Recensioni per
Nessuno ti insegna a dire addio
di gabryweasley

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/06/14, ore 16:39

{ Recensione partecipante all'iniziativa Absinthium indetta dal gruppo facebook A Panda piace fare le bolle di assenzio [EFP FANFIC] }

Ciao.
Eccomi di nuovo qui per l'iniziativa del gruppo.
La storia mi è piaciuta davvero molto. Non ho mai letto storie dal punto di vista del padre di Peeta e credo sia stata un'ottima idea, molto interessante e originale.
Sua madre è la persona più detestabile del mondo, si era capito da quella frase che ha detto su Katniss e sulla possibilità che il Distretto 12 avesse, per una volta, una vincitrice... Ma Mr. Mellark è davvero un uomo dal cuore d'oro. Mi piace come l'hai descritto. Dal suo addio a Peeta al suo incontro con Katniss. Credo fosse proprio così.
E perché staccarsi da Grey's? Ma non ce n'è bisogno! xD E la citazione... Non ricordavo più di chi fosse, lo ammetto. Mark Sloan... Un'altra ottima scelta. Ci sta benissimo, in questa shot.

Recensore Junior
09/02/14, ore 11:38

Molto sentita e ben scritta, hai immaginato nel miglior modo possibile i sentimenti ed il carattere del sig mellark. Complimenti

Recensore Master
07/01/14, ore 20:50

Hello, eccomi che recensisco.
A volte mi chiedo se la madre di Peeta sia davvero sua madre o boh, che ne so, magari lo hanno trovato per strada, boh.
Non so la donna che tipo di rapporto abbia con gli altri due figli, ma credo che Peeta venga trattato molto diversamente, sicuramente crede che il figlio sia un deficiente buono e nulla, ed anche il fatto che lo picchi ( vedesi la scena del pane ) mi fa storcere decisamente il naso.
Quindi, boh, non so se quella donna ci tiene a far soffrire come un cane il figlio ed a dirgli quelle cose crudeli o boh..
Non conosco i fratelli di Peeta ( ma a naso non mi piacciono) comunque in quella famiglia chi si salva è appunto il padre e Peeta, di cui ha ereditato anche molti tratti ( e non so se per fortuna o per sbaglio. ) trovo che la sola persona gli dia affetto che lo voglia anche bene e vuole bene anche a Katniss, forse perchè è la figlia della o Signora Everdeen, forse perchè sa che suo figlio la ama o chissà.
Sono da sempre interessata a questo personaggio, che come al solito la Collins non è riuscita a caratterizzare *SOBS*

Detto questo concludo con i miei scleri per dirti complimenti per la fan fiction *^*
A presto
_ThanatoeseHypnos

Recensore Master
30/12/13, ore 17:35

Prima che tu pensi che qui faccia freddo, no, non fa freddo, ma mi sono venuti ugualmente i brividi. Tutto merito della tua storia. Ho iniziato a leggerla e mi è venuta una pelle d'oca così fastidiosa, ma al contempo bella, che non puoi immaginare!
Questa frase è così reale e triste. "Ma quando nasce un figlio, pensava Daniel Mellark, nessuno si prende la briga di spiegarti che bisogna saperci rinunciare, talvolta. Nessuno ti insegna a dirgli addio." 
E Daniel, sebbene gli abbia dato io il nome, sei tu a plasmarlo alla perfezione. Si vede proprio che ne ami il personaggio, come pochi, purtroppo, fanno nel fandom. È così dolce il modo in cui lo dipingi: questo papà che è disposto a fare sacrifici economici, per il suo bambino arrivato inaspettatamente, che gli insegnerà l'arte di famiglia, il rispetto per gli altri e per sè stesso. Insomma, è una cosa meravigliosa. ♥
Com'è infame quella donna! Non ho altri aggettivi per descriverla, e ti giuro che, cavolo, un bel ceffone lo darei anche a Daniel! Non sopporto che stia lì, impotente. Tuttavia, in lui rivedo Peeta, e so che entrambi sono soliti "porgere l'altra guancia", come si usa dire. Hanno un animo nobile, puro.

