Recensioni per
La fine è il mio inizio
di Nymeria90
Le tue considerazioni iniziali sulla squadra perduta e mai più ritrovata si sposano alla perfezione con il clima e le avventure che si vivranno a bordo della Normandy. E' il cerchio che si chiude, offrendo al lettore la possibilità di dare un'interpretazione ancora più profonda degli avvenimenti narrati dalla trilogia. Sta soprattutto in questo la magia delle tue storie, capaci di insinuarsi nel subconscio e di diventare parte dell'avventura che vivremo più avanti, a bordo della Normandy. Dopo averti letto diventa possibile capire meglio il comandante, perché adesso le sue reazioni sono "spiegate" dal suo passato. E' una bellissima figura questa tua Sasha, che il destino ha spinto a diventare il nostro comandante. O questo o l'autodistruzione, perché non si può passare indenni attraverso le vicende che hai narrato. Quelle vicende hanno fatto diventare mitica una figura che tutto sommato poteva ritenersi "normale", almeno agli inizi. |
Sarò breve, perché hai veramente già detto tutto. Qui si assiste alla trasformazione di Sasha Red in Sasha Shepard, della teppista che correva per le strade della Grecia nel nostro amato comandante. Shepard infatti conosce il dolore della perdita, la desolazione della morte, proprio come viene enfatizzato dal paesaggio desertico di Akuze. Infine commovente è l'addio ai caduti di quella spaventosa carneficina. Interessante è il riferimento al cavaliere inesistente, rinchiuso nella sua a armatura vuota, che costituisce tutto ciò che è. Ma ciò che mi ha colpito di più è stato il confronto tra i due Shepard. Condivido appieno la tua filosofia e penso che questo ultimo dialogo, anzi monologo, sintetizzi bene questo concetto. L'ultima frase poi mi ha proprio colpito come una freccia al cuore, hai concluso splendidamente il capitolo. |
Che questa tua storia si avvii ormai alla conclusione è un dato di fatto, così come concordo pienamente con la tua affermazione di avere sfruttato l'universo propostoci dalla Bioware per scrivere una storia originale sul comandante. L'hai fatto nel migliore dei modi, a mio parere, offrendoci un'avventura che si integra splendidamente con le storie successive del comandante Shepard e la arricchisce, svelandoci i motivi per cui l'eroe che abbiamo amato per tanti anni abbia quella personalità così forte e originale. E' una delle tante interpretazioni possibili, ovviamente, ma personalmente le sono molto affezionata. |
Le sliding doors, uno dei temi che mi è più caro fra i tanti che si possono affrontare scrivendo una storia. La giustificazione che ne dai nella nota è talmente semplice e ovvia che fa sorridere, ma come si sorride quando ci viene raccontato l'aneddoto (vero o inventato che sia) sull'uovo di Colombo. Perché è ovvio che sia così, ma bisogna che qualcuno lo affermi a chiare lettere. Allora ci si dà una manata sulla fronte dandosi dell'idiota... |
Mi spiace che nei tre bottoncini sottostanti le recensioni ci siano solo tre bandierine, di cui quella più a sinistra corrisponde semplicemente ad una critica positiva. Dov'è quella adatta a confessare che sto saltellando tutta piena di entusiasmo? |
Premetto che non leggo i gialli. Non perché non mi piacciano, ma perché ogni volta, arrivata alla fine, mi rendo conto che non avevo capito nulla dei vari indizi che l'autore aveva sparso qua e là. |
Non commento mai i tuoi capitoli, perché tutto ciò che scrive shadow é esattamente quello che vorrei scrivere io :D |
Ammetto che leggerti è stato uno "strazio" anche per me, specie per quest'ultimo capitolo (più che per il precedente). Ma solo nel senso che attendevo la morte di ciascuno di quei compagni superstiti e mi chiedevo solo a chi sarebbe toccato in ciascuna delle scene. |
Ci sono capitoli che ti costringono a prenderti una pausa in uno o più punti prima di poter proseguire e ci sono capitoli che si leggono tutti d'un fiato, senza riuscire a smettere e provando magari un po' di fastidio per l'incapacità di scorrerlo più in fretta. Questo capitolo è del secondo tipo e sono arrivata alla fine senza aver distolto un attimo gli occhi dalle pagine. |
L'intero capitolo è come un film di azione e di guerra. Preciso nelle descrizioni e nei dialoghi, con quell'atmosfera cupa che sa già di disfatta e di tragedia. Perché la fine è nota e, anche se viene spontaneo, si sa che non ci si può lasciar prendere dalla speranza dell'ultima ora. |
La parte che ho preferito in questo capitolo è il colloquio fra Nadine e Shepard. Il comandante ammette di star rischiando le vite delle persone a lui più care solo per Sasha, così come ammette di aver preso una decisione davvero stupida. E questa presa di coscienza è importante, specie se letta alla luce di ciò che inevitabilmente accadrà dopo. Perché non so immaginare la sofferenza di Alex, né posso sapere con certezza quale molla lo spingerà ad andare avanti e a diventare il comandante della Normandy che conosceremo in futuro. |
Per tutto il tempo la mia testa urlava 'No, vi prego, non partite! Ignorate quell'anomalia!', però alla fine sarà inevitabile. |
Buonsalve cara! |
E il cerchio si chiude e la storia è scritta. |
Ho sempre "tifato" per Sasha. Sempre... fino a due capitoli fa. Nel precedente mi aveva fatto paura perché temevo qualcosa di simile a quello che ho letto in questo. In questo capitolo non so se voglio sbattere la sua testolina rossa semirapata contro un muro o se mi accontento di decidere che non ne vale neppure la pena. |