Recensioni per
Perché è mio fratello
di Mana

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/02/17, ore 09:10

Eccomi qui^^
Questa tua storia mi fa venire in mente la leggenda della rana e dello scorpione, l'hai presente?
I due ragazzi sono angeli di fazioni opposte, uno bianco e uno nero, e pur amandosi non riescono a liberarsi delle peculiarità della loro natura. Il bianco ama a prescindere, e non infligge sofferenza ma "bene", tant'è che il fratello, angelo nero, ne è danneggiato. L'altro, il nero, non può esimersi dal maltrattare il bianco, dall'infliggergli sofferenze, sebbene lo ami e non voglia separarsi da lui.
E pian piano si consumano a vicenda, amandosi eppure danneggiandosi l'un l'altro, perchè se è vero che nessuno può sfuggire al destino, è altrettanto vero che nessuno può negare la propria natura, e tra loro il bene diventa male e il male diventa bene, perchè sono due opposti che di attraggono.
Una metafora amara, che comunica un senso di ineluttabilità e di predestinazione.
Lo stile è a tratti essenziale, telegrafico. Semplice, all'inizio, perchè riflette la semplicità della visione del mondo di un bambino, poi man mano più ricco, anche se sempre molto incentrato sui sentimenti dei due fratelli, molto "introverso", in un certo senso.
Una storia molto bella, complimenti^^
A presto!

Old Fashioned

Recensore Junior
20/02/12, ore 21:01

Ho AMATO questa storia: è bellissima dall'inizio alla fine. Mi sono piaciute le caratterizzazioni dei personaggi, la loro introspezione così accurata e delicata (dovuta alla loro particolare situazione), pur lasciando molto alla fantasia del lettore (ad esempio il fatto che l’aspetto fisico venga solo vagamente delineato qui e lì aumenta quel fascino misterioso che ognuno può adattare a suo piacimento). Sarebbe stato bello magari parlare un po’ di più dei loro poteri (ma questo è un mio gradimento personale, vorrei sempre magia ovunque :D), fermo restando che la trama è stata sviluppata in modo esemplare, sia per complessità che per elaborazione dell’intreccio... E poi parliamo del finale: un capolavoro. Nonostante per vari capitoli ci si renda già conto che l’epilogo sarebbe stato quello, non si smette per un momento di sperare che succeda qualcosa, che qualche misterioso potere smentisca la profezia dell’indovino; personalmente ho dovuto vedere la parola “fine” per capire che non sarebbe più successo, ed è stato contemporaneamente sia doloroso (perché il dolore di chi resta è difficile da superare) sia emozionante (perché in fondo siamo tutti un po’ maso e ci piacciono quei sentimenti dolceamari che le tragedie ti lasciano).
Grazie mille per avermi regalato una mezz’ora così carica di emozioni,
Stefano.
 
PS: mi fiondo subito sul seguito!

Recensore Junior
01/09/08, ore 18:58

è che destino crudele, sei tu che sei crudele! sigh...ma dovevano proprio morire? ero così presa dalla storia. Comunque complimenti, è stata bellissima.

Recensore Junior
29/05/08, ore 13:41

°_° E' BELLISSIMA. Bellissima. Coinvolgente in maniera totale. Dolce di una dolcezza struggente e strana, che ti entra dentro e ti resta appiccicata addosso per ore. Poi, giusto per fartelo sapere: mi sono innamorata di Juy!^^ Io sono famosa per prendermi fittonate assurde per certi personaggi… quando uno mi affascina mi affascina a vita, praticamente. Diventa parte di me e gli resto fedele tipo mogliettina adorante!^^ Però di contro ho gusti particolarmente difficili e non è facilissimo trovare un personaggio che davvero mi faccia battere il cuore. Juy c’è riuscito!!!!^^ Ma anche Arkalis, per la verità, sebbene siano così diversi. E’ che sono caratterizzati benissimo, ti sembra di conoscerli da sempre. Ti sembra che siano anche un po’ tuoi, insomma.^^ Inutile dirti che ho pianto, comunque. E anche questo è stato emozionante. Liberatorio, in molti sensi. Ti faccio davvero i miei più sentiti complimenti, hai scritto una fic di una bellezza raffinata e cristallina. Una di quelle che non si dimenticano^^. Un bacio, e grazie infinite per questa storia… - FATA