Peeta, so che ami Katniss Everdeen…
Mi hai uccisa. Sto scrivendo mentre leggo, perciò non ho ancora finito la lettura xD Però, mamma mia, questa frase è stata un colpo. Come dire: so che la ami, e il mio cuore vorrebbe che tu tornassi, che la lasciassi morire; tuttavia ti conosco, sei mio figlio, sei come me, e so che non lasceresti mai morire la ragazza che ami. Ecco come l'ho intesa io. 
Ho amato il fatto che Peeta raccomandi a suo padre di prendersi cura di Prim, perché è una plausibile spiegazione della frase che Daniel dice a Katniss. Si prenderà cura della ragazzina, perché Peeta gliel'ha raccomandato. Aww. *annega nei feels*
Oh, e hai inserito anche la parte in cui Daniel incontra Katniss. L'hai rivisitata in maniera egregia e degna della Collins, se non superiore. C'è molta più introspezione, e soprattutto c'è il punto di vista di Daniel! Com'è bello, e incredibilmente IC, quando immagina cosa Peeta avrebbe detto a Katniss, se non fosse stato estratto. E Dio mio, ha ragione! Lo immagino troppo, Peeta, che la incoraggia, che elenca le sue qualità e le promette di fare collette per aiutarla. Che cucciolo. ♥
La frase finale ti uccide, e ho detto tutto.
Bella, bella, bellissima!
Bacioni.
S.
 

Recensore Master
30/12/13, ore 17:14

Oh, ci sono!
Dai, che non sono arrivata con un mese di ritardo e addirittura prima dell'anno nuovo! Sono fiera di me #veryproud
No, perché tu sei sempre così gentile, e mi recensisci tutte le storie e ti piacciono pure e invece io... T^T Non arrivo o arrivo con tremila anni di ritardo! Forgive me, please ♥ *occhioni da gatto con gli stivali*
Parto dall'introduzione, perché quella è la frase che mi ha colpito di più. Ma quando nasce un figlio, pensava Daniel Mellark, nessuno si prende la briga di spiegarti che bisogna saperci rinunciare, talvolta. Nessuno ti insegna a dirgli addio. Ecco, qui penso che tu mi abbia persa, già leggendo l'introduzione, sì. Perché io amo Mr. Mellark – in quanto padre di Peeta, certo, ma anche per il suo modo di essere buono, che traspare anche dalle poche apparizioni che ha fatto – e se penso che poi ha fatto quella fine mi viene da piangere.
Comunque, leggendo di nuovo le parole della signora (pff, per modo di dire) Mellark ho sentito il sangue ribollire e o desiderato sbatterle una padella in testa. Anche se, come ho scritto in recensioni e Deb e wip, devo ammettere che un po' mi dispiace per lei: in ogni Fanfiction che ho letto – io stessa ne ho scritta una – lei è dipinta come cattiva e senza cuore, perché abbiamo avuto solo la visione di Katniss, che è obiettivamente soggettiva. Spero per Peeta che non sia stata realmente sempre così acida, avrebbe avuto un'infanzia orribile. E non intendo giustificarla dicendo che magari un marito che pensa ancora ad un'altra non è certo il massimo della gioia. E sbaglio o ultimamente l'argomento mamma di Peeta va molto? XD
Ah, prima che mi dimentichi, in una frase ho trovato "in fondo" scritto tutto attaccato e in un'altra "in motivo" al posto di "il m.". Mi pare quando se ne sta andando la madre ^^ Te lo dico perché è un peccato che una storia così bella abbia queste piccole imprecisioni :)
Tornando alla trama, avrei voluto tanto che il padre avesse difeso Peeta, però. L'ho sempre detto che è troppo buono – sia Peeta che suo padre, eh, anche se presumo che ques'ultimo l'abbia fatto per quieto vivere- , se fossi stata io le avrei gridato parole non molto lusinghiere ^^
L'abbraccio che si scmabiano questi due ha fatto venire gli occhi lucidi anche a me, perché il padre realizza in quell'istante anche quanto Peeta sia cresciuto, quasi un uomo ormai, (e che uomo, dico io *^*) ma non ha il tempo di dirgli quanto è fiero di lui, quanto gli vuole bene e può solo pensarlo *piove angst*
La madre era da picchiare anche quando vuole andarsene così, con il sangue freddo e tutta calma *tira fuori l'ascia di Jo*
Cioè, il finale poi, con Mr. Mellark che capisce che Peeta non combatterà, si limiterà a cercare di proteggere la vita di Katniss la tardona a costo della sua è straziante.
Non so che altro dire, per me è la più bella shot che tu abbia mai scritto :3 Batti il cinque, sistaH ♥
Complimenti ancora, siete fantastiche tu e la storia ♥
Un bacione

