Un racconto a dir poco stupendo, i miei complimenti. Mi sono immaginato la scena e il povero protagonista in quella landa desolata.

Continua così, voglio leggerne altri simili.

Il racconto non è male, mi piace l'idea di fondo, gli ultimi attimi e pensieri dell'unico sopravvissuto in un mondo distrutto dalla guerra.
Tuttavia ti consiglio di ricontrollare meglio il testo prima di pubblicarlo: per ben tre volte ti sei dimenticato di inserire la lettera maiuscola a inizio frase (in "mi sfilai tutta la tuta", "vicino a me" e, all'ultima riga, "una lacrima"). Sono piccole distrazioni, ma personalmente le trovo un po' fastidiose da leggere, anche perché ci vuole un attimo per correggerle. Ti consiglierei anche di cambiare "mi sfilai tutta la tuta" in un semplice "mi sfilai la tuta" (o al massimo "mi sfilai l'intera tuta"), in quando "tutta la tuta" è cacofonico, se provi a pronunciarlo ad alta voce ti accorgi che suona male.
Mi dispiace di aver fatto il "maestrino" che corregge gli errori, ma ritengo che una buona scrittura, anche, ma non solo, a livello grammaticale, sia necessaria per un buon racconto.
Saluti.
Sarren

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Molto ben riuscito questo racconto breve, riesce a far trasprire la drammaticità degli eventi inserendo il lettore in un contesto inquietante in cui tutto è distrutto. Uno solo è scampato e si uccide perchè non sopporta il dolore e il senso di colpa come se fosse tutta colpa sua. Mi è piaciuta molto oltre che ad essere scritta in modo appropriato. Ciao
Nikolas P

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