipaccio venga a farmi visita stanotte!
A presto ;)

Recensore Veterano
16/12/13, ore 13:45

MogliA mia.
Si dice "the last, but not the least", e questo è assolutamente il nostro caso. Ti chiedo di perdonarmi per l'immenso ritardo con cui ti lascio il mio pensiero: l'ansia crescente per una quasi certa bocciatura è totalmente improduttiva per qualsiasi cosa, perfino per quelle che mi creano piacere e svago, come lo è stato leggere più e più volte questa tua one shot.
"Più volte", esattamente. Perchè molti hanno la preferenza ad esprimere le proprie emozioni sulle storie 'a caldo', appena lette. Io non sono mai stata così. Anche per i libri, ho sempre preferito rileggerli, due o tre volte anche, per apprezzarne sfumature sempre diverse prima di arrivare al mio giudizio finale. 
E' stato così, con questo tuo racconto: sono stata, all'inizio, Benjamin che scriveva, per nulla pentito dei pensieri abominevoli su quello che avrebbe fatto ad Eliza, se solo ne avesse avuto il tempo. Sono stata poi Eliza stessa che supplicava di essere lasciata libera fra le lacrime, e mi sono immedesimata nel ribrezzo e nella paura dei suoi genitori. Ho immaginato la signora Martin trattenere un conato di vomito al pensiero di sua figlia sventrata e poi ricucita in quella maniera macabra, e il signor Martin imbracciare un fucile per andarsi a fare da solo giustizia personale.
In un solo racconto ho vissuto mille emozioni e questo è qualcosa di straordinario: direi che mi sono innamorata di questa one shot al punto che adesso so con precisione, senza nulla togliere alle altre che sono meravigliose, a chi andrà il mio voto.
Questo perchè dietro a tutto non c'è solo una grande capacità di raccontare - scrivi di più, dannata, che ti nascondi dietro un dito e io vorrei tagliartelo con un morso - ma anche un lavoro di studio, in un certo qual modo, di conoscenza. Non ti sei limitata a inventare, ma sei stata veritiera e realistica in tanti dettagli. Il riferimento alla mancanza di una donna o di una famiglia, per citare un riferimento. Bravissima.
La descrizione di quel che il killer immagina fa venire i brividi; ora sì che controllerò cento volte le serrature di casa prima di andare a dormire, sapendo cosa passa nella mente di un deviato simile. In particolare ho adorato questa frase:

Avvicino la lama al suo addome e la poso sulla sua pelle nivea, così candida che non appena la punta dello strumento la scalfisce il cremisi del sangue appare chiaramente, in netto contrasto con essa.

Beh, non potevo non innamorarmene, da amante della chirurgia... è esattamente l'effetto riprodotto dalla lama di un bisturi, ce l'avevo così nitida nella mente da farmi rabbrividire.
In conclusione, sono decisamente innamorata del tuo serial killer e di questa one shot; ti rinnovo mille complimenti e spero che ne scriverai altre del genere!

Tuo MaritO che ti ama tanto tanto - e ogni tanto ti tradisce con Chiavo, ma son dettagli - e ti lancia tanta cacca di famiglia.

 

Recensore Veterano
15/12/13, ore 23:50

Ma dimmi una cosa: tu, dove diavolo ti nascondevi? Tu con questo tuo stile geniale, con queste tue storie "consavepoli" perché documentatissime, con questo personaggio che in poche righe di One Shot ha più spessore di dozzine di altri dei quali leggo in capitoli e capitoli di storie differenti?
Tu, ragazza mia, sai scrivere. E sai scrivere da dio. E questa OS ne è la prova lampante; adoro quando il personaggio deviato è genio. Trovo che a modo loro, tutti i geni siano fortemente inclini all'essere in qualche modo deviati.
Ed eri timida a farlo? MA IO TI MENO, CRISTO.
Brava, figlia. O cognata, o quel chacchio che sei, per intenderci.
Bravissima. Devi continuare; perché io ti obbligherò a farlo. E io sono una persona pericolosa da contraddire U_U°
addio. tanta cacca.

Recensore Junior
13/12/13, ore 01:47

Potrei dire tanto, ma sarebbe futile. Stupenda è sufficiente. Hai un bel potenziale.

Recensore Master
12/12/13, ore 19:56

Mi è piaciuta tantissimo, devo dirtelo.
Originale il fatto che la descrizione preceda- forse- l'omicidio.
La suddetta descrizione è perfetta, cruda e precisa al punto giusto.
La scena del cuore mi ha fatta rabbrividire, ed è una cosa stra-positiva, in una Noir.
Insomma, davvero brava, mi è piaciuta molto, e il tuo personaggio era davvero interessante e ben studiato.
Apprezzo molto anche la documentazione che c'è alla base di questa shot: ti sei impegnata e ha dato i suoi frutti.
Complimenti^^

Nuovo recensore
12/12/13, ore 16:14

Perfetta.
E' l'aggettivo più giusto per definire la tua lettera. Mi è piaciuto che ti sei ben documentata e, credo, hai tentato di immedesimarti nell'assassino. E' scritta così bene che si legge da sé, anzi: si IMMAGINA da sé. Perché io ho proprio visto la mano che impugnava la penna scrivendo ed ogni singolo particolare descritto. Meraviglioso.
Mi sento in dovere di ringraziare anch'io questo contest: mi ha permesso di conoscere uno scritto così piacevole.