Recensore Master
30/12/13, ore 09:40


Buongiorno,  Gabry! Questa recensione non sarà molto lunga, perché ho una lista infinita di storie arretrate da recensire, ma dovevo passare per forza di qui, perché questa storia mi ha fatto quasi venire gli occhi lucidi. Si sente davvero tanto che ami il personaggio del signor Mellak. Si sente, perché ho faticato a ricordare che c'eri tu e non lui dietro le sue parole, durante la lettura. L'introduzione é giá stata un colpo al cuore. Leggere di questo padre e del suo orgoglio per quel bambino ormai diventato uomo, e che nessuno lo aveva preparato a dover lasciare andare é davvero commovente. Ho amato molto le riflessioni di Daniel sul figlio e su Katniss - che avrebbe voluto fosse figlia sua - e anche il consiglio che lascia al figlio. Bellissimo l'incontro con Peeta, avrei voluto abbracciarli forte tutti e due .-. Gabry, riesci perfino a farmi venir voglia di abbracciare Peeta, come fai? c.c
Ad ogni modo, ho apprezzato tantissimo anche la parte con Katniss; é stato davvero bellissimo rivivere il momento dei saluti attraverso il suo punto di vista e ho apprezzato il fatto che la richiesta di prendersi cura di Prim sia nata da Peeta. Il finale mi ha fatto un po' pungere gli occhi, lo ammetto .-. E se penso alla fine che farò quest'uomo meraviglioso mi commuovo ancora di più.  Insomma, credo che si sia potuto intuire che questa storia mi é piaciuta davvero tantissimo e che mi ha fatto emozionare in più punti.
Bravissima, davvero!



un abbraccio forte! 
Laura

Recensore Junior
29/12/13, ore 17:58

Questa storia è stata un colpo al cuore, davvero. Con molta semplicità e tenerezza sei riuscita a trasmettermi tutto il dolore e l'impotenza che prova il padre di Peeta nel dire addio a suo figlio. Complimenti a Deb per la scelta del titolo perchè calza a pennello, ma soprattutto compliementi a te per questa storia. Alla fine ero completamente immedesimata in lui, percepivo la sua sofferenza. 
L'idea è molto buona, in effetti ci si concentra più su Katniss nel momento mietitura, e il povero Peeta passa in secondo piano come al solito! :D La madre è purtroppo terribilmente IC, e potrebbe anche prenderselo in quel posto vista la simpatia! -.-
Mi piace anche che sia Peeta a dire al padre di tenere d'occhio Prim, mi sembra molto da lui come cosa, e mi piace che da qui il padre capisca che in realtà Peeta si sia già arreso per far vincere Katniss.
Quindi complimenti, questa storia mi è piaciuta molto nel caso non si fosse capito! XD
Se non ci sentiamo prima, be buon anno! :)
A presto spero
Vero

Recensore Junior
27/12/13, ore 21:20

Wow, questa fanfiction mi ha colpita dritta la cuore!
Era un punto di vista che non avevo ancora considerato: quello del padre di Peeta, che peraltro, mi sta molto simpatico.
Ho apprezzato moltissimo come hai riportato lo scorrere dei suoi pensieri, con una naturalezza tale da sembrare di essere nella sua testa per davvero!
Complimenti

