Recensioni per
Two lives (love has torn apart)
di Fusterya

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/02/19, ore 17:23

Bellissima, complimenti. Sono assolutamente d'accordo che Sherlock e John si appartengono, non importa in che tempo o in quale realtà o in quale universo. Mi hai fatto emozionare col tuo Sherlock distrutto nel tornare alla sua asettica vita. Solo una cosa, lui va a letto la notte della vigilia e non dovrebbe risvegliarsi in ospedale dopo l'aggressione due giorni dopo? Invece è sempre la sera del 24? Cmq bellissima in ogni caso. Complimenti

Recensore Master
24/01/18, ore 20:51

Questa è la classica storia che io non so recensire, perché qualunque cosa dica non sarà mai neanche minimamente paragonabile alla quantità incredibile di sensazioni meravigliose che mi ha trasmesso.
Ho iniziato a leggerla in treno. All'inizio ho pensato "che bello una storia con un Sherlock bello stronzo e arrogante, proprio quello che mi ci vuole". Tempo 10 minuti ho smesso di leggere. Nella carrozza mi stavano tutti guardando straniti perché piangevo come una fontana. Giuro piangevo e una signora mi ha anche chiesto se andasse tutto bene.
Arrivata a casa ho ripreso a leggere. No potevo aspettare un secondo di più. Non ho neanche tolto le scarpe, mi sono fiondata in camera e ho letto tutto di un fiato. Non potevo aspettare, DOVEVO finire di leggere. La cosa era diventata quasi un bisogno fisico.
Sono così presa da questa ff che non ho neanche le parole per descrivere cosa provo. La storia è scritta magistralmente. Era da tempo che non provavo così tanta tristezza e angoscia. Poi finalmente una luce in fondo al tunnel e poi ancora più sofferenza di prima. Disperazione allo stato puro. Ho provato una tale sensazione di malessere da sentirla ancora addosso adesso. E poi ho tirato un sospiro di sollievo. Ci voleva. Stavo davvero per avere una crisi di nervi, poi fortuna che Greg ha nominato John. Mi sono sentita come solo Sherlock, in quel momento, poteva sentirsi. La speranza ha illuminato la stanza. Per tutta la parte centrale soffrivo come John, poi ho sofferto come Sherlock. Mi sono davvero immedesimata.
Quando leggo tali meraviglie un po' mi passa la voglia di scrivere, perché a certi livelli io non ci arriverò mai. Davvero complimenti con tutto il cuore. Non si leggono tutti i giorni cose così belle e stupefacenti.
Ora, che ho letto e recensito, posso farmi la doccia e andare a cena...

Recensore Veterano
18/09/17, ore 19:23

Ciao! :)
Che dire... semplicemente stupendo!
Nonostante abbia visto il film originale e sapessi che andava a finire bene, quando sono arrivata alla scena in cui Sherlock si sveglia e si ritrova nella vera realtà... la sua disperazione e lo strazio le ho sentite stomaco, facendomi piangere...
E non puoi capire il mio stupore e la mia felicità nel leggere che John era lì fuori dalla stanza e aveva fatto il suo sogno...
Una fontana... ecco in cosa mi sono trasformata!
Complimenti davvero!
Baci baci! :*

Recensore Junior
26/10/14, ore 00:54

Ciao Fusteria.
Inizio con dirti che il tuo modo di scrivere e veramente accattivante, bellissimo, una volta iniziata l'One-Shot ( che a mi avviso e riduttivo come definizione di questa meravigliosa storia) non mi sono potuta schiodare dal PC . Riesci a dare vita letteralmente alle parole riuscendo a toccare il lettore nell'profondo del cuore. La trama e ben sviluppata i personaggi sono ben definiti e sei riuscita a spodestare Nicolas in maniera magistrale con un magnifico Sherlock.
Cosa cosa posso dire?... Bravissima!!!!....... e sicuramente andrò in cerca di altre tue opere.
Grazie di condividere le tue fantasie e darci la possibilità sognare.
Lilo

Recensore Junior
02/02/14, ore 22:03

Mamma mia! *^* Senza parole!
Beh prima di tutto io amo molto il film The family man!
Seconda cosa, ma come hai fatto? io al posto tuo non sarei mai e poi mai riuscita a sviluppare una trama simile, così singolare, così piena di emozioni e di amore!

