Forse se non fosse un'ora tanto tarda starei gridando come una matta, gridolii sommessi e carichi di commozione ed emozione pura. Non so come sia possibile che - aprendo un link a caso nella più terribile delle noie - capiti sulla sezione Pokémon e la prima non è quella storia a rating arancione che non ho letto e forse mai li farò, no. È qualcosa di giallo con un titolo che cela mille significati e poi la presentazione: BlackthornShipping. Non serve altro che il mio sguardo corre tra le informazioni riguardanti la pubblicazione e leggo il tuo nickname. Amy, solo la presentazione mi ha fatto piangere malissimo. Ho letto - usando anche il cellulare di mia sorella ma ssh, volevo il mio carico per la recensione - tutt'un fiato, potrei esagerare e dire che ero sull'orlo di una crisi emotiva nel contrasto tra gloria e disfatta. La verità è ce l'ho avuta.
Confesso che ci ho messo un po' a contestualizzare la one-shot, nonostante le note iniziali, ma si può affibbiare tutto alla mia incapacità di dare ordine ai eventi - nella generalità -; comunque mi ha fatto sclerare molto questa cosa e sarò stata una buona decina di minuti a ragionare. Forse anche l'orario ha la sua colpa. Diciamo che è un prequel interessante agli avvenimenti del manga che apprezzo e ritengo veramente perfetto, si incastra alla perfezione nonostante l'“What If?” e si lascia leggere come la pasta si lascia mangiare (Pastaaaa! ~). Ok, paragone stupido.
Lo stile mi ricorda molto la cara Monochrome che scrissi tempo fa, mi ha strappato un sorriso anche se so bene che non c'entra un tubo. Il lessico vario ed adatto ad ogni situazione ispira a continare la lettura, a non lasciare che il rumore della città ti disturbi: ti immedesima perfettamente nel personaggio che agisce e crudele ti fa provare anche la più atroce delle emozioni.
Devo dire che ho apprezzato molto la descrizione di Lance e dei suoi pensieri, ragionamenti e desideri, nonché dei pentimenti e ripensamenti. Il dolore e l'ambizione non sono mai andati d'accordo tra loro, ma qualche legge superiore ha imposto che non può esserci ambizione senza il dolore, come dire che hai sudato sette camicie per portare tutto solo un mattone comunemente detto zaino al terzo piano - senza usufruire dell'ascensore *ne sa qualcosa, again*. Hai dato un'idea chiara anche di questo meraviglioso concetto che ho sempre ritenuto interessante e curioso.
A rileggere la follia di Sandra rabbrividisco, non tanto per la pazzia in sé. Posso capire - ed ammiro molto - il bene che vuole al cugino barra Fratello, ma come ci si possa ridurre così... tutta la sua indipendenza, il suo orgoglio e se vogliamo aggiungere l'onore che direi ci sta pure bene spariti con un PUF. Come un lento timer, che segna il passare delle stagioni, degli anni, che esplode all'improvviso. Provo quasi compassione quasi, la fottuta non mi ha mai concesso la Medaglia.
Bhe, semplificando il concetto, ho apprezzato molto questa fan fiction che mi ha fatto da storia della buonanotte. Ti auguro un buon Capodanno e felice anno nuovo.
Fuyu (Recensione modificata il 26/12/2013 - 01:30 am) |