Eynis96

Recensore Junior
27/12/13, ore 21:17

Gabry! Guarda, non appena ho letto il titolo e l'introduzione ho pensato 'devo leggerla, devo recensirla, adesso'. Non vedo l'ora di iniziare perchè me lo sento che sarà assolutamente stupenda.
Allora. No, Gabry, no. Mannaggia a te, ho già gli occhi lucidi! [Ovviamente la mia famiglia mi deve disturbare durante una lettura emotivamente impegnativa, perchè altrimenti quando?] Nemmeno le chiacchiere dei familiari possono distogliermi da questa parte. "Peeta, concepito per sbaglio, era stato l’errore migliore della sua vita". E vai, già qui feels a gogò. Cominciamo bene, di questo passo alla fine uscirò piangendo e andrò a comprare un chilo di gelato.
"Non avrebbe pianto davanti a lei, non le avrebbe dato un altro motivo per insultarlo". Non comincio a parlare della signora Mellark, perchè se inizio è la fine, e allora è meglio che io mi morda la lingua e stia zitta. Questa parte è stata come un pugno nello stomaco, perchè mi è venuto in mente il fatto che nella mia ultima storia Peeta non vuole piangere perchè sua madre gli ha sempre detto che è una cosa da deboli, e lui non vuole deluderla. Ora, visto che per me questa è una head canon, la tua storia mi ha fatto sviluppare ulteriormente l'idea che avevo nella testa, in un modo che mi piace moltissimo e mi rattrista infinitamente. Secondo me Peeta da piccolo cercava di non piangere per non deludere sua madre, mentre adesso cerca di non farlo perchè è cresciuto e sa che tipo di donna è lei, sa che la considera ancora una cosa da deboli e lui non vuole più essere insultato per una cosa non vera, non vuole e non può sentirsi dare del debole quando è appena stato selezionato per un gioco mortale in cui sopravvive il più forte. Va bene, ho un sacco di emotività repressa. Aiuto.
No, dico, allora uccidimi che fai prima. Daniel che nota l'uomo che suo figlio è diventato, lo stesso uomo che adesso deve andare a morire; l'impulso senza nome che lo porta ad andare a trovare Katniss, e la successiva realizzazione - Lui 
avrebbe voluto, che quella fosse sua figlia -; e ti direi altre cose ma la verità è che non sono riuscita a fermarmi per scrivere questa recensione e ho dovuto finire di leggere la fic tutta d'un fiato, così, con le mani aperte sulla tastiera come un'imbecille.
E' bellissimo, bellissimo che Daniel realizzi che è suo figlio a insegnargli qualcosa questa volta, che misuri le proprie azioni con quelle di Peeta, che grazie a lui capisca qual è la cosa giusta da fare e la accetti, per quanto voglia dire anche accettare il prossimo sacrificio del suo figlio più amato, ma la accetti comunque perchè sa che questo è quello che Peeta vuole, e lui glielo deve.
"Probabilmente avrebbe impastato un po’ di pane con farina e lacrime, realizzando che, quello a suo figlio, era stato davvero un addio."
No, non ho parole. E' sicuramente uno dei tuoi lavori migliori, un vero, raffinatissimo capolavoro. Proprio per questo motivo vorrei farti presenti due cose che ho notato nel mio delirio adorante, ovvero la virgola tra soggetto e verbo in "Tutta la freddezza che aveva visto in quegli occhi, lo aveva sconvolto quasi quanto il sorteggio di poco prima", e "Daniel Mellark non capiva perché stesse facendo quella cosa", dove mi sembra che ci sia un 'il' di troppo. La storia è così bella, così meravigliosa che mi sembrava un peccato non farti presenti queste due inezie.
Grazie per averla scritta, davvero. Quando ti ho conosciuta eri già una brava autrice, ma adesso davvero sei fantastica.
Continua così, tesoro. Un abbraccio fortissimo,
wip


EDIT: Ero così presa e sconvolta che mi sono dimenticata di citare la frase bonus, quella che veramente amo (ce ne sarebbero duemila, ma va beh).
"Ma quando nasce un figlio, pensava Daniel Mellark, nessuno si prende la briga di spiegarti che bisogna saperci rinunciare, talvolta. Nessuno ti insegna a dirgli addio."
E' meravigliosa. Tu sei meravigliosa! ♥
(Recensione modificata il 27/12/2013 - 09:23 pm)