Recensore Veterano
26/01/14, ore 12:44

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Era da parecchio che non leggevo una Fan Fiction in grado di trasmettere sensazioni così forti, dall'ansia di Sherlock che vede la sua intera realtà sgretolarsi in un sogno, un sogno di cui lentamente si innamora, al vuoto, alla desolazione di assistere poi allo sgretolamento del sogno della realtà. Non sono mai passata così velocemente dal desiderio di piangere di gioia a quello di piangere di dolore e poi di nuovo di gioia, ma, ragazza, questa Fan Fiction mi ci ha trascinata!

È spettacolare il modo in cui scrivi, in cui riesci a cucire insieme le parole per creare una vastissima distesa di emozioni, io... non ho parole, davvero. Sono sopraffatta dalle emozioni che questa storia mi ha lasciato.

Emozione allo stato puro.

Complimenti, davvero.

Ali

Recensore Master
03/01/14, ore 17:13

Mi hai rotto il cuore, e lo hai rimesso insieme con ago e filo. Sei pericolosa, signora, ma continua così, a farci respirare aria pulita. Buon anno carissima. Elisabetta

Nuovo recensore
02/01/14, ore 21:00

Arrivo praticamente per ultima, nonostante il prompt fosse mio e all'interno della nostra lotteria la storia fosse “un regalo” per me, perché sono schifosamente lenta e ho un rapporto di amore/odio con le recensioni. Me la sono voluta rileggere un'altra volta questa meravigliosa storia, per riuscire ad esprimere al meglio tutto quello che ho provato leggendola. E, la seconda volta come la prima, ho avuto l'impressione di essere davanti ad un capolavoro. Ma andiamo con ordine.
Quando ho dato il prompt per la lotteria, è stata una cosa “di getto”: mi è venuto in mente quel film perché lo danno in televisione tutti gli anni, cazzo, ce lo propinano ogni benedetto Natale, e ormai è un po' un classico. Non che mi sia mai piaciuto particolarmente, mi ha sempre lasciato un po' indifferente: l'idea è molto carina (o non l'avrei proposto), ma Cage non mi fa impazzire e alcune cose sono proprio “stupidine” XD Non ci ho pensato molto prima di proporlo, mi è venuto in mente e l'ho scritto, ma quando l'ho fatto MAI, MAI E POI MAI avrei pensato che potesse venire fuori una storia del genere. Prima di tutto non avrei mai pensato che potessi “toccarmi” tu: sai cosa penso di te come scrittrice e come persona, ed è stato il regalo più bello. Nel nostro fandom abbiamo scrittrici bravissime, ma tu per me sei sopra agli altri per il modo che hai di entrarmi dentro, di arrivare laddove nessun altro riesce, di esprimere così tanto in una frase di poche parole...L'avrò scritto in mille recensioni, ma te lo riscrivo perché sì, perché meriti di sentirtelo dire all'infinito e spero che ti sproni a scrivere sempre di più. Ci sono talmente tanti esempi che potrei fare, uno su tutti quella descrizione di John talmente perfetta da fare male:
“I suoi occhi sono inchiodati a John.

Al suo profilo regolare, alle rughe che si formano attorno agli occhi (bellissimi!) blu scuro, blu come il cobalto che ha osservato tante volte sotto la lente del microscopio, blu come quel punto dell’oceano che si scurisce prima di diventare abisso, terrificante eppure mozzafiato.

Osserva quasi clinicamente le guance che si arrotondano nel sorriso, i capelli biondo-cenere, più scuri di come se li ricordasse, con qualche spruzzata di argento precoce sulle orecchie.

