Volevo recensire alle dieci, quando mi sono svegliata, ma mio padre si è fatto prendere da un raptus e ho giocato con “Grazie Sheva, Grazie Chris”. Insomma, recupero ora che in teoria dovrei sfamare padre e madre, ma who cares.
Come ben sai – datemi dell’eretica se volete – ma io non shippo la Odesta/Fannie, come la volete chiamare. Non ci riesco, non so perché. E dopo questa confessione posso dire che, per qualche oscuro motivo ho pianto proprio in quel pezzo. Ti ringrazio per avermi fatto questo regalo, per esserti sforzata tanto per scrivere la morte di Meena dal punto di vista di Finnick, e ti ringrazio ancora di più per averlo fatto in questo modo dolce che fa male.
Ho adorato il fatto che Mags sia andato a consolarlo (tralasciando che quella donna sarà distrutta: il suo tributo ha appena fatto una cosa bastardissima) e gli abbia lasciato una carezza, ma è anche bello che Annie si accorga che Finnick sta male anche attraverso un telefono. Questo è l’amore, a mio parere.
L’ultimo pezzo, ergo la conclusione, è una coltellata. Ho pianto di nuovo pure lì, ho pianto nella riga specifica che ti ho letto ieri al telefono e che non sto a citarti di nuovo. Lì, in quel dannato punto, c’è una sofferenza infinita, davvero.
Ho apprezzato anche il titolo, lo trovo geniale e pertinente, dato che lei gira con le zollette di zucchero da… praticamente il viaggio in treno, e quindi mi è piaciuta questa metafora, questa cosa dolce che è diventata amara. Amara perché Meena è morta, e perché Finnick non è riuscito a salvarla. Come hai detto te: ha fallito. Non ha riportato a casa quella ragazzina, ma penso che da un lato sia lui che Meena lo sapessero.
Mi piace pensare, citando Kary, che si siano ritrovati di là, che lui sia con lei dall’altra parte, con Liv ed Ariel, e che Liv colga i fiori con la piccola Isaacs tutte le mattine, mentre Finnick e Meena sono sulla spiaggia a cercare le conchiglie.
Non lo so, mi scoppia il cuore ad immaginare questa scena.
Insomma, vado. Ti lascio così, con questa recensione un po’ scadente – spero che tu possa perdonarmi per questo.
Vado a cucinare, a fare la finta donna di casa.
Sempre con amore
~yingsu. |