Recensore Master
27/12/13, ore 17:35

Cara, cara. Cara! Cosa hai scritto? *0* Ma io ti spupazzo! Cioè T_T Piango! T_T Ma tu sei la dolcezza fatta a persona, cara! ♥
Caraaa! Non so che dire. T_T Io ringrazio a te per essere l'impersonificazione della dolcezza, perché tu sei speciale ♥ Sei un amore e sono contentissima che ti sia piaciuto il titolo che ti ho proposto ♥ *deb ti coccola* Ti voglio un mondo di bene anche io, tesora! ♥ Io... io oggi muoro di feels e sono super sentimentale e felice pensando a voi del fandom! ♥ Sei splendida, fantastica. Perfetta! ♥ Ti voglio davvero bene, tesoro! ♥
No, poi, aspetta. Uno sbaglio. Concepito per sbaglio. Beh, forse sì, forse un unicorno, effettivamente, non si può creare volontariamente. Non sarebbe più leggendario non trovi? xD Okay, già sto deliderando con i miei soliti scleri. Andiamo bene :'D
Ma io sono solo alla seconda riga e già emetto "Awww!" ♥ Perché è dolcissimo che Mr. Mellark pensi che Peeta sia il suo orgoglio più grande, ora capisco perché i fratelli ce l'abbiano con lui LOL (nella mia testa, i fratelli di Peeta lo burlano. Fanno i bulli con lui mentre io voglio picchiarli! u.u)
Mr. Mellark mi ispira tantissimo come padre, al contempo, come credo che tu sappia, trovo che lui abbia dei sentimenti contrastanti per la moglie. Si sente in colpa e quindi si fa sottomettere. Se non fosse così debole nei confronti della moglie - non dimentichiamoci però che se non ci fosse stata lei non sarebbe nato Peeta - sicuramente Peeta sarebbe cresciuto un po' più serenamente e mi dispiace tantissimo che, da piccino, abbia dovuto soffrire così tanto per via di quella strega. Perché Peeta proprio non se lo meritava T_T
"nessuno si prende la briga di spiegarti che bisogna saperci rinunciare, talvolta. Nessuno ti insegna a dirgli addio." Non so cosa dire. L'ho dovuta copiare perché questo pezzo è bellissimo, ma non so cosa scrivere per fartelo capire. :0 E' vero, a volte bisogna saper dire addio ad un figlio, anche se non lo si vuole, anche se non si è nemmeno lontanamente preparati psicologicamente dal farlo. E' proprio così e purtroppo questa frase non è vera soltanto per quanto riguarda Hunger Games, ma è una verità anche nella real life. Perché, purtroppo, basta poco per perdere un figlio, basta pochissimo ed il dolore che poi attanaglia chi resta è così forte, così distruttivo che non si può far altro che cercare di chiudere le ante e provare ad allontanare il dolore con la freddezza, con qualcosa che riesca a farci stare bene.
Ed almeno, Mr. Mellark ha avuto la possibilità di fermarsi con lui per dire effettivamente addio al figlio. E' comunque una gran fortuna da un certo punto di vista. Dall'altro, vai... ragazza in fiamme! Distruggi Snow e gli Hunger Games!
Ecco, in questi momenti odio un pochino Mr. Mellark. Perché stai zitto? Perché lasci parlare quella strega (cit. Katniss). "Dalle una manata tra capocollo" (cit. mia madre) e accoppala (aggiunta di deb)
Mamma mia che brutta immagine mentale di Peeta. Povero cucciolo unicornoso. Gabry, non sai la voglia che ho di entrare nella storia per coccolarmelo, baciarmelo (non guasta mai) e rapirlo per portarlo via con me. ♥ Tranquilla, poi lo condivideremo... FORSE. xD
... *deb vuole piangere* Peetino! Stringiti al papino. Ohw che immagine dolce e coccolosa! T0T
Amore di Deb ♥ Sai già che ho amato la citazione di Mark ♥ Quindi non mi dilungo molto, ma trovo davvero dolcissimo il fatto che Peeta si sia dichiarato a Katniss (in diretta nazionale) seguendo il consiglio del padre ♥ E' dolcissimo, davvero. ♥