E ne assorbe la voce.

La voce di John, che non è bella come la sua, non è profonda, anzi, è vagamente nasale, come se fosse sempre lievemente raffreddato, eppure lo calma, gli passa sopra tutto il corpo come una mano invisibile, leggera, e lo induce a chiudere gli occhi e respirare a fondo.”


L'uso che fai degli aggettivi, della punteggiatura, il modo in cui scegli le immagini...è da brividi, Claudia. Non so se te ne rendi conto. Ho incollato questo pezzo tanto per dirne uno, ma è praticamente SEMPRE così. 
Ora che ho parlato di come scrivi, passiamo al cosa. 
Sherlock non è OOC, nemmeno un po'. Non è OOC perché sei stata capace di farci vedere la sua evoluzione e il suo cambiamento profondo, seppur in una storia piuttosto breve. Perché anche se è lunghissima rispetto alle altre della lotteria, per il tema trattato e per come si svolge è fantastico che tu sia riuscita a condensare in così poche parole una tale storia. 20000 parole non sono affatto tante per ciò che sei riuscita a raccontare. Solo tu sei capace di una cosa simile, perché davvero con qualche frase riesci a trasmettere sensazioni ed emozioni per cui ad altre fanwriter servono pagine e pagine. Ma il tuo capolavoro credo proprio che sia John, e penso che nelle tue storie lo sia spessissimo. Io amo il tuo John dal profondo del cuore: un uomo paziente, forte, un vero soldato di fronte a tutti i casini della vita e un vero compagno per Sherlock, l'unico possibile. Diviso tra la rabbia e la preoccupazione, ne hai fatto un ritratto splendido. Come non citare poi Hamish? Anche lui è descitto in modo magistrale attraverso piccoli gesti, attraverso le parole di John e il suo affetto. Qualcuno ti ha detto che si sente che c'è tanto di te in questa storia, e io credo proprio che abbia ragione. Le tue parentlock hanno un tocco di verità che non ritrovo da nessun'altra parte.
La storia è talmente ben strutturata che scorre via in un secondo: si legge tutta d'un fiato, fremendo, trattenendo il respiro. Ci sono scene che davvero spezzano il cuore, come la lemon, ad esempio. Che poi, chiamarla così è un po' riduttivo, dà l'idea di una scena di sesso messa lì per far contente le fangirl e sbavare un po', ma la scena che hai scritto tu non ha nulla a che vedere con quelle che si leggono in giro. È un momento talmente bello, profondo...Quel “Ti ricordi, adesso?” credo che abbia fatto cedere le ginocchia di tutte. E il finale...Dio, il finale. Nella mia testa era tutto molto più “cretino”, perché The Family Man è un po' cretino nel modo in cui il tizio protagonista si ritrova nell'altra “realtà” con la famiglia che avrebbe avuto se non fosse stato un tale stronzo in passato. C'è del sovrannaturale, ma è quel sovrannaturale bonaccione tipico dei film natalizi...Invece il tuo finale. IL TUO FINALE. Allora. Innanzitutto, la meraviglia di trovare una spiegazione diciamo scientifica a ciò che succede a Sherlock. L'ho adorato e mi chiedo perché gli sceneggiatori del film non ci abbiano pensato. Il lettore è distrutto, con le lacrime che gli rigano le guance, a piangere di fronte ad uno Sherlock disperato e arreso, ed ecco la magia che irrompe. Quella magia che sembra davvero un miracolo, che ti riempie il cuore e ti fa piangere ancora più forte, perché quando arriva John e gli dice di aver sognato la stessa cosa, non si può non ringraziarti di aver fatto finire questa storia in un modo così bello. Non sono un'amante del lieto fine a prescindere (a volte al termine di una storia mi trovo a desiderare che finisse male, perché certi lieto fine sono falsi e appiccicaticci), ma qui è stata una scelta superlativa, che dà un senso a tutta la storia e la fa sedimentare nel cuore del lettore. Il tocco sovrannaturale che sei riuscita a dare, poi, è così delicato ed elegante...altro che il film! Davvero, questa storia non ha nulla a che vedere con le solite favolette natalizie, l'ho già detto ma lo ripeto. Io adoro le AU e tu hai dato vita ad una delle migliori. Non potevo chiedere un regalo di Natale più bello, una storia più bella, un messaggio più bello. C'è l'angst, sì, ce n'è abbastanza da far star male per quasi 20000 parole (specialmente quando manca pochissimo alla fine e tutto sta andando storto che più storto non è possibile), ma ne vale la pena. Perché ciò che lascia la storia non è affatto sofferenza, è un sublime senso di magia e di meraviglia che fa breccia anche nei cuori più cinici. 
In awe,
la tua scellerata promptatrice.
(Recensione modificata il 02/01/2014 - 09:03 pm)

