Recensioni per
L'ultimo vampiro
di John Spangler

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/17, ore 14:11

Ciao! Stavo guardando il tuo profilo e, visto che in questo momento sto giocando a Vampiri: Dark Age e sono molto in tema-vampiri, ho deciso di commentare la tua prima storia: che dire? Breve, incisiva, scritta più che decentemente. Nessun errore da segnalare, ovviamente essendo la prima storia non hai fatto molto caso al layout ma è comunque una storia scorrevole che si fa leggere bene. La lunghezza è giusta, una slice of life che racconta gli ultimi istanti di Non-Vita di un vampiro...e non uno qualsiasi, questo lo scopriamo dalle parole dell'Hunter vestito di nero: si trattava dell'ultimo dei vampiri.
Bella prova, mi verrebbe voglia di sapere qualcosa di più della storia di questo vampiro!
_morgengabe

Recensore Master
03/01/14, ore 20:20

Ok, adesso credo che non mi sopporti più, 
Eccomi ancora qui.
Storia stupenda e originale come al solito (mi spieghi come fai?!),
c'era soltanto un errore ma vedo che te lo hanno già fatto notare.
Mi sono sempre piaciuti i vampiri, sai hanno un certo fascino....
Se non sbaglio questa è il tuo primo scritto,
bravo!
Non tutti i primi scritti dei nuovi autori sono così perfetti!
Ciao!
            Chappy

Recensore Master
19/12/13, ore 11:02

Molto molto carina come idea. Solo un piccolo appunto, la frase iniziale, "la pioggia continua a cadere.." e tutta la prima parte è scritta al presente, mentre la parte dell'agente tredici al passato. È una cosa voluta? Mi sembra strano solo quello, di fare due tempi diversi per un momento che è lo stesso, perchè la scena dell'agente avviene subito dopo l'uccisione del vampiro.
Come flashfic va benissimo, molto sintetico, ma hai centrato i punti giusti senza perderti in parole in più.
Parla un uomo stanco, un vampiro che ha perso tutto...non c'è altro da aggiungere. Magari un pizzico più introspettivo...ma va anche bene così.
Come prima storia va bene.
Complimenti!

Recensore Master
13/12/13, ore 18:20

In genere non amo le storie che riguardano i vampiri, li trovo un po' inflazionati, ma in questa brevissima storia la loro presenza è, per così dire, quasi secondaria. Sono le riflessioni a tenere banco, i pensieri di una persona che potrebbe appartenere ad una qualunque stirpe decaduta. Tutta l'amarezza e la tristezza della condizione di superstite traspaiono nitide, così come il desiderio di ricongiungersi al resto della propria gente nel sonno eterno perché (e questo si evince chiaramente dal brano) la solitudine è una gabbia dolorosa ed insopportabile, ben più delle pareti di una casa.
C'è qualche cosa da rivedere a livello di punteggiatura e della formattazione del testo, che migliorerebbe il testo, ma nel complesso è davvero buono per essere il tuo brano di esordio.
Alla prossima!