Grammatica e sintassi 9,75/10
- penserebbe alla possibilità di assopirsi, ché già il sonno gli si anniderebbe in testa (il chè in questo caso è scorretto in quanto non introduce né una causale, né un’interrogativa indiretta né una finale -0,25)
Stile e punteggiatura 10/10
Sono senza parole, giuro. È incredibile. Hai usato uno stile abbastanza complesso, ricco, con periodi lunghi e termini ricercati e sei riuscita a rendere questa storia leggera come una piuma, come l’ombra sfuggente di Peter Pan. Davvero complimentissimi, non era affatto facile.
Caratterizzazione dei personaggi 15/15
Chi è il protagonista di questa storia? Peter Pan? Agenore? La storia stessa? Il lettore? Sinceramente non lo so ma so che tutti quanti sono caratterizzati superbamente. La storia è Peter Pan, sfuggente, irrequieto, labile come un sogno ma al tempo stesso reale. Siamo noi bambini, che costruivamo le capanne degli indiani con le lenzuola vecchie e credevamo nelle fate.
Agenore è la realtà, la concretezza, l’adulto che ha smesso di sognare, smesso di credere, ma che non ha del tutto perso la meraviglia di bambino, che ogni tanto cerca di far capolino tra i mille pensieri.
Tutto semplicemente perfetto.
Originalità 10/10
Il giudizio a questa storia sta diventando davvero ripetitivo ma non posso farci nulla, è perfetta. L’idea di non nominare Peter Pan fino a metà della storia ma di lasciarlo solo intuire ai lettori è stupenda, l’identificazione tra Peter Pan e la storia è adorabile e il contrasto tra loro e la realtà di Agenore è perfetto. La conclusione è davvero stupenda e anche se questa storia non esiste sappi che io la ricorderò a lungo.
Gradimento Shnusschen 4,95/5
Mi sono innamorata di questa storia, giuro. L’ho letta cinque volte, sempre con la stessa emozione e commozione. Questo è un voto stupido dettato da ragioni di classifica, ma sappi che spiritualmente conta come un cinque.
Totale: 49,70/50 |