Recensore Master
31/12/13, ore 12:54

Ciao, te lo dico sinceramente: non volevo leggere questa storia. Perché non sono mai riuscita a vedere tutto il film per intero e detesto profondamente Nicolas Cage. Ho "ballato intorno" a questa shot per un po' e andavo a leggere le recensioni che ti arrivavano per vedere se ne valeva la pena, e alla fine ho deciso di leggerla. Beh, devo dire che a Nicolas Cage non ci ho pensato nemmeno e che questa storia è molto più bella del film. L'ho trovata davvero molto emozionale, tanto che piangevo anche alla fine nonostante fosse una conclusione felice.

Non penso che Sherlock sia OOC, non lo penso affatto. Il discorso delle emozioni di Sherlock è un po' lo stesso che si fa da decenni nel fandom di Star Trek quando si parla di Spock. Non per niente Spock è stato ispirato dal personaggio di Conan Doyle e la questione della "logica" prende spunto dalla razionalità di Sherlock Holmes. Io penso sia un'assurdità dire che Sherlock non prova emozioni, solo che un conto è provarle e un altro è riuscire a controllarle, a dare l'impressione di non provare alcuna emozione. Sono due cose molto, molto diverse. Mi spiego meglio: se, ad esempio, nella tua storia avessi messo Sherlock che dopo due righe piange perché gli è morto il gatto, allora sì, sarebbe stato OOC. Se invece crei un percorso psicologico ed emozionale che porta il personaggio ad uno sviluppo che addirittura può ritenersi come caratteriale e se alla fine di questo percorso lui piange, allora no, non è OOC. Perché le azioni/reazioni di un personaggio vanno contestualizzate. Dipende da molti fattori. E, sinceramente e per dirla in modo brutale, penso che gli autori dovrebbero farsi meno paranoie riguardo l'IC di Sherlock e sentirsi più liberi di scrivere. Io ho sempre ritenuto limitante il dover essere rigidi riguardo l'IC di un personaggio, per me è più importante che una storia sia bella che sia ben scritta, che sia fruibile, che sia bella, emozionale, intensa. E la tua storia, cara ha tutte queste caratteristiche e secondo il mio modesto parere è davvero una bella storia.