Nuovo recensore
25/05/08, ore 20:21

Ciao, cara! ^___^ Eccomi finalmente a commentare questa tua storia, bella quanto strappalacrime! Devo farti i complimenti per la trama, perché, specie verso gli ultimi capitoli, non riuscivo a staccare gli occhi dal foglio (perché ovviamente l’ho stampata! ^_-). Ammetto che la primissima volta in cui lessi i primi capitoletti (tanto tempo fa, quando non l’avevi ancora terminata) non credevo che il finale sarebbe stato così triste e commovente. È stato, insomma, un crescendo di angoscia psicologica mano a mano che andavo avanti con la lettura. La storia si faceva sempre più cupa, tingendosi di una luce in ogni momento più luttuosa, che giustamente non poteva preannunciare un finale differente. Tu sai quanto ami questo genere di trame.
Più approfonditamente. Mi sono piaciute molto le peculiarità di questo mondo di angeli (che un po’ strizzava l’occhio anche alle ambientazioni favolistiche delle battaglie medievali), come la materializzazione della spada e delle ali, ed i particolari che uniscono i due fratellastri in un rapporto fin dal primo momento unico e privilegiato: il fatto che Arkalis abbia voluto che la vita di Juy fosse risparmiata, e soprattutto la possibilità riservata esclusivamente ad Arkalis di ucciderlo. Il misterioso potere di Juy, che indebolisce il fratello ogni volta che lo difende, resta sempre un po’ misterioso, difficile da comprendere. C’è quella battuta in cui Juy dice “Se la guerra fosse continuata, ti avrei ucciso”: non so se ho interpretato male, ma credo che intendesse che avrebbe finito col prostrarlo, involontariamente, col proprio potere.
In quanto ai personaggi, ho apprezzato sia Juy che Arkalis alla stessa maniera, seppur nella loro diversità caratteriale (oltre che fisica e “genetica”). Juy mi piace per la sua impassibilità, condita tuttavia da una certa dolcezza. Arkalis, credo di averlo apprezzato soprattutto negli ultimi capitoli, in particolar modo nel momento in cui sveglia tutto l’esercito per un semplice sogno dell’indovino: amo quest’impulsività, l’indecisione tipica dell’eroe tragico, e soprattutto questo suo mettere la salvezza del fratello al di sopra di qualunque altra cosa, vita umana compresa.
Tutta la trattazione dell’avvelenamento di Juy è un vero e proprio incubo. Lui che si ritrova avvelenato senza neanche essersene reso conto (è questo il particolare più spaventoso, a mio parere), e l’effetto subdolo e lento di questo veleno, che agisce pian piano, logorando e portando sofferenza a piccoli tocchi. Poiché di solito i veleni agiscono subitamente, si fanno percepire, o almeno impiegano poche ore.
Il finale è veramente struggente: la profezia si avvera e non si può nulla per evitarlo, nonostante tutti i disperati tentativi di Arkalis. Io AMO le storie in cui, per qualche recondito motivo, c’è un personaggio costretto ad uccidere il compagno pur continuando ad amarlo e deplorando il proprio gesto. Il difficile di questi finali sta nel trovare un pretesto adeguato perché ciò avvenga, e principalmente, in effetti, avviene per risparmiare una sofferenza maggiore alla persona che si ama. Ma trovo che per farlo occorra tanto, tanto coraggio (ed anche una certa dose di follia).
Spero di essere stata soddisfacente e di non averti annoiato troppo.
Per ora dunque ti mando un bacio. Risponderò presto anche all’email. ^_-