Recensore Master
12/12/13, ore 10:37

Ciao! Molto intensa questa lettera. Durante il mio giro delle "lettere del contest" mi aspettavo prima o poi di trovarne una ove la vittima non muore e infatti non sono stato tradito. Che dire? salvata una, ne muoiono altre, e a decine addirittura! La mente è qualcosa di complesso e stratificato, e ancora di più se si parla di un assassino, i motivi che lo portano a scegliere chi, come e perché uccidere sono davvero insondabili e quindi imprevedibili! Dici che la casa era inagibile da anni e quindi nessuno ci avrebbe messo piede: come hanno fatto dunque a scoprirlo? Comunque, una bella lettera, davvero. Mi piacerebbe leggere perché Benjamin si spinge a così tanto, e visto che "lo sai" suggerirei di spiegarlo. Alla prossima!

Recensore Veterano
12/12/13, ore 01:57

Perdonami FVonSexron, ma appena ho letto: sono l'artista; una voce ha sussurrato nella mia testa: Alasdair, Alasdair, Alasdair. Purtroppo è un mio limite, mi sono fissata, che devo fare?
La tua lettera è ben scritta, molto molto scorrevole, tanto che non mi sembrava neanche di leggere, mi sembrava me la stessero leggendo e, devo dire SINCERAMENTE, non capita spesso. Per questo mi devo complimentare con te.
So che la tua è stata una lotta contro il tempo e alla fine, sei riuscita al meglio.
Devo ammettere che ho amato molto il particolare del killer organizzato, ma devo anche dirti: ho trovato l'introspezione un po' inconsistente. Cioè, con questo non voglio dire che il tuo Benjamin sia privo di contenuti, ma nello stesso tempo non sono riuscita a trovare la scintilla che mi ha coinvolta. Ammetto, questa recensione è del tutto soggettiva e per questo non è affatto costruttiva, perché non c'è niente di sbagliato in te o nella tua storia, è diverso il mio modo di leggere e, forse, anche di scrivere. Non se capaimo insomma.
Tu sei brava e, per curiosità, per capire se è solo un caso isolato, leggerò altri tuoi racconti.
Perdonami, forse, probabilmente, sono io a non essere stata in grado di cogliere ciò che tu volevi trasmettere.
Me colpevole.
Un abbraccio.
Bloom

Recensore Veterano
12/12/13, ore 01:32

Sai, ho fatto realmente tanto tanto bene ad insistere perchè sapevo che avresti creato un lavoro accurato e dettagliato, forse dovrei proprio chiamarlo capolavoro.
E' tutto palpabile, mi spiego:
Hai scelto un serail killer organizzato, per certi versi hanno una psicologia contorta e una metodica ben precisa quanto accurata, proprio per il loro QI particolarmente sviluppato. Ora inutile che mi addentri nel discorso, hai i miei stessi gusti e so che sai perfettamente di cosa sto parlando ma sappi che il tuo serial killer organizzato sfonda letteralmente lo schermo, esce fuori da queste righe solo per offrirsi, anche se tu non lo vuoi. E' soddisfatto del suo lavoro, lo sfoggia come se fosse arte: lo adoro.
Quando descrive la scena della tortura... sappi che è talmente ben descritta che sono riuscita ad immaginarmi ogni cosa, si, anche quella mano priva di guanto che scivola in quel corpo aperto, insinuando le dita sino al cuore ( non ci posso fare niente, io me esalto su ste cose e poi volevo fare l'anatomo patologa, quindi la mia immaginazione galoppa assai e_e)
Gli agnelli! Ti adoro, ti adoro assai, sallo e_e
C'è anche da dire che il tuo serial killer ha altro di Hannibal, almeno mia sensazione o semplice mio eccessivo attaccamento a questa deliziosa figura.
Che te devo dì, Fede?
Sapevo che avresti creato qualcosa di meraviglioso e non solo per la fantasia ma anche per l'impegno -perchè si vede perfettamente che sei andata in giro a studiarti profili psicologici - quindi, nuovamente ti dico: sono felice per aver insistito, davvero.

Recensore Master
11/12/13, ore 20:42

Devo dire che c'è stato un momento in cui pensavo che avesse ucciso Eliza. All'inizio lo hai detto che è stata salvata, ma dopo hai iniziato a raccontare tutto al presente nella lettera e sembrava proprio che quelle cose stessero realmente accadendo, mentre invece erano vere solo nella mente dell'assassino.
Quello che mi chiedo è perchè tutta questa gente dovrebbe voler uccidere Eliza. Capisco lui, lui la considera quasi un'arte, ma ad un certo punto parla di un'organizzazione e non posso far a meno di pensare che ci sia una ragione particolare per voler vedere morta la figlia dei Martin!
Mi piace il modo in cui scrivi, è scorrevole e cattura molto l'attenzione!
Daisy

Recensore Veterano
11/12/13, ore 19:12

Ciao xD
Credo di essermi innamorata della tua lettera. Sì, è uno strano inizio per una recensione, ma è proprio così!
L'ho letta tutta d'un fiato, quasi sconvolta dalla scorrevolezza, dalla totale assenza di errori o imperfezioni. E, soprattutto, sconvolta dalla somiglianza del tuo assassino con Hannibal Lecter, de Il Silenzio degli innocenti. Non lo so, ma qualcosa, oltre alla citazione degli agnelli ovviamente, mi ricorda quel libro, non so se lo stile o il modo in cui è scritto.
Comunque, mi è piaciuta tantissimo, bravissima xD

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