Perdona la durezza.
_Koa_

Recensore Master
30/12/13, ore 17:56

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non ricordo storia (e tu lo sai che su questo sono molto brava) o one shot che contenga assieme,in essa, tante sfaccettature ed emozioni diverse. Sherlock ha una crescita e una consapevolezza che crescono man mano che ti fa sorridere e gioire (oltre volergli tirare u paio di pugni, una volta ogni tanto) e sperare che prenda l'unica vera decisione giusta.
ma parliamo un attimo di Sherlock hi-tec (per distinguerlo da quello sposato lo chiamerò così u.u).. una delle scene che mi è piaciuta di più e mi ha fatto leggere quel passaggio più e più volte è stato nel pezzo in cui Greg ricorda John ed è quello dove si vede chele orecchie di Sherlock diventano rosse e che lui quasi balbetta. Lui. Sherlock Holmes. È l a bellezza di leggere in un altro modo il loro incontro e come Sherlock ne sia attratto come una falena comunque. A John. Sempre l'unico che riesce a capirlo. Mi è piaciuto anche tantissimo come Sherlock pensa al passato e al fatto che con John fosse felice. Al risvegliarlo la mattina con un bacio e con una mano nelle mutande.
poi c'è John. John che è la perfezione d'uomo come sempre e lo aiuta. Lo aiuta anche se suo marito si è improvvisamente svegliato e non ha memorie di lui. Lo aiuta anche se Sherlock non vuole il suo aiuto. Lo aiuta anche a prendersi cura di Hamish, facendo andare via il bambino e coccolandolo. John è, e sempre sarà, la perfezione per Sherlock. Hamish è anche un bambino bellissimo ed intelligente (e, checché ne dica John, ha preso da entrambi e si sente) e amo quando si siede sopra Sherlock. E amo quando Sherlock alla fine poggia la guancia sulla sua e lo sente mangiare, mentre John è quasi spaventato.
poi fanno l'amore ed è una scena dolcissima come Sherlock si lasci andare con John. Con la consapevolezza che finalmente si fa strada in lui e che nota quanto diavolo in realtà lo ama e quanto tempo hanno perso. E quanta diversità c'è tra il fare l'amore con John e farlo invece a pagamento senza nessun legame emotivo.
il giorno dopo però John mi ha spezzata. Il suo "perché hai fatto l'amore con me allora?" Il suo pianto trattenuto. Il suo "io non ti lascerò mai e nemmeno Hamish. Dovrai lasciarci tu!" Mi ha fatto chiudere lo stomaco quanto a Sherlock. E poi la bellezza. Sherlock che gl mette la testa in grembo, che lo abbraccia, che gli dice che lo ama smettendo di mentire a entrambi. E poi la cosa più bella in assoluto. Lui che pensa al bene di John e si riempie di nozioni sulla sua vita che non ha mai vissuto per dire un giorno "ah. Ho recuperato la memoria! "Credo sia il pezzo più bello della fic per quanto riguarda Sherlock. Davvero.
il giorno dopo è stato un trauma sia per me che per lui. Ma il finale ti lascia col sorriso sulle labbra e la speranza di leggerne ancora e ancora e vedere un altro squarcio della loro vita. Ho pianto (ma per motivi miei che questa fic mi ha fatto venire in mente) ed è stato bellissimo. Hai la capacità di rendere reale tutto ciò che scrivi. È una cosa che invidio moltissimo. Rendi le persone persone REALI, persone con problemi e situazioni che tutti potrebbero avere. Persino loro. Persino noi. Massima stima per te, Claudia. Davvero.
E scusa per probabili errori di battitura, ma sono dal cell e mi si congelano le mani.
una storia che tutti devono leggere.
punto.
(Recensione modificata il 30/12/2013 - 07:11 pm)

Nuovo recensore
30/12/13, ore 17:27

Allora, allora, allora.

Che dire. CHE DIRE. *sbuca dalla montagna di fazzoletti*

Questa storia è una delle johnlock più belle, più fantastiche, più tutto che io abbia avuto la fortuna di leggere. 
Il film bene o male te lo vedi - come dicevi te, te lo propinano in tutte le salse a Natale, ma questa storia è un altro livello. TE sei ad un altro livello. Seriamente. Mi ha lasciato così ASDFGHJKL questa storia, che ci ho messo un giorno a raccattare un po' di forza per lasciarti questa recensione; assolutamente inutile, tra l'altro. Ma che ti si può dire? Scrivi amori perfetti di personaggi perfetti in modo perfetto e mi
lasci perfettamente incapace di leggere altre ff se non le tue.
Grazie grazie grazie per questa os.
Finisce tr le preferite, ma andrebbe stampata, messa in una teca di vetro e venerata giornalmente. *sospira*