Allora, 'mo entro nella fic e prendo a legnate Mrs. Mellark. Ma dico, sbuffi? Ma che se sei cretina. L'amore è una spinta. Ciò che spinge noi uomini a comportarci in un modo o in un altro è dettato sempre (o quasi) dall'amore. Quindi vedi di spuffare di meno, strega. Perché se no Debbina ti spezza le gambine, le braccine e lentamente di strappa le dita delle mani, piano, piano. Così da poter vedere la tua sofferenza. Non trattare male il MIO Peeta! Chiaro? Quella donna mi irrita, Gabry. Sono sicura che è stata colpa sua se sono tutti morti nei bombardamenti. "No. Quel ragazzaccio del Giacimento si sbaglia, io con lui non ci vado! Famiglia! Rimaniamo tutti qui al Villaggio! Qui siamo al sicuro!" E morirono tutti, compreso Mr. Mellark che non se lo meritava. Mamma mia, povero T_T
E' carinissima e dolcissima la richiesta di Peeta ed è proprio un bellissimo headcanon. Sai che non ci avevo mai pensato al fatto che potesse essere stato Peeta a chiedere a Mr. Mellark di badare a Prim? ♥ Che unicorno paperoso come sempre ♥
"Solo per salutare quella ragazzina, che non era nemmeno sua figlia." Beh, per la giUoia di Deb, tra parecchi anni (purtroppo è tardona, che ci vogliamo fare?) Katniss diventerà la tua figlioccia. ♥ Sì, vabbè, tu sei morto per colpa di Mrs. Mellark. But still... susu. Vai a salutare la tua figlioccia :3
Sai che anche io ho pensato che acquistasse i suoi scoiattoli soprattutto perché voleva aiutare la famiglia Everdeen come meglio poteva, alle spalle della moglie? ♥ E, caro Mr. Mellark, anche a me mi sarebbe piaciuto se si fossero conosciuti per bene prima degli Hunger Games, magari se Katniss fosse cresciuta con Peeta, o comunque vicino a lui, magari non sarebbe diventata la tardona che invece è. Sarebbe stata più morbida e non sempre truce, riderebbe sicuramente di più. Insomma, bisognerebbe decisamente emanare una legge che dichiari: "Peeta Mellark fa bene per la salute, per l'umore, per l'educazione e per morire di feelings". Sarebbe una legge vera. xD
Stavo pensando, se Mr. Mellark desiderava che Katniss fosse sua figlia e, infondo, vede un po' come tale... allora è proprio un uomo sfortunato D: Non uno... ben due suoi figli sono stati mietuti. Ma povero! Ed io che pensavo che Peeta fosse sfortunato... :°
Penso che sia doloroso venire a conoscenza ed avere quindi la consapevolezza che il proprio figlio sarebbe andato al macello sapendo di non tornare per far vivere la ragazza che amava. E' nobile, ma per un padre, saperlo, deve essere distruttivo perché Peeta è suo figlio, sangue del suo sangue, ed ora sa che non lo rivedrà più. Che non c'è possibilità di poterlo riavere indietro, nemmeno minima. Quindi la speranza scompare, ma al contempo, conoscendo (più o meno) Mr. Mellark, so che è orgoglioso di Peeta. Della sua nobiltà d'animo di voler salvare e far vincere Katniss. ♥
"Si era avviato verso il forno. Probabilmente avrebbe impastato un po’ di pane con farina e lacrime, realizzando che, quello a suo figlio, era stato davvero un addio." Qui mi hai persa. Perché era proprio il ragionamento che ho fatto qua sopra, ma leggere queste parole, scritte da te, è assolutamente triste. Pensarlo al forno, che piange, che sa che non rivedrà più Peeta. Il figlio di cui va più fiero. E' tristissimo e ti giuro che mi hai fatto venire i brividi, gabry. Sono così sentimentale T0T
Cara, la fanfiction mi è piaciuta tantissimo. T0T E' bellissima davvero! Stupenda! Bravissima! ♥ E' piena di sentimento, di tristezza, di dolcezza, si riesce a sentire l'amore che Mr. Mellark prova per Peeta. Complimenti. ♥ *deb ti abbraccia e si fa consolare*
Lo sai che sono stata tanto felice che la mia storia sia riuscita a sbloccarti! ♥ E questa shot è fantastica. Davvero bellissima *_* *deb is proud* Grazie mille per la tua dolcezza. ♥ Ti adoro! ♥
Ma certo che conta come regalo di Natale, ma anche di compleanno, di ultimo dell'anno. Mi hai fatto esplodere nei feels davvero! Grazie mille ♥♥
Brava, brava, brava, brava! ♥
Bacioni
Deb
(Recensione modificata il 27/12/2013 - 05:38 pm)