Recensioni per
The Same Pain Binds Us
di Fatelfay

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/15, ore 19:25

Ciao, continua la mia esplorazione nel tuo profilo (mi rivedrai ancora, sappilo U.U) e sono davvero molto colpita e da più fattori tra l'altro. Il primo, è che sono stupefatta, ma in negativo, dal fatto che non ci siano recensioni per questa storia. Mi domando caldamente il motivo! Il secondo è che la trama è molto originale, specie se si considera il tema trattato. La mole di fic post-Reichenbach hanno tutte quante più o meno una trama simile. Qui tratti il dolore di John, ma facendolo incontrare con Sebastian crei delle dinamiche davvero particolari ed insolite. Mi è piaciuto tantissimo l'inizio, introduci entrambi i personaggi senza fare mai i rispettivi nomi, ma si intuisce benissimo di chi si sta parlando. E poi entrambi iniziano a parlare dei rispettivi coinquilini. La parola "amore" non viene mai nominata, né dall'uno, né dall'altro ed è esattamente questo che mi è piaciuto. Non c'è slash, lasci al lettore l'onere di interpretarlo, tu ti limiti a parlare soltanto di quattro uomini e dei parallelismi che ci sono tra le due coppie. Il fulcro di tutto sono Sherlock e Jim, così simili eppure agli antipodi. Fai uscire bene il binomio genialità e pazzia che contraddistingue entrambi i personaggi e che li accosta rendendoli, di fatto, ai due lati opposti della medaglia. C'è quindi Sebastian che descrive la propria convivenza con un pazzo geniale e c'è John che descrive quella con un genio un po' pazzo. Sembrano la stessa cosa, ma c'è una sostanziale differenza tra gli uni e gli altri. La similitudine è molto azzeccata, come ho detto e calzante e anche parecchio secondo me. Inoltre c'è un'altra sostanziale differenza, il fatto che alla fine dici che mentre per Moriarty, Sebastian non era nessuno, per Sherlock invece, John contava molto al punto da uccidersi per salvargli la vita. Il fatto che entrambi sappiano chi è l'uno e chi è l'altro non è proprio chiaro al principio, tanto che sembrano due sconosciuti a caso che parlano di due situazioni similari. Ma alla fine capiscono e mi piace come John cambi il proprio status di "vedovo" anche se impercettibilmente. Il peso sulle spalle si è alleggerito, seppur di poco.

Una storia notevole, dal carico introspettivo forse più leggero rispetto ad altre tue che ho letto, ma che mantiene un impatto emotivo molto forte.
Complimenti.
Koa
(Recensione modificata il 03/02/2015 - 10:06 pm)