Un bacio, Giulia

Recensore Veterano
30/12/13, ore 16:51

Parto col dire che il film l'ho visto ma non mi aveva entusiasmato perchè non amo molto Cage e anche per il film in sè, non mi aveva detto niente. Posso dirti che questa fanfiction mi è piaciuta di più del film? Credimi, non è un complimento a vanvera: nel film non c'è questa introspezione, i personaggi non li senti così veri come quelli che hai raccontato tu, non ti viene da partecipare al loro dramma. Qui sì, qui ti senti tanto coinvolta in Sherlock che è così spaesato, brusco, distante e John che ci soffre tanto per questo. Per John è ancora più dura che per Sherlock, perchè ricorda quello che hanno perso e questo ti distrugge.
E poi percepisci forte il Natale, il senso della famiglia (bellissimo anche il piccolo Hamish), come nell'altra tua storia, Family Man. Non mi ricordo se quella te l'ho mai recensita, purtroppo il mio tempo scarseggia, ma ti scrivo qui che adoro anche quella, okay?

Recensore Junior
30/12/13, ore 00:17

Tanto per essere chiari da subito: non ho visto il film, odio proprio Nicholas Cage (Wikipedia, dovevo documentarmi un minimo no?) e non "sento" il Natale, qualsiasi cosa significhi. Le novelle con la morale familistica che si capisce dalla prima riga mi fanno venire il nervoso, Dickens compreso (mi sia perdonata l'arroganza). Al primo colpo "The family man" mi ha fatto pensare alla tua storia, non sapevo fosse il titolo di un film (vedi sopra).
Ciò premesso, o meglio nonostante tutto questo, questa storia mi è piaciuta tantissimo, è un nuovo bellissimo regalo da parte tua. Hai il dono dello scrivere di tutto ciò che è importante senza retorica, senza cliché. Tutti sappiamo, o fingiamo di saperlo, che l'amore è la cosa più importante, quella che dà veramente senso alla vita di ognuno, e che ognuno di noi ha davvero bisogno solo di questo, amare e essere amato. E' solo che ci piace sentircelo dire, ancora e ancora con infinite varianti, da chi sa farlo bene. Da te, per esempio.
Ora se andassi avanti con la recensione ne verrebbero fuori frasi troppo lunghe e poco originali .. il succo l'ho già detto, è una gran bella storia. Ben costruita e con personaggi magnificamente delineati. John è il mio grande amore, completamente privo di speranza ma ogni volta che lo ritrovo lo amo di più. Per quanto riguarda Sherlock non l'ho trovato OOC, per lo meno dal mio punto di vista: non è da lui avere crolli emotivi o lasciarsi andare alle lacrime o anche solo permettersi di esprimere emozioni in modo non del tutto controllato, questo è vero, ma pur sempre umano. Una situazione come quella che gli hai fatto affrontare avrebbe destabilizzato proprio chiunque, e comunque il suo personaggio è evoluto coerentemente con la storia, non è forzato in alcun modo.
Che altro dire? Grazie del tuo regalo di Natale, anche da una "insensibile" come me, e alla prossima!
Giulia

Recensore Junior
29/12/13, ore 21:29

Dovrei lasciare una vangata di recensioni, soprattutto a tutte le altre meravigliose persone che hanno partecipato alla lotteria, ma lo farò una volta tornata da Londra... ma non potevo lasciare un segno del mio passaggio qui. Non potevo semplicemente.
Come al solito, mi hai meravigliata. Attratta come una falena con la luce. Bruciata e, successivamente, distrutta. Poi mi hai rimessa in piedi, mi hai spolverato i vestiti e mi hai sorriso come se io non avessi letto il tuo ennesimo, meraviglioso lavoro.
E lasciatemelo dire: cazzo.
Ricordo vagamente il film - non sono una fan dei film di Natale se non sono gli intramontabili Goonies - dunque mi sono goduta la fic ancora di più, non dovendo fare paralleli con l'opera. So che è un prompt, dunque l'idea non è totalmente tua, ma Cristo, donna... è bellissima.
Non trovo assolutamente Sherlock OOC. Ok, forse verso la fine, date le lacrime, ma non si può dire che sia OOC dato lo sviluppo del personaggio che avviene durante tutta la fanfic. Uno sviluppo graduale, lento e inesorabile, che li porta ad unirsi, ad essere vicini come sempre noi li vediamo... ma nel frattempo c'è il dolore, un po' per il rifiuto di Sherlock e un po' per la disperazione di John, ma è un dolore che deve esserci, che è necessario. Lasciati dire che la scena più bella è quella in cui Hamish parla nell'orecchio di Sherlock dicendogli "so che da un po' di tempo sei triste, ma con il nuovo anno passerà", passandogli la fetta di mandarino che Sherlock accetta, e John che si alza da tavola e si chiude in bagno. La amo perché bellissima e la odio perché mi ha chiuso stomaco e gola come se me li avessero annodati.
Così come amo e odio te. Ecco. Sallo.
Il finale... beh, cosa te lo dico a fare? Per qualche istante ho pensato che lo facessi finire così, con Sherlock che torna nella sua realtà e tutto si interrompe lì. Poi mi sono detto "no, dai, è Natale, è scritta per Natale, Cla non avrebbe il cuore di farlo fnire così male..." e infatti...! John che arriva e gli dice che - verosimilmente - ha fatto il suo stesso sogno e non importa se sono passati 13 anni, se Hamish era solo frutto di quel sogno e di quella "realtà" che non esiste, un giorno il sogno sarà realtà, e allora tu piangi. Non puoi farne a meno.
Ok, no, non mi sputtanerò così su EFP: non ho pianto davvero. Ma il magone l'ho avuto. E gli occhi lucidi anche.
Solo tu, Cla, solo tu. Solo tu.
Buon Natale anche a te <3
Sempre tua.

Recensore Veterano
29/12/13, ore 21:06

Non c'è niente da fare, il meglio di te lo dai in questi prompt famigliari. Sarà perché hai l'esperienza dalla tua, ma bastasse quella qualunque mamma sarebe in grado di scrivere come sai fare tu, e questo sappiamo bene che non è così. No, tu hai quel qualcosa in più che rende anche la descrizione della vita di tutti i giorni qualcosa di straordinario. In poche frasi riesci a riassumere un'intera situzione e le riflessioni più complesse che ne conseguono. Ti invidio e ti adoro per questo, perché ogni parola diventa oro.
Mi hai straziato come solo tu riesci, sappilo. Lo shock di Sherlock è vivo e palpabile, concreto. Ma quello che mi ha più coinvolta è John: la sua reazione multisfaccettata di uomo, amante, padre. Essere tutte queste cose e prendersene la responsabilità senza la minima piega, sforzandosi in ogni modo di fare la cosa giusta al momento giusto, anche a discapito della propria serenità: questo è John Watson, quello che tratteggi tu e nessun altro.
Devo precisare che la prima volta che li vediamo fare l'amore mi ha semplicemente aperto in due il torace e fatto a pezzettini il cuore? Dopo tutto quell'autocontrollo, alla fine anche John cede e “Ti ricordi, adesso?” gli sussurra sulle labbra screpolate. “Ti ricordi di questo? Di noi?”... mio Dio, donna, vuoi che muoia? Ho pianto lacrime di sangue su quella frase!
E niente, il finale che non ti aspetti, per giunta, con i nostri due che si ritrovano uniti dalla stessa esperienza assurda e si ripromettono di costruirla davvero quella vita che hanno sognato... non poteva esserci una conclusione più bella e intensa.
Basta, vado a frignare un angolino per sfogare tutta l'emozione che senza pietà mi hai riversato addosso.

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